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Elden Ring Nightreign: abbiamo provato la nuova formula di FromSoftware

Abbiamo provato Elden Ring Nightreign, il nuovo progetto indipendente di FromSoftware che punta alla cooperazione e gioca con le regole dei soulslike.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   12/02/2025
Un'immagine di Elden Ring Nightrein
Elden Ring Nightreign
Elden Ring Nightreign
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Nel corso degli ultimi sedici anni FromSoftware ha imboccato una deviazione creativa che ha portato effetti devastanti nell'intera industria dei videogiochi: non serve, in quest'occasione, ripercorrere il cammino della compagnia di Hidetaka Miyazaki, ma vale la pena riflettere su alcuni ingredienti fondamentali nella ricetta dei 'soulslike'. Le opere dello studio, e specialmente l'immenso Elden Ring, hanno fatto breccia nel cuore del pubblico in ragione del particolare approccio all'esplorazione, delle discussioni fiorite attorno alla loro mitologia, del sistema di progressione che caratterizza il protagonista e di diverse altre unicità di carattere intimo e anche condiviso. Proprio per questa ragione, molti appassionati hanno guardato con forte sospetto l'annuncio della nuova formula, perché si tratta di una sorta di folle esperimento che mette in secondo piano tali elementi al fine di spingersi verso territori inesplorati.

Detto questo, non bisogna mai dimenticare che l'intera produzione di FromSoftware poggia su solidissime fondamenta a base d'azione, su un "loop action" duro e puro al quale di volta in volta è stato cucito addosso un abito diverso: questa è la premessa da cui si è mosso Junya Ishizaki, veterano già progettista del sistema di combattimento di Elden Ring nonché figura di riferimento di una formula che, sin dai primi istanti, riesce a trasmettere tutto il divertimento che ha guidato la mano degli autori in fase di realizzazione.

Abbiamo provato Elden Ring Nightreign per svariate ore, un nuovo titolo totalmente autosufficiente - il possesso del gioco base non è richiesto - che proietta la formula di Elden Ring in una velocissima dimensione a base di azione e cooperazione, segnata da qualche pennellata d'ispirazione roguelite. Le cose da dire sono davvero tantissime, ma la più importante è che il primo contatto è stato in grado di fugare quasi tutti i dubbi emersi all'annuncio.

Cos'è e come funziona Elden Ring Nightreign

Si comincia all'interno della propria base, un piccolo castello fatiscente che ricorda molto da vicino la Rocca della Tavola Rotonda presente nell'Interregno. La differenza più grande rispetto a Elden Ring sta nel fatto che non esiste alcun sistema di creazione dell'avatar: i protagonisti di Nightreign sono otto personaggi originali dotati di stili di combattimento unici, di un sistema di movimento dedicato, persino di personali abilità attive, e tutto lascia intendere che ciascuno di essi metterà sul piatto anche una vicenda narrata. I quattro che hanno scelto di mostrarsi sono Duchess, Recluse, Guardian e Wylder, ma sappiamo per certo che ce ne sono altri quattro ansiosi di fare il loro debutto sul palcoscenico.

L'hub di gioco in puro stile FromSoftware è solamente l'anticamera da cui prendono il via le spedizioni
L'hub di gioco in puro stile FromSoftware è solamente l'anticamera da cui prendono il via le spedizioni

Nella versione testata era disponibile esclusivamente la modalità cooperativa per tre giocatori, nel prodotto finale si potrà optare anche per quella in singolo: sta di fatto che, toccando la Grazia che siede al centro dell'hub, si apre un menù della spedizione nel quale selezionare un Signore della Notte, ovvero la "preda" che si desidera cacciare. Una volta scelti l'avversario e il proprio eroe, ci si trova immediatamente catapultati al centro di una regione open-world specificamente legata al boss prescelto: in questa versione si trattava di due configurazioni diverse della stessa mappa caratterizzate da nemici esclusivi, boss unici ed eventi casuali, ancorate a una formula di gioco che risulta tanto familiare quanto innovativa.

