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Carmen Sandiego, la recensione del nuovo gioco sulla celebre ladra diventata investigatrice

Tra le nuove produzioni interne a Netflix spicca Carmen Sandiego, che si presenta come un vero e proprio franchise trans-media con un suo videogioco mobile, che analizziamo in questa recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   15/02/2025
La key art di Carmen Sandiego
Carmen Sandiego
Carmen Sandiego
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Che fine ha fatto Carmen Sandiego? S'è ritrovata dalla parte opposta della barricata, sembrerebbe. Da ladra acrobata super-ricercata in tutto il mondo ad agente speciale a caccia di ladri, la "rossa" si ritrova protagonista di una narrazione ribaltata rispetto a quella storica degli anni '80 e '90, ma molti elementi del concetto originale sono rimasti intatti anche in questa nuova versione. D'altra parte, quando Netflix ha preso in mano il franchise con l'idea di rinnovarlo, era facile aspettarsi un'evoluzione del genere: al fascino misterioso e ambiguo di una criminale è stato sostituito da quello più eticamente accettabile di una ex-ladra ora al servizio delle forze dell'ordine, sebbene non manchino capovolgimenti di fronte e colpi di scena anche nella nuova serie animata.

C'è però un notevole recupero delle origini in questo nuovo progetto videoludico, che esaminiamo in questa recensione di Carmen Sandiego: il gioco è tratto dalla nuova serie animata di Netflix, ma vi si possono cogliere dei collegamenti ai vecchi videogiochi di Brøderbund, sebbene qui sia evidente una volontà di avvicinarsi di più a una forma videogioco classica che non a degli edutainment come erano in gran parte gli originali.

La serie degli anni '80 era costituita da vere e proprie avventure testuali che insistevano molto sulle nozioni di geografia, che era poi l'elemento centrale dietro l'intera costruzione del franchise, mentre questo nuovo titolo di Netflix è una sorta di avventura multievento. Al di là di questa differenza, ci sono degli elementi che la ricollegano alle origini, in particolare nel sistema di raccolta e riordino degli indizi e soprattutto nella sezione "ACME Files", che riprende in pieno la struttura da avventura testuale con tanto di grafica pixellata in stile retrò.

Avventura in terza persona

Il gameplay di Carmen Sandiego si presenta composito: la Campagna principale è suddivisa in livelli ambientati in varie nazioni del mondo, con la protagonista lanciata alla ricerca di indizi per sventare un piano criminale dell'organizzazione VILE, partito con il furto di un caccia stealth super-tecnologico.

Carmen Sandiego osserva una scena dai tetti
Carmen Sandiego osserva una scena dai tetti

L'avventura ci porta ad esplorare varie città attraverso diverse fasi, solitamente prima con un'impostazione in terza persona e grafica in 3D e poi con un'analisi di indizi e prove che ci portano a scoprire le nuove tappe del viaggio, spesso facendo leva su nozioni di geografia ma anche attraverso il ragionamento deduttivo proprio dell'avventura investigativa. Di fatto, nelle fasi di esplorazione in 3D si tratta soprattutto di prendere parte a vari mini-game che possono riguardare l'apertura di casseforti, l'utilizzo di gadget speciali o il seguire sospetti in maniera stealth. Il modo in cui questi sono costruiti è piuttosto altalenante e va da meccaniche estremamente basilari a puzzle un po' più strutturati, ma in generale il livello di sfida e coinvolgimento è piuttosto basso.

Indagini

Dove il gioco funziona meglio è probabilmente nelle fasi di riordino degli indizi e deduzione, poste spesso al termine dei momenti di esplorazione.Qui ci si trova a dover mettere insieme i punti e avvicinarsi alla soluzione dei casi, attraverso la composizione di identikit sui soggetti da trovare e costruendo i movimenti della VILE attraverso le prove trovate in giro per i livelli.

Il sistema di gestione degli indizi per arrivare all'identikit dei sospetti
Il sistema di gestione degli indizi per arrivare all'identikit dei sospetti

Alla conclusione di ogni sezione si assiste a delle scenette dialogate che costruiscono la narrazione, come se si trattasse di nuovi episodi della serie animata, ma rappresentate con la caratterizzazione 3D delle fasi di esplorazione invece che nello stile 2D del nuovo anime. Avanzando di livello in livello è possibile sbloccare nuovi "File ACME", che rappresentano una componente molto interessante perché riprende in maniera più evidente la tradizione di Carmen Sandiego, recuperando un po' la struttura e l'impostazione della vecchia serie Brøderbund. Si tratta di casi aggiuntivi che ci portano in nuove aree del mondo e si sviluppando come delle avventure testuali in cui dobbiamo prendere decisioni e comporre gli indizi, con una certa insistenza sui quesiti di geografia, come nei titoli classici.

Un'opera composita

Come gran parte delle produzioni Netflix, anche Carmen Sandiego è perfettamente studiato per funzionare al meglio sulle piattaforme mobile, nonostante sia destinato ad arrivare anche su PC e console. L'interfaccia è progettata per i controllo touch screen e dunque la fruizione è ottimale su smartphone e tablet senza necessità di un controller, tenendo presente che le fasi in 3D possono risultare un po' pesanti per dispositivi più vecchi, portando eventualmente a dei cali di prestazioni.

Una delle fasi di esplorazione in 3D di Carmen Sandiego
Una delle fasi di esplorazione in 3D di Carmen Sandiego

La struttura del gioco è composita, come abbiamo visto: alterna fasi da avventura più moderna ad altre che richiamano la tradizione delle avventure testuali, con uno spezzettamento dell'esperienza in stile multievento d'altri tempi che non favorisce proprio la compattezza e coesione del gameplay. La cosa si riflette un po' anche nello stile grafico, che affianca il 2D in pixel anni '80 a un 3D stilizzato che richiama solo parzialmente la nuova caratterizzazione della serie animata, con risultati un po' incerti sul fronte estetico sebbene il tutto risulti comunque funzionale alla lettura e al gioco.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.0.1g
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop, App Store, Google Play
Multiplayer.it
7.0
Lettori (2)
8.7
Il tuo voto

Carmen Sandiego si allontana dalle sue origini di edutainment ma non si stacca del tutto dalla tradizione, andando alla ricerca di una forma videogioco un po' più definita ma ancora a metà strada fra avventura grafica, narrativa e testuale. Le parti più puramente nuove, ovvero quelle con l'esplorazione in 3D, risultano forse le più deboli alla fine, essendo fortemente legate alla qualità dei mini-game inseriti nei singoli livelli, che fluttuano dalle azioni più basilari a qualche puzzle ben congegnato. Più interessanti sono le fasi di costruzione dell'indagine con lo studio degli indizi e le deduzioni da effettuare, sebbene risultino comunque piuttosto semplici in linea con il target di pubblico che comprende anche i più giovani. È un buon complemento alla serie animata e, più di quanto faccia quest'ultima, anche un modo per richiamare le origini del franchise, con qualche rimando ai quiz di geografia e ai videogiochi storici degli anni 80.

PRO

  • L'atmosfera di Carmen Sandiego c'è tutta
  • I file ACME sono nostalgici e ben fatti
  • Alcuni mini-game risultano divertenti

CONTRO

  • Le fasi di esplorazione sono poco coinvolgenti
  • Livello di sfida alquanto basso per gli utenti più esperti