Questa recensione copre i primi due episodi della serie usciti al momento della pubblicazione: Hangman e The Wise Monkey.
Phoenix Online Studios è un nome nuovo del mercato indipendente, e di quelli da tenere d'occhio. Si sono fatti le ossa con The Silver Lining, il seguito non ufficiale di King's Quest, distribuito gratis e frutto di un duro lavoro andato avanti anni e non ancora concluso. Adesso invece sono pronti a fare il salto commerciale con la serie Cognition: An Erica Reed Thriller, della quale vi proponiamo in una sola volta la recensione dei primi due episodi: Hangman e The Wise Monkey.
Tutta la serie si sviluppa intorno al suo protagonista, Erica Reed, un agente dell'FBI in servizio a Boston che dà la caccia al serial killer che ha ucciso David, suo fratello minore. Presto le indagini prendono una piega soprannaturale. Erica scopre infatti di riuscire a vedere il passato toccando gli oggetti. È la prima manifestazione delle sue capacità mentali, alla quale se ne aggiungono altre nel primo e nel secondo episodio. Un'idea già vista ma stimolante, che aggiunge una tinta di mistero a questa nuova serie torbida e complessa scritta sotto la supervisone di Jane Jensen. Purtroppo in due occasioni l'incantesimo si rompe in modo grossolano, ma nel complesso la struttura è solida. Ci arriveremo: abbiamo appena cominciato a mettere insieme i pezzi. Seguiteci e scoprirete insieme a noi la verità.
Episode 1: Hangman
Il primo episodio comincia con un prologo ad alta tensione che ci fa vivere l'evento scatenante dal quale prende il via la storia. In queste poche scene facciamo la conoscenza di Erica e della sua spalla, McCoy, e scopriamo alcuni elementi interessanti per un'avventura punta e clicca, come la possibilità di morire o fallire nel risolvere un enigma a tempo. Niente di cui preoccuparsi comunque, perché il risultato a cui si arriva in caso di successo o fallimento è sempre lo stesso, cambiano solo le modalità.
Non sarà una rivoluzione, ma ogni variazione sulla struttura classica è sempre ben accetta in un genere così fedele agli schemi che lo hanno definito quindici anni fa. Superata questa fase iniziale il gioco perde il ritmo e si mantiene alla stessa velocità sino all'ultima scena, di nuovo un evento dinamico con pallottole che volano. Tra l'inizio e la fine ci godiamo però il vero punto di forza di Cognition: farci sentire agenti dell'FBI immersi nel nostro lavoro. Abbiamo a disposizione un computer con il quale fare ricerche incrociate sui casi presenti nel database, stampare moduli per la richiesta di prove, studiare gli indizi e inviare e-mail. Senza contare lo smartphone per scattare foto e collegarsi a Internet. Può sembrarvi laborioso ma è tutto stilizzato, non si tratta certo di una simulazione. Quando arriva il momento di usare un dispositivo tecnico o fare una ricerca sappiamo subito dove guardare e le opzioni sono limitate. Quello che conta è la sensazione di stare davvero svolgendo il nostro lavoro seguendo una prassi verosimile, fino al momento dell'interrogatorio con tanto di vetro trasparente oltre il quale un nostro collega assiste alla scena e con il quale possiamo interagire lasciando la stanza. Purtroppo è qui che la finzione scivola: lasciare in quella stanzetta una persona neppure sospettata per andare in giro a raccogliere indizi nelle altre ambientazioni affonda il realismo e smorza la tensione. In ogni caso la storia è articolata e, tra visite all'obitorio, con tanto di vittima sul tavolo del medico legale, e graduale scoperta dei nostri poteri, tesse una tela appassionante, dalla quale la protagonista emerge vincitrice per carattere e profondità. Il finale è degno del prologo e lascia tutto in sospeso, così che la voglia di ripartire subito con l'episodio seguente è alta. Il bello è che vi basta continuare a leggere per sapere se Cognition si mantiene all'altezza delle premesse.
Episode 2: The Wise Monkey
Il secondo episodio fa un passo avanti deciso. Molte ambientazioni sono importate dal primo, come il quartiere generale dell'FBI e l'obitorio. Perciò gli sviluppatori hanno potuto concentrarsi di più sui nuovi ambienti e sulla storia. Il mistero si infittisce e aumentano i colpi di scena. L'indagine ora segue due filoni e sino alla fine tutto cambia e le certezze si infrangono. Purtroppo manca l'incipit ad alta tensione di Hangman ma tutto comincia ancora una volta da un evento drammatico. E qui la serie fa il suo secondo scivolone. Un agente è stato rapito e il suo orecchio recapitato a Reed.
Tutto ciò è terribile, e scatta subito l'indagine. Peccato che se usciamo e rientriamo in ufficio troviamo il sangue per terra con tanto di orecchio e tutti che lavorano come nulla fosse. Inutile dire che la finzione subisce un duro colpo. A parte questo il gioco fa un ottimo lavoro nel darci la sensazione di costruire la nostra indagine una prova dopo l'altra. Tirare fuori il tesserino dell'FBI o arrivare finalmente ad accusare un sospetto dà una grande soddisfazione e l'agente Reed interpreta magistralmente il suo ruolo, grazie al doppiaggio sentito e alla sceneggiatura che scava nella sua psicologia. Un altro aspetto positivo di The Wise Monkey è l'ambientazione, che include il Berklee College of Music, con i suoi studenti, i prestiti, le invidie e i viscidi ricatti. Le informazioni da raccogliere nel corso dell'avventura sono molte e si distribuiscono tra i dialoghi e i file dell'indagine. Fate attenzione perché alla fine il gioco ci regala uno degli enigmi più belli degli ultimi anni. Improvvisamente la situazione precipita, proprio come avveniva nel prologo di Hangman e ci troviamo davanti quelle sadiche prove che abbiamo visto in tanti film di Hollywood. Solo che questa volta al giocatore è chiesto di ricordare veramente molti dettagli che ci scommettiamo ha già dimenticato, pena la morte. E, in questo caso, ricominciare ogni volta e tentare un'alternativa alla risposta precedente non serve. Le combinazioni sono troppe. D'altronde non volevate fare gli agenti dell'FBI?