Quella offerta da Nightreign è un'esperienza interamente radicata nel tempo: l'ambientazione open-world è stretta nell'abbraccio della "Marea Notturna", una pioggia magica che ne delimita i confini esattamente come accade nell'ispirazione Battle Royale, destinata a restringersi con il passare dei minuti danneggiando chiunque dovesse varcarne i confini. Lo scopo della squadra è quello di sfruttare ogni secondo della giornata - che ha una durata di circa un quarto d'ora - cooperando al fine di esplorare i punti d'interesse sparsi nell'ambientazione e potenziarsi il più possibile, raccogliendo Rune con le quali salire di livello, sconfiggendo creature ostili, recuperando armi, incrementando il numero delle fiaschette curative e sbloccando devastanti bonus passivi.

L'obiettivo finale è quello di sopravvivere per due giorni e due notti, arrivando ad affrontare il Signore della Notte Prescelto
L'obiettivo finale è quello di sopravvivere per due giorni e due notti, arrivando ad affrontare il Signore della Notte Prescelto

Al calar delle tenebre, infatti, la Marea Notturna lascia spazio solamente all'arena in cui affrontare boss capaci di giustiziare in pochi istanti i gruppi che non si fossero preparati a sufficienza. Questo, a grandi linee, rappresenta lo scheletro di Elden Ring Nightreign: riuscendo a sconfiggere il boss ha inizio una nuova giornata durante la quale potenziarsi, al secondo tramonto emerge un nuovo boss ancora più potente, finché all'alba del terzo giorno toccherà affrontare il Signore della Notte prescelto in una battaglia all'ultimo sangue. Con questa descrizione abbiamo solamente scalfito la superficie dei circa 45 minuti necessari per completare un intero ciclo, un'esperienza che aggiunge alla spina dorsale di Elden Ring una spruzzata di multigiocatore cooperativo e una spolverata di roguelite: adesso è il momento di ricominciare dall'inizio puntando la lente d'ingrandimento sulle singole componenti dell'opera.

I personaggi

In un universo che punta a trasformare ogni spedizione in un'esperienza unica, la scelta del protagonista è quella più impattante che si possa compiere: dal momento che si tratta di archetipi prima ancora che di personaggi, ciascuno di essi è dotato di una schivata diversa da tutte le altre, di uno stile di combattimento ben definito, di armi dedicate, ma soprattutto di un'abilità attiva e una classica "Ultimate" che può utilizzare semplicemente tenendo premuto il pulsante △/Y e sfruttando i grilletti, aprendo diversi strati di profondità nel combattimento e nelle sinergie legate alla composizione della squadra. Ovviamente i personaggi possono essere equipaggiati e potenziati nel corso della spedizione, anzi, l'anima di ciascuna giornata sta proprio nella ricerca di armi rarissime o di bonus in grado di stravolgere il funzionamento delle abilità fino a dominare il campo di battaglia.

I personaggi di Nightreign cambiano completamente lo stile di gioco e aprono strategie inedite grazie alle nuove abilità attive
I personaggi di Nightreign cambiano completamente lo stile di gioco e aprono strategie inedite grazie alle nuove abilità attive

Nel Closed Network Test saranno disponibili la Duchess, una sorta di rapidissima ed evasiva assassina, Wylder, ovvero un guerriero molto versatile e vicino al classico gameplay di Elden Ring, Guardian, un tank duro e puro dotato di capacità a dir poco devastanti, infine Recluse, una strega che richiede un approccio al combattimento davvero unico. Prima di analizzarli nel dettaglio vale la pena ricordare brevemente i quattro eroi che saranno disponibili esclusivamente al lancio: pur non essendo stati presentati in via ufficiale, si è intravisto un arciere, un "maestro delle parate" armato di katana e dotato di abilità legate ai contrattacchi, una sorta di guerriero corazzato che impugna un'arma a due mani e un misterioso evocatore.

