B-17 non è solo un simulatore di volo
Iniziamo col dire che questa è una beta realease fornitaci direttamente dal distributore, e quindi alcune cose potranno cambiare, comunque il titolo è ad un ottimo punto di sviluppo.
Chiariamo poi un concetto: B17 non è il solito simulatore di volo per la semplice ragione che un aereo del genere ha un equipaggio formato da 10 uomini e che da ognuno di loro dipende la sopravvivenza di tutti. Per simulare una fortezza volante non basta avere un modello di volo accurato, una grafica da urlo o una buona gestione dei danni; soprattutto si deve simulare il gruppo, le tensioni e le paure, la frenesia, la vita e la morte. In questo B17 riesce in pieno a soddisfare le nostre aspettative.
Quindi un simulatore di una fortezza volante è più simile, concettualmente, ad un simulatore di sottomarino che ad un simulatore di volo tradizionale.
Comunque sia, per un attimo, abbandoniamo i nostri soliti discorsi fatti di poligoni e interfacce (lo faremo in seguito) ed iniziamo ascoltando il racconto di una giornata su di un B17 direttamente da uno dei protagonisti di questo simulatore: il Sergente Aviere Mark Nabakowski.
Ridgewell 29 Gennaio 1944
Ore 08:00
Di solito non riesco a stare molto attento ai briefing sopratutto dopo una serata come quella appena trascorsa. Ho dormito poco e male, la tensione di questi giorni è difficile da smaltire con le poche ore di sonno che ci è concesso.
Il Maggiore Franklin ci illustra con dovizia di particolari il nostro obiettivo: Francoforte.
Che strano. Mentre lui parla di obiettivi strategici e della loro importanza in non riesco a pensare ad altro che alla città e alle sue meraviglie. Ricordo che per un po' pensai di andarci con mia moglie Jenny, ma poi optammo per Parigi. Ed oggi sia io che lei ci andremo. La guerra, a volte, ha un senso ironico molto macabro. Dovete sapere che la foto di Jenny è sempre con me durante le missioni. Credo che mi serva per dimostrare, nel malaugurato caso che qualcuno trovi il mio cadavere, che anche i piloti di bombardieri, gli assassini per eccellenza, hanno una moglie e degli affetti come gli altri. Serve per darmi una dignità ed un rispetto che forse non merito. In fondo fare questo maledetto mestiere non è facile, noi siamo degli assassini di massa, insomma la peggiore specie che esista e vi assicuro che non è un ruolo semplice da portare avanti.
Ore 9:15
Ok siamo pronti al decollo. La giornata è splendida e dopo tutte le operazioni di routine ci ritroviamo in fase di rollio sulla pista 3.
Raggruppare una formazione di B17 è un'impresa non da poco e ci si impiega parecchio tempo. Il mio compito, al momento, e quello di stare alle mitragliera di destra. E' un posto schifoso visto che non c'è neanche il vetro ed entra un'aria freddissima.
Chi pensa che il mestiere dell'Aviere sia emozionante non conosce le fortezza volanti. I viaggi sono lunghi e noiosi, si sente un rumore infernale e in più si muore dal freddo. Però vedere una formazione di B17 è uno spettacolo unico. Sembra quasi incredibile credere che questi aerei siano in grado di volare.
Ore 11:10
Stiamo per arrivare alle due ore di volo e finalmente arrivano i nostri angeli. Due formazioni di P51 ci vengono incontro e ci faranno compagnia per un bel tratto.
La vita di bordo continua a scorrere nella sua monotonia e ci alterniamo nelle posizioni anche per variare, comunque il Comandate sostiene che ognuno di noi deve essere in grado di poter svolgere, in caso di necessità, anche il lavoro degli altri. Non mi sento di dargli torto.
Ore 12:10
Bandit Bandit!!
Una formazione di Me 109 ad ore 8! Tutti ai propri posti!!!
Vedere aprire il fuoco da una formazione di B17 è una delle esperienze più incredibili a cui abbia mai assistito; se non fosse che la gente muore direi che è uno spettacolo stupendo.
I P51 non riescono a fare bene il proprio lavoro, i piloti tedeschi sono estremamente efficaci e riescono ad avvicinarsi pericolosamente sul loto destro della formazione.
Dal mio posto riesco a vedere come il B17 più esterno viene centrato da parecchie raffiche, ed inizia lentamente ad incendiarsi.
Raramente ho visto scoppiare un B17 per aria. Di solito perde quota gradualmente fino a sfracellarsi. Però in questo modo da il tempo all'equipaggio sopravvissuto di lanciarsi. Purtroppo queste e una di quelle volte cui le cose vanno maledettamente male. L'aereo perde entrambi i motori di sinistra e inizia ad inclinarsi su quel lato fino a quando la portanza non riesce a tenere più dritto l'aereo che al primo avvitamento perde entrambe le ali e subito dopo esplode.
