Team Ladybug non è sicuramente uno studio di sviluppo di primissimo piano, ma gli appassionati di metroidvania lo conoscono davvero bene per gli ottimi Touhou Luna Nights e Record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth. Più recentemente, la piccola software house giapponese ha calcato anche la scena degli sparatutto arcade con l'ottimo Drainus, uno dei migliori rappresentanti del genere degli ultimi anni, per poi tornare al suo genere di elezione con questo Blade Chimera, di cui ha presentato una demo in occasione dello Steam Next Fest. Già la versione dimostrativa ci aveva in buona parte convinti della qualità del gioco, ma ora che abbiamo avuto modo di finirlo (dura una decina d'ore), ne abbiamo avuto la certezza.
Storia e grafica
Siamo in Giappone. Il mondo è stato quasi completamente devastato dai demoni. I pochi che hanno il potere di contrastarli si sono riuniti in organizzazioni speciali, che possono contare sui migliori guerrieri del pianeta. Tra questi c'è Shin, un membro della cosiddetta Holy Union che, all'inizio di Blade Chimera, sembra essere arrivato alla fine dei suoi giorni. A salvarlo da un enorme demone arriva però Lux, un altro demone.
I due stringono una specie di patto di collaborazione, con Lux che prende la forma di una spada fluttuante per non dare nell'occhio. Il loro obiettivo è di capire cosa c'è dietro agli attacchi e perché questi ultimi hanno a che fare con il passato di Shin, di cui l'eroe non ricorda assolutamente niente. Il tutto si traduce in un metroidvania in cui si esplorano dei grossi livelli andando a caccia di demoni colossali e si parla con dei misteriosi quanto affascinanti personaggi per capire qualcosa di più di quello che sta accadendo.
Da un gioco di Team Ladybug ci aspettavamo un titolo graficamente rifinitissimo e non siamo stati delusi. La pixel art creata dagli artisti dello studio è come al solito di altissimo livello, con sprite dettagliatissimi e animati alla perfezione, una buona varietà di scenari (il colpo d'occhio dei primi non è eccezionale, ma è un continuo crescendo fino al finale) e tanti effetti legati alle armi e ai poteri di Shin.
Anche la varietà di creature, la maggior parte prese dal folclore giapponese, è ottima. Ciascuna dispone di schemi di attacco unici, con i designer che hanno dimostrato grande capacità nel mescolarle, così da non rendere mai l'azione ripetitiva e non creare mai il senso di stanchezza tipico delle esperienze che vanno troppo per le lunghe. A eccellere sono in particolare i boss, che tra dimensioni, effetti e animazioni fanno letteralmente cadere la mascella. Sono anche abbastanza difficili, pur non rappresentando mai degli scogli insormontabili.
Sistemi di combattimento e di movimento
Blade Chimera è abbastanza tradizionale nel sistema di combattimento, ma l'aggiunta di Lux gli conferisce comunque una sua personalità, che vale la pena di illustrare. Shin può usare armi da fuoco o da mischia per affrontare i nemici, combinandone i colpi e cambiando tattiche d'offesa a seconda delle scelte fatte. Quando ottiene Lux, il demone si unisce alla lotta, dandogli dei poteri extra, come una barriera con cui respingere i proiettili più deboli o degli attacchi diretti che possono essere più o meno efficaci a seconda del nemico affrontato. In generale si tende a non abusare dei servigi della spada senziente, per il semplice fatto che ha un ruolo attivo anche nell'esplorazione.
Considerate che ogni azione di Lux costa punti magia e che in alcuni casi è essenziale per superare certi ostacoli. Ad esempio la si può piantare nei muri per usarla come piattaforma improvvisata, oppure le si può chiedere di manipolare alcuni oggetti per liberare o creare dei passaggi, che Shin da solo non potrebbe superare. In altri casi è possibile usare Lux per tenere premuti dei pulsanti, oppure come corda per dondolarsi sopra dei baratri, agganciandola al soffitto. Naturalmente alcuni di questi poteri possono tornare utili anche in combattimento, come per darsi più slancio nei casi in cui si vogliono colpire i nemici dall'alto o quando si decide di mettere in atto una fuga repentina, per evitare di essere uccisi.
Qualche incertezza
A ben vedere i sistemi di Blade Chimera sono molto semplici, ma lasciano un ampio margine di manovra al giocatore, che a seconda del suo stile di gioco può eliminare i nemici nel modo che ritiene più soddisfacente (ed efficace). A supportarlo c'è anche l'albero delle abilità, da cui si sbloccano nuovi attacchi e nuove mosse di Shin, come la scivolata o un calcio in picchiata, tanto per fare due esempi. Detto questo, bisogna convenire sul fatto Team Ladybug non ha provato in alcun modo a rivoluzionare il genere dei metroidvania con Blade Chimera, visto che di davvero nuovo non c'è moltissimo, nonostante alcune dinamiche di gioco create dall'intrecciarsi dei poteri di Shin e Lux possano essere percepite come fresche.
Ciò che conta è che Blade Chimera scorre davvero bene, risultando in ultima istanza davvero soddisfacente da giocare. Forse ci sono delle fasi un po' squilibrate, con dei picchi di difficoltà improvvisi, che possono influenzare negativamente il ritmo di gioco. Fortunatamente non c'è niente che affossi l'esperienza nel suo complesso, che di suo finisce al momento giusto lasciando un forte senso di completezza, nonostante la storia si riveli più semplice di quello che la parte introduttiva lasciava supporre e faccia ricorso a parecchi cliché. Non mancano comunque alcuni tocchi alla Team Ladybug, con momenti emozionanti e malinconici che lasciano il segno. Insomma, ci troviamo di fronte a un altro ottimo di titolo di una software house che meriterebbe un po' di considerazione in più, visto che non sbaglia un colpo.
Conclusioni
Blade Chimera non reinventa la ruota dei metroidvania, ma si propone come esponente solido del genere, realizzato con grande intelligenza. È pieno di bellissime creature in pixel art che popolano delle mappe progettate con rara competenza. Non mancano degli elementi distintivi, che non rivoluzionano ma gli danno una sua personalità. L'utilizzo della spada demone in particolare rende combattimenti ed esplorazione particolarmente freschi. Nessuna rivoluzione, quindi, ma comunque un gioco meritevole che vale la pena di vivere.
PRO
- Una lettura solida dei metroidvania
- I sistemi legati alla spada demone sono ben sviluppati
- I boss sono davvero enormi
CONTRO
- Qualche piccolo problema di bilanciamento
- Niente di davvero nuovo sotto al sole