I personaggi nel dettaglio

Duchess

Duches Banner

Duchess è una guerriera agilissima che comincia la partita equipaggiata di un pugnale magico. La particolarità principale sta nella schivata: oltre a sostituire la classica capriola con il "quickstep" tipico di Bloodborne, può effettuarne due in rapida successione per compiere scatti e addirittura acrobazie dotate di un numero di frame di invincibilità molto superiori rispetto agli altri protagonisti.

La sua abilità principale è Restage: all'attivazione, ripete tutti gli effetti subiti dal nemico agganciato negli ultimi secondi. In pratica, se un nemico subisce 1000 danni, all'attivazione di Restage ne subirà altri 1000, e ciò resta valido per i colpi critici o per l'applicazione di status alterati come il sanguinamento, rendendo di fatto le sue sinergie estremamente potenti. La Ultimate Finale rende invisibile l'intera squadra per diversi secondi, permettendo di muoversi senza essere individuati o di rianimare i compagni caduti senza preoccuparsi dei nemici.

Guardian

Guadian Banner 1

Strano guerriero dalle sembianze di falco, il Guardian è un classico tank che impugna un'alabarda e un potente scudo sacrificando di riflesso la mobilità: anziché poter contare sulla schivata in capriola, può effettuare solo un piccolo scatto laterale che non è certo l'ideale per sfuggire alle situazioni più pericolose, che affronta invece a muso duro.

La sua abilità principale è Whirlwind, con cui può scatenare una piccola tempesta per scagliare a terra i nemici vicini. A renderlo un membro insostituibile per qualsiasi squadra è tuttavia la Ultimate Wings of Salvation: Guardian decolla nel cielo sfruttando le sue ali e si schianta al suolo infliggendo enormi danni in un'area molto vasta. Ma non è finita qui, perché mantenendo premuto il pulsante dell'attacco rende invincibili tutti i compagni che si trovano nell'area d'effetto per svariati secondi.

Wylder

Wylder Banner

Wylder è la scelta più standard che si possa compiere e per questa ragione la più efficace: armato di spada e scudo, mette sul piatto la classica formula di gameplay alla base dell'esperienza Elden Ring.

La sua abilità principale è Claw Shot, un rampino in puro stile Sekiro con il quale può attirare a sé i nemici leggeri oppure agganciarsi a quelli più pesanti per poi piombargli addosso con un attacco in salto. La Ultimate, invece, è Wedge of Invasion: tenendo premuto il comando è possibile caricare il lancio di un'enorme picca che provoca una gigantesca esplosione al momento dell'impatto, infliggendo gravissimi danni quando caricata al massimo.

Recluse

Recluse Banner

Recluse è un personaggio assolutamente unico per due ragioni: prima di tutto è l'unica in grado di recuperare FP (punti mana) durante il combattimento, mentre in secondo luogo - al momento dell'ottenimento di nuove armi - riceve tantissimi scettri. Dal momento che ogni scettro fornisce due incantesimi specifici e non c'è altro modo di ottenerne, è evidente che nasca come strega pura. Inoltre, la sua schivata le permette di fluttuare coprendo molta distanza ma muovendosi più lentamente rispetto agli altri.

Anche le abilità sono molto complesse, specialmente quella principale, ovvero Magic Cocktail: usando questa abilità Recluse può estrarre essenza dai nemici (un po' come il Bastone Kinsetto presente in Monster Hunter). Una volta estratte tre essenze, può lanciare un attacco che infligge pesanti danni nel tempo e ricarica al massimo il mana. La Ultimate, davvero potentissima, è Song of the Blood Soul: l'incantesimo posiziona un marchio sul nemico e tutti i membri della squadra ripristinano punti vita e punti magia semplicemente attaccandolo.

