Kingdom Come: Deliverance II, Sid Meier's Civilization VII, Assassin's Creed Shadows, Tomb Raider IV-VI Remastered, Avowed, Like A Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii e Monster Hunter Wilds sono soltanto alcuni dei giochi in uscita a febbraio 2025, dopo un gennaio che avrà visto le uscite di Dynasty Warriors: Origins, Virtua Fighter 5 R.E.V.O, Sniper Elite: Resistance e Tales of Graces f Remastered, tanto per citarne alcuni. Il rischio di cannibalizzazione è evidente, con il potenziale fallimento di progetti di lungo corso e di studi di sviluppo affermati.
Impossibile acquistarli tutti
Come se non bastasse, a gennaio i giocatori PC potranno acquistare Assetto Corsa EVO, Final Fantasy VII Rebirth e Marvel's Spider-Man 2. Naturalmente ci saranno anche altri titoli multipiattaforma e non. Citarli tutti è impossibile, ma qualche nome possiamo sicuramente farlo per far crescere il mucchio: Citizen Sleeper 2: Starward Vector, Space Engineers 2, Blade Chimera, Reus 2 - Ice Age, Synduality, Tails of Iron 2: Whiskers of Winter, Eternal Strands, The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II, The King Of Fighters XIII Global Match e così via. Evitiamo di citare le uscite di marzo per non allungare eccessivamente l'elenco, anche perché il punto dovrebbe essere chiaro: non sono troppi? Sì, sono decisamente troppi. Inoltre alcuni durano decine, quando non centinaia di ore, quindi occuperanno la gran parte del tempo a disposizione di molti da dedicare ai videogiochi.
Sinceramente fatico a credere che il mercato attuale possa assorbire un'offerta simile, tanto da far pensare che forse alcuni lanci potevano essere pianificati in modo un poco più accorto. È chiaro che difficilmente un giocatore potrà acquistare e giocare tutti i titoli in arrivo nei prossimi giorni e dovrà scegliere, in base alle sue priorità e alle sue disponibilità economiche e di tempo, lasciandosi alle spalle dei giochi che in uno scenario meno affollato avrebbe tenuto maggiormente in considerazione e, magari, avrebbe anche acquistato. Così sembra quasi un suicidio di massa annunciato.
I mesi successivi (marzo, aprile e maggio) vedono comunque dei nomi interessanti in arrivo, ma sono meno affollati. Eppure molti editori hanno deciso scientemente di lanciarsi nell'ingorgo, rischiando di vanificare anni di lavoro per una data d'uscita sbagliata. La speranza è che qualcuno ci ripensi e faccia slittare l'uscita di qualche settimana, anche perché l'industria dei videogiochi sta già attraversando una crisi sistemica enorme e non c'è bisogno di aggravarla con scelte scellerate.