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Licenziamenti anche dentro People Can Fly, lo studio di Outriders e Bulletstorm

Purtroppo anche People Can Fly, lo studio di Outriders e Bulletstorm, è stato colpito dai licenziamenti: in più di 120 hanno perso il lavoro.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   10/12/2024
Uno dei personaggi di Outriders
Bulletstorm
Bulletstorm
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Il CEO Sebastian Wojciechowski ha annunciato licenziamenti dentro People Can Fly, lo studio, tra gli altri, di Painkiller, Outriders e Bulletstorm. Ad aver perso il lavoro sono più di 120 persone, stando al messaggio pubblicato sui canali social della compagnia, in cui si parla anche della sospensione dello sviluppo di un progetto in corso d'opera.

Tanti problemi

"Oggi, in People Can Fly, abbiamo preso la difficile decisione di ridurre la nostra strategia di autopubblicazione sospendendo Project Victoria, ridurre il team su Project Bifrost e ristrutturare alcuni team di supporto." Inizia il messaggio con l'annuncio, che prosegue: "Siamo immensamente tristi del fatto che la situazione comporterà di dividerci da più di 120 talentuosi aviatori, colleghi che abbiamo avuto il piacere di avere come parte del team."

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

A cosa sono dovuti i licenziamenti? "Farlo si è reso necessario a causa delle pressioni del mercato, durate oltre quanto avevamo previsto. Il mercato dei videogiochi è in evoluzione e noi dobbiamo regolarci con dove vanno oggi le cose." Naturalmente lo studio promette di impegnarsi per aiutare i licenziati a trovare una nuova occupazione, come viene affermato sempre in casi del genere.

"Crediamo nei nostri team, nei nostri giochi e nel loro potenziale e vogliamo continuare la nostra avventura, ma dobbiamo regolare i nostri piani sulle nostre capacità finanziarie."

Naturalmente la compagnia ringrazia i licenziati per i loro contributi e la dedizione con cui hanno lavorato in People Can Fly, mostrandosi empatica nei loro confronti.

Purtroppo si tratta di un brutta notizia per chi ha perso il posto di lavoro e per lo studio stesso, che dovrà ridimensionare i suoi progetti, in un mercato dei videogiochi che si fa sempre più difficile.