Il CEO di Tencent, Ma Huateng, ha diramato un comunicato ufficiale in risposta all'inclusione di Tencent Holdings, che include anche Tencent Games, la sua divisione videoludica, nella lista nera delle "aziende militari cinesi" da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, affermando che, se necessario, l'azienda è pronta a portare la questione in tribunale qualora non venisse rimossa. Sostanzialmente ha minacciato gli USA di denuncia.
Una situazione spinosa
Ma cosa è successo? Il 7 gennaio, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha aggiornato la lista nera delle compagnie che hanno rapporti con l'apparato militare cinese, includendo Tencent insieme ad altri 150 nomi. Essere presenti in quell'elenco può significare ridotte possibilità di condurre affari con aziende USA, anche se non comporta divieti effettivi (a parte con il Dipartimento della Difesa), tanto che le azioni di Tencent sono crollate del 9,5% dopo l'emersione della notizia, raggiungendo il loro livello più basso da settembre 2024.
Ma Huateng ha ribadito che Tencent "non è un'azienda militare" e ritiene che "l'inclusione nella lista sia un errore." Inoltre, il CEO ha aggiunto che essere presenti nella lista "non influisce sulle attività del Gruppo" e "non proibisce a nessuno (tranne al Dipartimento della Difesa) di avere rapporti commerciali con Tencent, inclusa la compravendita dei titoli azionari della società." Quindi ha avviato un processo di riconsiderazione per correggere l'errore, che probabilmente richiederà diverso tempo e il cui risultato non è scontato.