Mappa, struttura della partita e potenziamenti

Data la natura di corsa contro il tempo, l'elemento chiave per raggiungere il successo si nasconde nella comunicazione e nella collaborazione con i compagni di squadra: per i gruppi di amici questo non rappresenterà assolutamente un problema, ma FromSoftware ha integrato un sistema di ping che, oltre a consentire di segnalare specifiche posizioni sulla mappa, permette di evidenziare anche singoli oggetti. Una volta iniziata la spedizione la coordinazione è determinante, perché lo scorrere dei secondi non fa sconti a nessuno e non c'è abbastanza tempo a disposizione per affrontare la totalità del mondo costruito dagli artisti della casa prima che cali il sole, quindici minuti dopo l'inizio dell'avventura.

Giorno 1: si comincia raggiungendo la mappa open-world e lo scopo è quello di potenziarsi e sopravvivere prima del tramonto
Giorno 1: si comincia raggiungendo la mappa open-world e lo scopo è quello di potenziarsi e sopravvivere prima del tramonto

A ciascuno dei Signori della Notte che si selezionano all'avvio della spedizione corrispondono due varianti di una mappa specifica, dunque non generata proceduralmente - per lo meno nel CNT - ma realizzata a mano. A cambiare fra le due configurazioni sono i nemici che le punteggiano ma soprattutto i boss che ci si trova ad affrontare quando sopraggiunge il tramonto: la prima notte, per esempio, può capitare di fronteggiare una Regina e uno Spadaccino Semiumani oppure il Demone Centipede sbucato direttamente dalla Lost Izalith dell'originale Dark Souls. Nel primo caso, arrivando alla seconda notte bisogna poi vedersela con una versione potenziata della Sentinella Draconica, fra l'altro protetta da una coppia di Cavalieri di Leyndell, mentre abbattendo il Centipede tocca affrontare nientemeno che Morgott, anch'esso dotato di attacchi mai visti prima per adeguare il livello di sfida alla struttura cooperativa.

Toccato il suolo si prende rapidamente coscienza di trovarsi in una regione che sembra pescata direttamente dal tradizionale Elden Ring: è sufficiente guardarsi attorno pochi istanti per scorgere antiche rovine, dungeon scavati nelle montagne, torri magiche che si proiettano verso il cielo, accampamenti di soldati e diverse altre varianti ben note agli appassionati. Ciascuno dei punti di interesse, oltre a essere esplicitamente segnalato sulla mappa in dotazione, assolve una funzione ben specifica: nelle chiese è possibile incrementare le cariche delle fiaschette, le strutture più grandi ospitano forzieri che contengono potenti talismani, nelle Galere Eterne si celano avversari che conferiscono decine di migliaia di rune, gli accampamenti sono presidiati da mercanti, e via dicendo. La pianificazione strategica, la rapidità nel pensiero e quella nell'esecuzione sono dunque determinanti, perché numerose destinazioni diverranno presto inaccessibili a causa dell'incedere della Marea Notturna.

Leggere la mappa e coordinarsi con i compagni di squadra è fondamentale per muoversi in maniera efficiente ed esplorare il più possibile
Leggere la mappa e coordinarsi con i compagni di squadra è fondamentale per muoversi in maniera efficiente ed esplorare il più possibile

Uscire il più velocemente possibile dalla condizione di assoluta debolezza in cui ci si trova all'inizio è a dir poco fondamentale: dal momento che si parte sempre dal livello uno, bastano un paio di fendenti ben assestati per mettere al tappeto qualsiasi giocatore. Non è poi un gran dramma: se un compagno finisce a terra è possibile rianimarlo semplicemente attaccandolo fino a svuotare l'indicatore dedicato, e anche in caso di morte è possibile tornare in vita sacrificando uno dei level-up accumulati. Il game over sopraggiunge esclusivamente se tutti i membri della squadra finiscono contemporaneamente fuori gioco.

Viene da sé che la prima cosa da fare - una costante nel corso della spedizione - è annientare nemici, ottenere Rune e spenderle per salire di livello presso i Luoghi di Grazia, incrementando le statistiche dei personaggi e soprattutto soddisfacendo le condizioni necessarie per equipaggiare determinate armi. Nightreign, infatti, si piega a diverse regole tipiche della più classica esperienza roguelite: abbattendo i mid-boss più impegnativi, come i Draghi che s'incontrano nelle praterie o le creature celate nei punti d'interesse, si riceve una ricompensa che consente di selezionare una fra tre opzioni disponibili, siano esse armi, bonus passivi o potenti artefatti.

