Non manca molto al 2 aprile, giorno in cui finalmente conosceremo tutti i dettagli su Nintendo Switch 2. Probabilmente scopriremo i giochi al lancio, il prezzo, funzionalità aggiuntive come i Joy-Con utilizzati come mouse. Chissà che non vedremo per la prima volta anche la nuova interfaccia, un elemento che nella prima generazione di Switch ha lasciato a desiderare .
Rispetto a Wii e Nintendo DS, l'interfaccia di Switch si è dimostrata anche eccessivamente minimal, andando a tagliare numerose funzionalità e personalizzazioni. Ci siamo quindi chiesti, come sarà l'interfaccia di Switch 2? Rimarrà in continuità con la prima generazione o rivoluzionerà tutto? Vi raccontiamo le nostre congetture, mostrandovele anche con un po' di design.
Minimal fino al midollo
L'interfaccia di Switch propone un aspetto visivo estremamente sobrio, tanto da ricordare per molti aspetti quella di uno smartphone. Si possono notare infatti non poche somiglianze con Android, in particolare con il primo Material Design, quindi particolarmente datato. Pochi toni e piatti, linee nette che separano sezioni, ombre ben definite e poco sfocate. Sembrerà una banalità, ma dato che anche l'occhio vuole la sua parte, dare un tocco di modernità all'aspetto grafico risulta obbligatorio per sottolineare il passaggio a una nuova console, e ci aspettiamo che Nintendo non ci deluderà a tal proposito.
Nel trailer con cui Nintendo ha svelato Switch 2 si è notata una certa cura per uno stile tech che a tratti ricorda la Apple degli ultimi anni, e chissà che ciò non si possa riflettere anche nell'interfaccia. L'idea di utilizzare una scala di grigi con un tocco di colore pastello è un elemento di design facilmente riproponibile nell'interfaccia utente, e siamo partiti proprio da qui nel nostro redesign: stesso carosello, ma spaziature e colori più moderni.
La Home non è sicuramente l'unico elemento importante, ma è comunque il proprio biglietto da visita, la prima cosa che ci accoglie quando accendiamo la console. Basta ricordare ad esempio l'iconicità del menù di Wii, che riprendeva il concetto di canale, sposando a pieno la forma da telecomando del Wii Remote. L'interfaccia di Wii era la quintessenza del Frutiger Aero, l'estetica Web 2.0 che andava molto di moda a metà anni 2000. Riflettendo il periodo storico, oggi un'interfaccia come quella di Wii sarebbe considerata obsoleta, e per questo c'è bisogno di qualcosa che sia coerente con la comunicazione visiva moderna.
Nel caso di Switch, la sua natura ibrida ci ricorda che deve essere semplice e chiara anche in portabilità. È questo il motivo per cui l'idea di un semplice carosello non ci dispiace affatto, dato che qualsiasi tipo di griglia, su uno schermo di queste dimensioni, non darebbe la giusta importanza ai vari giochi.
Solo giochi?
La presenza di un carosello con soltanto i giochi rende difficile immaginare altre funzioni della Home, eppure avere a portata di mano informazioni rapide sarebbe un grande vantaggio, magari tramite dei widget. Creare un layout sullo stile di Netflix, con più caroselli sovrapposti, sacrificherebbe tuttavia la centralità dei giochi installati. Invece si potrebbe pensare di rimanere su un carosello unico: appena entriamo nella Home siamo posizionati sul primo gioco della lista, ma andando a sinistra navigheremmo dei widget rapidi, personalizzabili a piacere. Premendo il tasto Home possiamo tornare sul primo gioco, riprendendo a sfogliare il catalogo.
Con i widget Nintendo potrebbe dar sfogo alla propria fantasia, rendendo il sistema più vivo ma mantenendo il suo minimalismo. Pensate anche a widget tematizzati con vari giochi, magari aggiunti nel corso del tempo. Non è detto che ogni widget debba essere funzionale e basta, potrebbe anche donare una nota di colore.
