Meno chiacchiere, più piombo
Durante la nostra prova abbiamo portato a termine il gioco in circa dieci ore al livello di difficoltà più alto, una longevità media per un titolo del genere ma soddisfacente alla luce di come si sviluppa la storia e il gameplay, e che viene arricchita dai numerosi extra presenti, rappresentati innanzitutto da un livello di difficoltà aggiuntivo e da un sistema molto simile agli obiettivi per 360, pur non essendo legato ad alcuna gamertag. Ad ogni azione prefissata si ottengono dei punti (fino ad un massimo di 1000) che sbloccano bonus e ricompense di diversi tipi, come la possibilità di ricominciare la partita con alcune armi a disposizione, munizioni infinite, lo scenario di gioco invertito, alcuni filtri per bianco e nero e seppia, senza contare i vari filmati bonus che illustrano lo sviluppo del gioco, la creazione dell'audio, dei personaggi e così via. Durante il corso dell'avventura un ulteriore incentivo all'esplorazione è dato dalla ricerca di piccoli tesori sparsi negli angolini più nascosti, per un totale di 60, che contribuiscono ugualmente allo sblocco delle ricompense sopracitate. Ad ogni modo la natura di gioco ben si presta ad un'eventuale seconda partita, proprio a causa degli scontri che rimangono sempre divertenti, all'esplorazione mai frustrante, e al bellissimo comparto tecnico, al quale ci riallacciamo.
Meno chiacchiere, più piombo
Indiana Drake
Lo schema di gioco è strutturato in due grossi tronconi, che comprendono una parte platform ed una di combattimento, alternate tra di loro e condite con cut scene che approfondiscono la trama e fanno da collante per l'avanzamento durante l'avventura, divisa complessivamente in ventidue capitoli. Nelle prime sezioni a tenere banco è la stupenda ambientazione che fa da sfondo al titolo, con foreste lussureggianti, cascate, tramonti, città sommerse e così via, che spesso per essere raggiunte richiedono le abilità atletiche di Drake, che può saltare, appigliarsi a spuntoni e liane e sbloccare passaggi mediante alcuni puzzle invero presenti in piccolo numero e piuttosto semplici. Complice l'ottimo sistema di controllo e la telecamera, che pur essendo manuale segue sempre il giocatore proponendo la visuale migliore in prossimità di eventuali sporgenze, queste sezioni sono piuttosto piacevoli e ben congegnate, tenendo ben lontani frustrazione o problemi dovuti a scelte sbagliate da parte dei programmatori. Con il tasto X infatti si salta, con il triangolo si raccolgono le munizioni sparse sul campo di gioco, con L1 si attiva il mirino e con R1 si spara, mentre il cerchio è demandato all'uso della copertura mediante uno dei numerosi elementi dello scenario adibiti a questo scopo. Per rendere chiaramente l'idea, il combattimento di Uncharted prende a prestito e rielabora meccaniche provenienti da Gears of War, per quanto riguarda lo "spara e riparati", e da Resident Evil 4, quando lasciando premuto il tasto L1, la visuale si avvicina e vede Nathan leggermente spostato verso destra o sinistra (basta premere L3 per scegliere una delle due configurazioni) con il mirino per puntare agli avversari. Il risultato è estremamente positivo, merito anche della buona intelligenza artificiale che caratterizza i nemici.
Indiana Drake
Durante gli scontri a fuoco gli avversari collaborano per cercare il più possibile di stanare Drake, alcuni infatti si riparano e cominciano a sparare, altri usano fucili da cecchino con tanto di mirino laser, altri ancora cercano di aggirarlo oppure di lanciare granate per fargli cambiare posizione. Questo senso di cooperazione viene ampliato ancora di più dalle loro voci, che utilizzano per indicare la posizione di Nathan e i suoi spostamenti. In questo caso quindi la soluzione, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti (ce ne sono tre inizialmente disponibili) è quella di muoversi spesso tra i vari ripari, ed eliminare innanzitutto i nemici più pericolosi, quelli che si scagliano contro di noi oppure che sparano da distanze elevate. Non mancano i diversivi, come una bellissima sezione sulla jeep (purtroppo unica) ed un paio sulla moto d'acqua sopra una città sommersa, per finire con puri scontri a viso aperto con una delle tante armi a disposizione, della cui varietà non ci si può proprio lamentare.
Uncharted: Drake's Fortune è disponibile per PlayStation 3.
In redazione è da poco giunta notizia che Lara Croft è alla ricerca di un nuovo compagno, col precedente non condivideva nessuna passione e quindi la storia è finita dopo poco tempo e in malo modo.
Potremmo proporle Nathan Drake, cacciatore di tesori belloccio e intraprendente che vuole seguire le traccie del suo antenato Sir Francis Drake, capitano inglese che nel sedicesimo secolo salpò assieme alla sua flotta in direzione della costa panamense per saccheggiare la città di Nombre d Dios, depositaria di un tesoro tanto prezioso quanto misterioso. Ad accompagnare Drake nelle ricerche ci sono Elena Fisher, reporter televisiva, e Victor Sullivan, mentore e esperto di mappe. Figurarsi poi se poteva mancare la presenza di qualcun altro interessato a questo fantomatico tesoro, con al seguito una nutrita schiera di mercenari che rappresenteranno uno dei maggiori ostacoli per Drake durante il corso dell'avventura.
I punti di contatto con Tomb Raider finiscono qui, Uncharted è un action/adventure che attinge a piene mani da altre produzioni, proponendo un'ambientazione fortunatamente poco inflazionata e rappresentata nei minimi dettagli. Avete presente il film "All'inseguimento della pietra verde"? Bene, avrete idea di quali sensazioni vi restituirà giocare al titolo sviluppato da Naughty Dog.
Commento
Non ha le pretese di essere un capolavoro, non propone spunti o meccaniche che gridano all'originalità, ma Uncharted: Drake's Fortune è un titolo estremamente godibile e divertente, che propone una meccanica di combattimento solida e sezioni platform supportate da un ottimo sistema di controllo e da una telecamera che fa sempre il suo dovere. Fa il verso ai b-movie e ad alcuni film di avventura e ci riesce perfettamente, se a questo aggiungiamo un comparto audio e video di altissimo livello, non possiamo che definire l'ultima fatica dei Naughty Dog come una scelta obbligata per tutti i possessori di PlayStation 3.
Nathan, una parte del tesoro conservala anche per noi!
Pro
- Tecnicamente eccellente
- Ottimi controlli e telecamera
- Buon sistema di combattimento
- Rigiocabile e con molti extra
- Sezioni puzzle troppo semplicistiche
- Personaggi secondari poco sviluppati
- Pochi spunti originali