Esistono tanti modi diversi per potenziarsi: si sale di livello con le rune, si cambiano le armi, si ottengono bonus passivi, si acquista dai mercanti
Esistono tanti modi diversi per potenziarsi: si sale di livello con le rune, si cambiano le armi, si ottengono bonus passivi, si acquista dai mercanti

Le armi sono legate a un sistema di rarità che distingue fra comuni, epiche e leggendarie: le prime sono lame semplici che è possibile potenziare tramite pietre da forgiatura, le seconde applicano status o sono dotate di Ceneri di Guerra particolarmente forti, mentre le terze sono quelle storicamente ricavate dalle Rimembranze dei boss o varianti inconfondibili come la Spada della Notte Ardente. Inoltre, tutte quante le armi equipaggiate - fino a un massimo di sei in contemporanea, senza limiti legati al peso - garantiscono potenziamenti alle statistiche anche quando non vengono impugnate direttamente ed è possibile scambiarle con i compagni di squadra in qualsiasi momento.

Dove, tuttavia, si spalancano diversi strati di profondità è nell'ambito dei bonus passivi, che solamente nella versione CNT spaziano tra dozzine di ispirazioni diverse: si può ottenere la capacità di generare un terreno sacro curativo quando i punti vita scendono al di sotto una certa soglia, si può ottenere la capacità d'infliggere status alterati come Marcescenza Scarlatta a prescindere dall'arma in uso, si può ottenere una benedizione che attiva continuamente e automaticamente l'incantesimo Falange Cariana... insomma, esattamente come accade all'alba di qualsiasi "run" di un tradizionale roguelite, a ogni spedizione ci si trova al cospetto di una valanga di potenziali build (ovviamente anche rottissime) legate ai potenziamenti e ai ferri del mestiere che s'incontrano lungo il cammino.

L'obiettivo finale è raggiungere il Signore della Notte selezionato all'inizio della spedizione, come Gladius, che vedete nello screenshot
L'obiettivo finale è raggiungere il Signore della Notte selezionato all'inizio della spedizione, come Gladius, che vedete nello screenshot

Aggiungendo a questo già ampio calderone la possibilità di ottenere Reliquie in grado di potenziare ciascun personaggio in maniera permanente fra una partita e l'altra, la presenza di strumenti ad accesso rapido da utilizzare in combattimento, l'apporto fornito dai mercanti, ma soprattutto la grezza quantità di equipaggiamenti presenti in Elden Ring, è evidente che la formula nasconda tantissimo potenziale, anche solamente in versione preliminare. Ridotta ai minimi termini l'esperienza di gioco offerta da Nightreign è semplicissima e soprattutto immediata: si esplora la mappa, si incrementa il livello, si ottengono potenziamenti finché al tramonto tocca sconfiggere il boss di turno, dopodiché è sufficiente sopravvivere a una seconda giornata per guadagnare il diritto di affrontare il Signore della Notte che attende al termine del ciclo.

Prime impressioni

Nightreign è una di quelle esperienze che è fondamentale toccare con mano, perché non c'è ammontare di parole che ne possa trasmettere la struttura con efficacia e sono tantissimi gli elementi che non abbiamo esaminato nel dettaglio. Potremmo citare, per esempio, gli incontri casuali e gli eventi che abbiamo incontrato - come assalti improvvisi di Morgott o l'attacco di un'orda di formiche volanti - il nuovo rapidissimo sistema di movimento ispirato a Sekiro, oppure meccaniche come i falchi spirituali che consentono di muoversi ancor più velocemente per la mappa. È evidente che si tratta di una formula sì vicina ma profondamente diversa dalla tradizione recente di FromSoftware, indirizzata da una parte al pubblico affezionato di Elden Ring - dal momento che chi conosce l'Interregno partirà nettamente avvantaggiato - ma volenterosa dall'altra di farsi scoprire anche da coloro che non avessero ancora vissuto la grande avventura.

