O.TO.GI può essere tradotto liberamente come “FIABA”, nello specifico le fiabe del periodo Muromachi ed Edo. E’ ispirato al mondo delle leggende del periodo Helan, che si colloca tra il 794-1185 a.C.
Il protagonista si chiama Raikou: difatti è un preciso riferimento storico a Minamotono-raikou il quale, secondo una leggenda del XII secolo, sconfisse il demonio Shutendoji (tra l’altro, demone presente nel gioco, nonché protagonista di un famosissimo cartone anime che ha proprio il titolo di Shutendoji) sul monte Ooe nella regione di Tanbano.
L’atmosfera di Otogi è cupa, e dà la sensazione di essere all’inferno, tanto si sente la presenza del maligno.
Poche parole dunque: il miglior titolo realizzato da From Software, e non solo sotto il punto di vista grafico. Effetti particellari, bump mapping ovunque, riflessi in tempo reale, luci, ombre e soprattutto, i livelli interamente in 3d e stracolmi di poligoni su schermo.
La caratterizzazione del personaggio è particolarmente curata, ha un che di demoniaco a causa della sua fisicità (è bianco da far paura ad un fantasma!), ma ha anche la più bella capigliatura e armatura che si siano mai viste.
I suoi movimenti sono fluidi e veloci quanto basta, leggermente confusi sono i combattimenti, che a causa delle esplosioni e del motion blur, disorientano di tanto in tanto. Bellissimo e di grande impatto l’effetto speciale che genera l’apparizione del nostro eroe in ogni livello: egli apparirà generato da vortice di petali di fiori di pesco!
Il tutto viaggia sui canonici 30 fps, ma come al solito, a costo di ripetermi, è meglio seguire l’azione e gustarsi il combattimento, piuttosto che intuire i movimenti e non capire cosa succede di fronte a voi, soprattutto se il titolo è particolarmente frenetico.