A proposito di eShop
Il Nintendo eShop è probabilmente uno dei talloni d'Achille della grande N: lento, farraginoso, ogni volta che si cambia pagina ricarica tutto il contenuto, ed è completamente scevro da alcuna linea editoriale. Riprogettarlo è una grande priorità e non nascondiamo il fatto che qui la priorità andrebbe data alle performance prima ancora che al design. È paradossale che la parte d'esperienza che in genere risulta più curata, ovvero l'acquisto, sia così macchinosa e pigra, portando l'utente ad aprire lo store solo quando è già deciso a comprare un gioco preciso, anziché lasciarsi ispirare.
Per questo motivo, oltre a velocizzare la navigazione dell'eShop, la parte di consigli personalizzati dovrebbe assumere un buon rilievo, con un algoritmo simile a quello di Steam per aumentare la cosiddetta discoverability e dare più visibilità a giochi meritevoli e in linea coi propri gusti. Più titoli consigliati, meno giochi completamente sconosciuti e proposti a caso.
E il famigerato pulsante C?
Probabilmente avrete già intuito quale aspetto manca ancora nell'analisi: la parte social. Diciamocelo, Nintendo non è mai stata al passo coi tempi in quanto a comodità nel gestire l'aggiunta di amici, per non parlare dell'assenza di stanze vocali.
Ci auguriamo che nel 2025 Nintendo comprenda che sia imprescindibile avere una chat vocale interna alla console, e magari il nuovo pulsante C servirà proprio a questo. Che possa stare per Nintendo Connect? o Community? Chi lo sa, ma intanto proviamo a immaginare nello specifico che funzioni potrebbe avere questo nuovo pulsante.
Nel nostro redesign, il pulsante C fa comparire un pannello con due macrofunzioni principali: Creare e gestire stanze, e unirsi facilmente con altre persone. Mentre si gioca, tenere subito d'occhio la situazione della chat vocale è importante, per questo la presenza di un tasto dedicato risulta la soluzione più naturale. In più il nuovo pannello potrebbe mostrarci velocemente tutte i giocatori con cui stiamo interagendo in gioco, magari tramite matchmaking online.
Immaginiamo una partita a Splatoon: appena un giocatore apre il pannello, può invitare nella chat vocale tutte le persone in partita, oltre che scambiarsi l'amicizia. Abbandonare il sistema di Codici Amico d'altronde sarebbe ottimo.
Sempre nell'ottica del connettersi velocemente con altri giocatori, il pulsante C potrebbe fare da ricerca locale di altre Switch nelle vicinanze, in modo da creare facilmente sessioni locali o scambiarsi i contatti. Entrambe le funzioni, Stanze e Radar, si valorizzerebbero a vicenda, tutto nell'ottica del velocizzare l'esperienza Social dell'ecosistema Switch.
Miglioramenti o totale stravolgimento?
Tornando all'interfaccia, quale sarà secondo voi l'approccio utilizzato da Nintendo? Manterrà un approccio minimal, che abbiamo voluto conservare anche noi nel redesign, o si lascerà andare a visualizzazioni più eccentriche? Nelle ultime generazioni, le console come Xbox e PlayStation hanno ridotto al minimo la personalizzazione da parte dell'utente, ma è un elemento comunque presente.
Nintendo d'altra parte ha eliminato completamente la personalizzazione dell'interfaccia di Switch e dubitiamo che in Switch 2 possa tornare con preponderanza. Degli sfondi personalizzati sono più plausibili, come ha introdotto di recente Sony con la sua nuova dashboard.
In più la presenza di uno sfondo a tema del singolo gioco mentre si sfoglia il carosello è un approccio utilizzato dalla maggior parte delle interfacce concorrenti, e di seguito riportiamo un esempio di come potrebbe apparire su Switch 2. L'immersione ha la sua importanza, anche se ricordiamoci sempre che ogni elemento in Home che aggiungiamo pesa sulla memoria: per questo ci risulta difficile immaginare che Nintendo possa decidere di mettere lo store navigabile direttamente dalla home come fa PlayStation.
E a voi vengono in mente altre funzioni specifiche? Qual è l'opzione o l'elemento che vorreste assolutamente vedere su Nintendo Switch 2? Parliamone nei commenti!