L'esperienza offerta da Nightreign è veloce, accessibile e complessa, adatta sia ai veterani che ai neofiti
L'esperienza offerta da Nightreign è veloce, accessibile e complessa, adatta sia ai veterani che ai neofiti

Il ciclo di gameplay funziona, è riuscito a sciogliere la maggior parte dei nostri dubbi riguardo l'appeal per i giocatori più affezionati, ma riesce soprattutto a mantenere perfettamente intatto quel brivido della vittoria che non solo è diventato un elemento centrale nella produzione di Miyazaki, ma è stato anche l'ingrediente segreto dietro il successo di attività cooperative come i Raid presenti in opere come Destiny, capaci di far presa su un pubblico parecchio trasversale.

Al momento il nostro unico dubbio riguarda le mappe: inizialmente sembrava che il mondo di gioco fosse interamente realizzato in maniera procedurale e cambiasse all'avvio di ogni spedizione. Invece, da quanto emerso nella build CNT, ogni spedizione è legata a una mappa fissa, dotata di punti d'interesse, eventi e nemici posizionati a mano, ma caratterizzata da due possibile configurazioni differenti che si limitano ad alterare gli avversari e i boss disponibili. Se, da una parte, ciò significa che ogni ambientazione sarebbe costruita con cura artigianale, dall'altra potrebbe rappresentare un limite sul fronte dell'effettiva varietà dell'offerta, ma per farsi un'idea precisa toccherà metter mano alla versione completa.

Al momento l'unica grande incognita è l'effettiva varietà incarnata dalle mappe disponibili
Al momento l'unica grande incognita è l'effettiva varietà incarnata dalle mappe disponibili

Così com'è, Elden Ring Nightreign metterà sul piatto otto Signori della Notte prescelti, ciascuno legato a spedizioni in due varianti di una stessa mappa, per un totale di cinque possibili boss, compreso lo scontro finale: si parla, dunque, di 40 boss in totale fra vecchie e nuove conoscenze, dei quali almeno otto completamente originali. A fronte del prezzo budget, mescolando nel pentolone gli otto personaggi disponibili, l'enorme arsenale dell'Interregno e le variabili che caratterizzano il mondo di gioco, quest'esperienza, che sarà disponibile il 30 maggio 2025, ha mostrato il potenziale per regalare una terza giovinezza a Elden Ring, stavolta aprendosi a un pubblico decisamente più vasto, in netta contrapposizione rispetto all'operazione Shadow of the Erdtree.

Elden Ring Nightreign è un videogioco autosufficiente che parte dalla spina dorsale dell'Interregno per costruire una nuova formula di gameplay d'ispirazione roguelite, prevalentemente orientata alla cooperazione fra tre giocatori. Ciascuna spedizione, per una durata potenziale di circa 45 minuti, richiede di selezionare un personaggio originale, di esplorare liberamente la mappa aperta e di potenziarsi di volta in volta in maniera unica, con il fine ultimo di sopravvivere ai boss che attendono al tramonto ma soprattutto al potente avversario che sorveglia la conclusione del ciclo. Si tratta di un'esperienza veloce, immediata e divertente che scommette sull'immenso arsenale eretto da FromSoftware per offrire sia agli appassionati che ai neofiti un approccio inedito che scommette su varietà e rigiocabilità. C'è ancora qualche dubbio che potrà esser sciolto solo nella versione completa ma per il momento Nightreign scorre liscio come l'olio, e questa si può già definire una vittoria.

CERTEZZE

  • Gameplay veloce e divertente orientato alla cooperativa
  • Personaggi riusciti e grandissima varietà di build
  • Grado di sfida adatto sia ai veterani che ai neofiti
  • Contenuti originali realizzati con cura

DUBBI

  • La varietà effettiva è l'incognita più grande in assoluto
  • Non è ancora ben chiaro come funzionano le diversità fra le mappe