Secondo Hermen Hulst è essenzialmente una questione di abitudine, e per chi ha esperienza di programmazione in ambiente PlayStation, per chi è "nativo" dell'ambiente, risulta anzi particolarmente semplice sviluppare sulla nuova piattaforma Sony: "è particolare, ma non è difficile come lo era programmare su PlayStation 2 - PS2 era una macchina difficile da comprendere in pieno, ma non ci è voluto così tanto tempo per capire PlayStation 3 e sfruttarla". La difficoltà nello sviluppo dei multi-piattaforma deriva dal fatto che si tratta di una console "molto diversa" dalle altre, ma evidentemente non più difficile.
Arjan Brussee arriva fino a dire che lo sviluppo su PlayStation 3 è più semplice rispetto a quello su Xbox 360: "penso davvero che si tratti di un'architettura più semplice rispetto a quella di altre console; devi solo avere una certa disposizione mentale nei suoi confronti". Dice ancora Brussee: "Credo che il fatto che si possa riversare gran parte del carico computazionale dei calcoli sul processore Cell con le Spu e i DSP ad alta velocità renda questa struttura un modello che è molto più facile da programmare, anche per sviluppatori meno esperti, rispetto alla tipologia multi-core generica che caratterizza PC e Xbox 360".