Il caso è chiuso
Cognition non fa subito una buona impressione e all'inizio pensavamo di essere davanti a un'avventura raffazzonata, con il cliché dell'agente donna dell'FBI (ha perfino gli abusati capelli rossi) a caccia del matto di turno. Poi però la profondità della protagonista e le emozioni che il gioco non ha paura di mettere in scena, insieme alla sensazione di stare conducendo una vera indagine, ci ha conquistati. Senza contare che in alcune situazioni si possono scegliere approcci diversi che influenzano lo sviluppo della storia.
Non aspettatevi finali alternativi però, perché i risultati saranno sempre gli stessi, ma il senso di libertà aiuta il giocatore a calarsi nei panni di un agente speciale con molto dubbi e decisioni da prendere. Finire i due episodi è facile, ogni avventuriero navigato non avrà problemi in questo senso e dopo due ore sarà arrivato al finale. In questo caso però è il viaggio che conta, e comunque ci sono un paio di enigmi complessi che lasceranno un bel ricordo. Ma soprattutto ogni puzzle è coerente con il contesto della storia. Certo il cast è superficiale. A parte Erica Reed e Cordelia, i comprimari sono poco ispirati e solo abbozzati. Su questo gli sviluppatori devono lavorare ancora. Ottime le scene più dinamiche come il prologo e il finale del primo episodio, anche se intendiamoci: si tratta sempre di muovere la manina e premere il ditino, ma la situazione ci fa dimenticare che abbiamo davanti un classico punta e clicca. Su questo il gioco si comporta bene, soprattutto grazie all'uso dei poteri, stimolanti e inseriti con bravura nella struttura di gioco. Solo la tecnica non è all'altezza della narrazione: i personaggi disegnati a fumetti sono apprezzabili ma le animazioni appena sufficienti, così come gli sfondi. Va un po' meglio nel secondo episodio ma il risultato è comunque al di sotto degli standard odierni. Agli appassionati questo non disturberà più di tanto, mentre i microcaricamenti, in particolare quando ci si sposta usando la mappa o si comincia un dialogo, questi sì sono una spina nel fianco. Qualunque azione vogliate intraprendere, aspettatevi di vedere il puntatore diventare un cerchio per qualche secondo. Odio puro. Sbavature di uno studio con pochi fondi che si riscatta però alla grande grazie alle buone idee e alla capacità di realizzarle. Cognition: An Erica Reed Thriller vi farà provare qualcosa, ne siamo certi. Di quanti altri videogiochi possiamo dire lo stesso?
Erica parla italiano su Zodiac
Se l'inglese non fa per voi, come sempre l'edizione in vendita su Zodiac ha i sottotitoli in italiano, anche se dovrete aspettare marzo perché siano disponibili. Nel frattempo potete comunque acquistare il gioco e poi scaricare la versione italiana appena uscirà sul negozio digitale.
Conclusioni
Le premesse e il primo colpo d'occhio possono far pensare a un'avventura trita con tutti i cliché del genere poliziesco americano, e per di più indebolita da una realizzazione tecnica giusto sufficiente. In realtà questi primi due episodi testimoniano il talento di uno studio indipendente pieno di idee e con ottime doti narrative. Sebbene Cognition si basi sull'impianto classico dei punta e clicca, ci sono molte interazioni insolite con l'ambiente, come quelle derivate dai poteri mentali di Erica o dalle sue tecniche di indagine. Ma soprattutto si ha l'impressione di essere davvero nei panni di un agente dell'FBI alle prese con una rete di misteri dietro la quale si nasconde un serial killer sadico e manipolatore. Grazie all'approfondimento del personaggio principale e alla dovizia di particolari che offre il gioco, quando inchiodiamo un sospettato con le spalle al muro o mettiamo insieme gli indizi è facile esultare con Erica. O arrabbiarsi con lei per un fallimento. O magari lasciare che ci scenda una lacrima per un affetto che un maniaco ci ha strappato. Di fronte alle emozioni poca importa se il cast secondario è superficiale o alcune situazioni rompono l'incanto della finzione. Cognition non è un capolavoro, ma può benissimo diventare una delle vostre serie preferite.
PRO
- Erica è sfaccettata e credibile
- Ci sentiamo dei veri agenti dell'FBI
- Trama noir strutturata molto bene
- I poteri di Erica sono più di un abbellimento
CONTRO
- Odiosi microcaricamenti
- Pinocchio è più fluido nei movimenti
- Comprimari poco ispirati
- Qualche incoerenza guasta la finzione
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i7-2600K 3.40 GHz
- Memoria RAM: 8 GB
- Scheda video: GeForce GTX570
- Sistema operativo: Windows 7 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: 2 GHz
- Memoria RAM: 2 GB
- Spazio libero su Hard Disk: 3.5 GB
- Scheda Video: ATI o NVIDIA con 512 MB RAM (sconsigliamo di giocare su sistemi Intel con scheda video integrata/condivisa)
- Scheda Audio: compatibile DirectX
- Sistema operativo: Windows XP/Windows Vista/Windows 7