I puristi degli strategici in tempo reale hanno salutato con entusiasmo l'avvento di Men of War. In un filone che da anni sembrava aver preso una direzione fin troppo accessibile, probabilmente per attirare le masse, il prodotto realizzato congiuntamente da Best Way e Digitalmindsoft ha avuto il merito di riportare l'attenzione sulla sfida, sull'attenta pianificazione delle proprie mosse, sulla strategia dunque nel senso più stretto del termine. Il tutto senza far mancare qualche interessante innovazione, come il duplice sistema di controllo (classico "punta e muovi" oppure diretto, utilizzando la tastiera) e la possibilità di distruggere praticamente qualsiasi cosa si trovi all'interno dello scenario. Men of War: Assault Squad, la seconda espansione "stand alone" (ovvero in grado di funzionare autonomamente), introduce la nuova modalità "Skirmish" e offre un totale di cinque fazioni controllabili: Russia, Germania, USA, il Commonwealth britannico e il Giappone.
Abbiamo avuto modo di provare la beta multiplayer del gioco, che utilizza i server di GameSpy e ci permette, in modo piuttosto semplice e intuitivo, di accedere a una partita (purché non sia già in corso) o di ospitarne una selezionando conteastualmente modalità, mappa, numero di giocatori e così via. La già citata modalità "Skirmish" rappresenta il punto di partenza ideale anche per i novizi, infatti ci vede fronteggiare l'IA, in cooperazione con un massimo di tre giocatori, attraverso quindici differenti mappe. L'obiettivo della missione è di tipo territoriale, ovvero non è necessario eliminare tutte le truppe nemiche bensì conquistare determinati avamposti (caratterizzati dalla presenza di una bandiera) raggiungendoli con i nostri soldati. Non sarà chiaramente un'impresa semplice, perché i nemici tenderanno a difendere tali zone nel modo più feroce possibile, appostandosi per bersagliarci dalla distanza e costringendoci ad avanzare per gradi, in modo cauto, guadagnando metro dopo metro lo spazio per la nostra offensiva. Conquistare le postazioni ci darà accesso all'equipaggiamento extra: nuove truppe di fanteria, la possibilità di richiamare le temibili squadre d'assalto, l'artiglieria pesante, i mezzi corazzati, l'attacco aereo e quant'altro. Forti di queste possibilità, riusciremo a sfondare persino le barricate più resistenti, rovesciando le sorti dello scontro anche a fronte di una pressante inferiorità numerica.
La sottile linea rossa
"Assault Zones" è in pratica l'equivalente della modalità "Skirmish" ma con soli giocatori umani. Per vincere la partita, infatti, le fazioni in campo devono conquistare più punti di controllo rispetto agli avversari e mantenerli fino allo scadere del tempo. Chiaramente le postazioni possono essere acquisite unicamente utilizzando la fanteria, dunque non alla guida di veicoli. Per chi desidera concentrarsi sul combattimento, la modalità "Combat" si pone come una sorta di deathmatch in cui prevale chi elimina il maggior numero possibile di nemici. In tal caso ci sono ben sei diverse mappe a disposizione, da quelle molto piccole (Reloading Point) a quelle molto grandi (Fields), passando per una serie di misure intermedie.
L'ultima modalità disponibile, "Frontlines", è organizzata a turni e vede un team attaccare e l'altro difendere, utilizzando un sistema basato su tre linee di difesa che appunto da una parte bisogna conquistare e dall'altro mantenere intatte. Chi ha già esperienza con la serie si troverà senz'altro a suo agio con Men of War: Assault Squad, visto che l'espansione non va a modificare in alcun modo le dinamiche del gioco ma si pone semplicemente come un corposo extra per chi ha ancora voglia di cimentarsi con un RTS di grande spessore. L'impatto con i novizi è invece un po' problematico, bisogna fare esperienza con entrambe le varianti del sistema di controllo per individuare quello più adatto alle proprie esigenze, quindi apprendere il valore dei bonus e dei potenziamenti rispetto al gameplay. Bastano poche partite, comunque, per avere un buon feeling e comprendere lo spirito del prodotto sviluppato da Digitalmindsoft, che sa davvero regalare grandi soddisfazioni. La grafica sfrutta l'alta risoluzione nel migliore dei modi, proponendoci scenari estremamente ampi ma al contempo ricchi di dettaglio. La natura completamente interagibile di qualsiasi oggetto presente sulla mappa rende giocoforza Assault Squad un po' pesante da gestire, e infatti su un sistema di fascia medio-bassa (Intel Core i3 M350, 4 GB di RAM e ATI Mobility Radeon HD 5650), con tutti gli effetti al massimo, non abbiamo ottenuto che 20-25 frame al secondo. La visuale rimane zoomabile ma non ruotabile, cosa che da un lato può creare qualche disagio, ma la reazione degli edifici a eventi come i bombardamenti risulta assolutamente realistica e spettacolare, con le finestre che esplodono letteralmente e i tetti che si scoperchiano del tutto o parzialmente. È stato fatto davvero un ottimo lavoro per quanto concerne la cura dei dettagli, insomma, mentre purtroppo l'animazione delle truppe di fanteria risulta ancora troppo rigida e innaturale. Il comparto sonoro risulta funzionale all'azione ma non di grande impatto, infine. Le nostre impressioni circa questa beta multiplayer di Men of War: Assault Squad non possono che essere positive: l'espansione non apporta cambiamenti rivoluzionari alle meccaniche di gioco, come ci si poteva aspettare, ma introduce comunque delle novità interessanti. Se la versione finale confermerà questi elementi, costituirà senz'altro un acquisto obbligato per gli amanti della serie.
CERTEZZE
- Grande sostanza
- Un ottimo numero di modalità
- Grafica molto dettagliata...
DUBBI
- ...ma in alcuni casi ancora acerba
- Sonoro non di grande impatto
- Talvolta forse troppo poco amichevole per i neofiti