Diario del Capitano
Si stanno stringendo i cavilli della giustizia intorno al Napster e a coloro che lo usano. Una riflessione, magari banale, mi porta a pensare che chi sperava che la "fiesta della musica gratis e facile" durasse sbagliava di grosso. L'anarchia in un complesso mondo fatto di regole (e di soldi) non può durare a lungo. Così, dopo l'accordo con Bertelsmann e varie "chiusure preventive" del servizio, si è arrivati anche ad arrestare qualche utente di Napster in paesi meno permissivi del nostro come il Belgio. La cosa è stata considerata talmente assurda che qualcuno è arrivato a suggerire che "la polizia belga dovrebbe essere così efficiente a trovare pedofili..". Dunque, un utente Napster può sentirsi abbastanza tranquillo da poter continuare a veder rispettata la propria privacy? A mio parere si. Certo non sarebbe affatto piacevole subire grane per una canzone della Lopez (per la quale va tanto pazzo il Persy). Stiamo a vedere e prepariamo venti dollari al mese per giugno.