Ore 12:45
Bandit Bandit!!
Di nuovo! Non mi era mai successo che dopo mezz'ora ci fosse un secondo attacco. La battaglia è di quelle cruente, e nel mezzo ci siamo anche noi. Non so se avete mai riflettuto al fatto che una fortezza volante non cerca di evitare i colpi -e d'altronde come potrebbe- quindi gran parte dell'equipaggio rimane inerte a guardare e sperare che il crucco di turno sbagli mira e che il nostro mitragliere sia più fortunato di lui.
Un suono sordo, un esplosione, un gemito.
Ci hanno colpito in pieno. Un motore è andato, ma soprattutto Lister VanMeeteron, un 2nd Lt addetto alla torretta inferiore è morto. A completare la situazione George Schmidt , il marconista, è stato ferito ad una gamba.
L'aereo è in grado di proseguire anche grazie al tempestivo intervento di chi ha estinto il principio di incendio che si era sviluppato, ma il morale è a pezzi.
Avere un compagno morto a bordo è una cosa tremenda. Il silenzio irreale viene rotto dal Comandante che ci invita a controllare la stiva per vedere se siamo ancora in grado di sganciare le nostre bombe.
Tutto Ok. Si prosegue.
Ore 14:00
Ecco Francoforte, il nostro obiettivo è una stazione ferroviaria. Inizia il tango. Il cielo si riempie di sbuffi neri dalla contraerea teutonica, che di solito è famosa per la sua precisione ed efficacia.
E' come salire su un autobus che ha le sospensioni scariche ed andare a tutta velocità su per una carrettiera.
Ci prepariamo a centrare il nostro obiettivo e il controllo passa all'addetto allo sgancio. E' come un videogame, si prende la mira si fanno 4 calcoli e si sgancia. Tutto qui.
Per il contraccolpo l'aereo risale e i motori ruggiscono. Abbiamo fatto centro in pieno e quindi ci siamo guadagnati il biglietto di ritorno.
Anche per oggi la foto di Jenny rimarrà solo per me.
Questo che abbiamo letto e quello che potrà accadere a voi e al vostro equipaggio durante una missione in B17 Flying Fortress: The Mighty Eighth. Comunque adesso è il momento di analizzare le caratteristiche tecniche del gioco.
Grafica, suoni ed interfaccia
Il motore grafico che muove B17 è di quelli di prim'ordine e lo dimostrano le immagini a corredo di questa recensione, in più è selezionabile l'opzione per il T&L che renderà felici i possessori di GPU come il GeForce e il Radeon.
Nella mia configurazione a 1024x768 - 16 bit il tutto si muove più che dignitosamente. Quello di cui è insaziabile B17 è la memoria RAM che deve essere la più abbondante possibile, anche con 128Mb si hanno degli accessi al disco.
I modelli degli aerei sono molto ben realizzati, così come gli interni con dei cockpit virtuali veramente efficaci.
A proposito degli interni del B17 si deve dire che oltre ad essere belli sfoggiano un sofisticato modello di danni.
Qualche problemino lo riscontriamo con le texture che compongono il terreno che sembrano soffrire a causa di una gestione non perfetta, ma spero che nella versione definitiva la cosa possa essere corretta.
Altrettanto valido risulta tutto il comparto sonoro che risulta essenziale per creare la giusta atmosfera all'interno dell'aereo. Non solo le musiche ed i suoni, ma sopratutto le voci dell'equipaggio che si susseguono frenetiche nei momenti più concitati.
Gestire un equipaggio di dieci persone non è affatto facile, ma l'interfaccia studiata per il gioco si rivela facile ed intuitiva. I controlli necessari sono ben tre, il Joystick, il mouse e l'immancabile tastiera.
Soprattutto molto comodo il mouse con il quale è possibile impartire direttamente i comandi all'equipaggio grazie all'uso di alcuni menù a scomparsa.
Le operazioni che è possibile compiere all'interno dell'aereo sono tantissime, figuratevi che è possibile anche azionare manualmente gli estintori e il tutto, come dicevo prima, con un semplice click! Ma non finisce mica qui… è anche disponibile la cassetta del pronto soccorso per curare i feriti di bordo. A questo proposito è stata data una notevole importanza al morale dell'equipaggio, quindi occhio quando le cose si mettono male perché se ne risente immediatamente, non parliamo poi se muore qualcuno a bordo.
Ad ogni modo il computer gestisce quasi sempre lui la situazione e siamo noi di volta in volta ad occupare una determinata posizione assumendone (se vogliamo) manualmente il controllo.
Tutti i sottosistemi dell'apparecchio sono ricreati in maniera superba, basti ricordarvi la stazione radio da cui è possibile ottenere informazioni sul tempo o sullo stato dell'area.
Il modello di volo e di danno
Anche qui sono rimasto piacevolmente sorpreso, soprattutto dal modello dei danni che raggiunge livelli assoluti. Vedere cadere letteralmente a pezzi un aereo da 15 tonnellate è sbalorditivo. Ogni danno si ripercuote sul volo in maniera realistica e convincente. Se guardate alcune delle immagini a corredo di quest'articolo vi renderete conto di quello che dico!
Il modello di volo appare accurato e preciso, anche quello dei caccia.
Comunque mettersi ai comandi di un bestione del genere è un esperienza veramente particolare, soprattutto per chi è stato abituato a guidare quelle libellule che erano i caccia della WW II°.
E' possibile selezionare un gran numero di opzioni per adattare il realismo alle nostre esigenze.
Completissimo tutto il reparto dei motori e in generale della strumentazione di bordo che farà andare in brodo di giuggiole gli amanti del genere.
Una menzione particolare si merita la IA dei caccia nemici che mi ha impressionato per coraggio e realismo.
Singleplayer e modalità campagna
Nella versione da noi provata c'è la possibilità di svolgere sia delle missioni di volo che la modalità campagna. Purtroppo essendo una beta, molte di queste vanno in crash e quindi non è possibile dare un giudizio più approfondito.
Quello che vi posso dire che tutto il contorno è fatto benissimo, con l'immancabile briefing, dove è possibile scegliere anche il proprio equipaggio in base alle caratteristiche dei singoli componenti.
Ad ogni modo la modalità campagna si potrà svolgere in due modi.
La prima segue un andamento predefinito, la seconda è invece totalmente dinamica.
La seconda modalità, che interesserà la maggior parte di noi, ricalca quella già vista in latri prodotti del genere, ma con una variabile in più. Quale? L'equipaggio. Ovvio no?
Purtroppo nella beta in mio possesso non vi è traccia della modalità Multiplayer. Speriamo bene. Ah mi dimenticavo di dirvi una cosa importante: nelle missioni singole è possibile volare anche con i caccia, sia quelli alleati che quelli dell'asse. Bello vero?
Conclusioni
Ricapitoliamo. Un simulatore di volo, con un'ottima gestione dell'equipaggio, un ottimo modello di volo ed un incredibile gestione dei danni, una buona modalità di campagna dinamica e una grafica ed un sonoro ai massimi livelli; inoltre è possibile pilotare tutti i velivoli presenti (caccia e bombardieri).
Un sogno? Per fortuna no!
In più se consideriamo che il gioco oggetto della recensione è una beta e quindi ci sono margini per un miglioramento.
Che altro dire?
Credo che i commenti siano superflui e possiamo ad aspettare con trepidante attesa l'uscita di questo titolo.
A proposito nel CD vi erano tre lingue, ma anche una cartella (al momento vuota) "Italiano". Speriamo bene.
Una casa di 15 tonnellate
Se domandate ad un ex combattente delle sue esperienze di guerra, probabilmente vi parlerà anche dello speciale rapporto che ha instaurato con la propria arma. D'altronde è comprensibile affezionarsi ad un oggetto che in quel momento rappresenta tante cose, forse anche troppe. Ed ecco che la si lucida in modo maniacale, la si mantiene in piena efficienza e a volte le si parla pure. D'altronde stiamo parlando di momenti in cui la follia è la norma.
Bene ora immaginate che la vostra arma debba alzarsi in volo, volare per miglia e miglia, essere oggetto di attacchi da parte dei caccia e della contraerea, arrivare sull'obbiettivo essere costretti a rifare più volte il passaggio fino ad avere una buona visuale, sganciare il proprio carico di distruzione e rifare rotta per casa affrontando altre 1000 difficoltà prima di riportarvi alla vostra base sani e salvi.
Ora forse vi sarà più chiaro perché i piloti delle fortezze volanti del II° conflitto Mondiale avevano un rapporto speciale con questi veicoli (basti pensare ai fantasiosi nomi che gli davano) che per loro rappresentavano una vera è propria casa volante. Per l'appunto una casa da 15 tonnellate.
Bene, allora volete provare uno dei più interessanti simulatori di volo di questi ultimi anni? Volete vivere le incredibili vicende che vedono come protagonista una fortezza volante? Volete diventare parte di un gruppo di eroi? L'indirizzo è quello giusto, non resta che percorrere la via per B17 Flying Fortress: The Mighty Eighth.