L'elemento che accomuna molti dei videogiochi che sono riusciti a rimanere impressi nella storia del nostro medium è l'ambizione. Quella ferma volontà di inseguire il sogno lucido profetizzato dai loro creatori, il desiderio quasi infantile di spostare un po' più in là il confine disegnato dall'orizzonte, con la sola forza delle idee e del proprio lavoro. Di autori ambiziosi ne potremmo citare a decine, ma è enormemente più vasta la categoria di chi è rovinosamente caduto al suolo, cercando di raggiungere le proprie aspirazioni mettendo insieme giusto un po' di cera e qualche penna d'oca.
Ad essere per nulla intimorito dalla parabola di Icaro è però Asobo Studio, che già quattro anni fa aveva disattivato ogni avviso di stallo per consegnarci un simulatore di volo supportato da una tecnologia - quella del cloud - che nessuno aveva mai ancora provato ad implementare nello sviluppo di un videogioco. Il risultato? Panorami mozzafiato e un realismo senza precedenti, tutto disponibile anche su console Xbox, sfiorando un pubblico ancora completamente impreparato alla bellezza del volo.
Evidentemente non soddisfatti delle vette raggiunte allora, Jorg Neumann e tutti i ragazzi di Asobo hanno deciso di aumentare d'altitudine con Microsoft Flight Simulator 2024, un simulatore stand-alone che ha l'obiettivo dichiarato di colmare tutte le lacune del predecessore. Come sarà andata? Scopriamo nella nostra recensione.
Migliore in tutto
Quando ci eravamo trovati a trattare l'edizione 2020 di Flight Simulator, erano ben poche le critiche che si potevano muovere a quel prodotto. Un simulatore che, per la prima volta nella storia del videogioco, consegnava nelle mani dei suoi piloti l'intero globo terrestre, un "gemello virtuale" replicato in scala 1:1, liberamente esplorabile a bordo del proprio aeromobile preferito.
Il sogno di poter volare sopra casa propria diventava quindi reale, ed era reso più vivido dalla fotogrammetria, ovvero la ricostruzione esatta - tratta, appunto dalle fotografie - delle più grandi città del pianeta, possibile esclusivamente grazie allo streaming degli asset direttamente dai server cloud di Azure. L'unica cosa che si poteva rimproverare a un simulatore così era una scarsissima gamification: mancavano tutorial approfonditi sui sistemi degli aeromobili, non c'era uno straccio di progressione, e tutta l'esperienza aveva una declinazione totalmente sandbox, adatta indubbiamente alle esigenze dei veterani del volo, ma incapace di intercettare la curiosità del grande pubblico.
Bene, Microsoft Flight Simulator 2024 nasce con l'obiettivo di colmare tutte queste lacune, conservando allo stesso tempo quegli elementi tecnologici che lo avevano reso un simulatore così avanzato già quattro anni fa. La novità principale, non a caso, è rappresentata dalla modalità carriera, ma sono tantissime le novità apportate in tutti i campi della simulazione. In questa edizione è finalmente possibile scendere dall'aereo e interagire con gli elementi del velivolo, che si tratti di manutenzione o check pre-volo, ma anche solo per farsi una passeggiata nella natura, adesso che Asobo ha portato alle stelle il livello di dettaglio del terreno.
Il gioco gode inoltre di tutte le aggiunte realizzate per l'ultimo Flight Simulator, il che significa non solo che saranno presenti fin dal lancio gli elicotteri e gli alianti, ma anche innumerevoli nuovi aerei e alcune proposte inedite, come le mongolfiere e i dirigibili. Il team guidato da Neumann propone anche due modalità di gioco nuove di zecca: World Photographer è quella che vuole approfittare di questo impressionante livello di dettaglio e vi porterà a fotografare alcuni panorami mozzafiato in specifiche condizioni, mentre la Challenge League è banalmente il vecchio sistema di sfide, adesso suddiviso in divisioni classificate che potranno essere scalate realizzando i migliori punteggi settimanali nelle sfide a disposizione.
Tanto nuovo materiale quindi, ma non è mancata l'attenzione per la fascia più esigente della community. Asobo ha incrementato il numero di superfici con cui interagiscono i flussi d'aria, ha migliorato la simulazione in tantissimi aspetti e ha integrato un tablet nel gioco per la pianificazione del volo, cosa che in passato era delegata a servizi esterni, spesso in abbonamento.
Dal tablet si possono ottenere le informazioni e le mappe di ogni aeroporto sul pianeta, impostare una rotta, consultare le previsioni meteo, fare qualche calcolo sul carico trasportabile, insomma ogni minimo aspetto del volo che i piloti reali - e i simmer più navigati - si trovano a dover affrontare nella loro quotidianità. Una novità cruciale, che siamo certi verrà apprezzata da chi ha l'abitudine di trascorrere centinaia di ore di volo in compagnia di Flight Simulator.
La gamification che mancava
Ma come dicevamo, la novità sostanziale di questo capitolo che, vi ricordiamo, è del tutto indipendente, è indubbiamente rappresentata dalla modalità carriera.
La carriera permette in sostanza di vivere il proprio viaggio all'interno dell'universo dell'aviazione civile, sbloccando progressivamente nuovi brevetti e ottenendo una manciata di specializzazioni, per svolgere un totale di 17 professioni diverse che si faranno naturalmente via via più complesse man mano che si accumuleranno ore di gioco. La cosa davvero impressionante è che Asobo sembra aver pensato davvero a tutto: si parte con i voli panoramici per il turismo, si passa a quelli per il trasporto di paracadutisti o merci, si arriva ai voli charter per i VIP e si conclude in bellezza con i salvataggi, il trasporto cargo, la lotta aerea antincendio e i voli di ricerca scientifica. Sì, proprio quelli all'interno degli uragani.
Ciò che francamente non ci aspettavamo, però, è quanto la carriera sia gamificata, scandita com'è da un sistema di progressione che raggiungerà il suo culmine solo dopo che gli avrete dedicato centinaia di ore di volo. Ottenuto il secondo brevetto, quello da pilota commerciale, sarà possibile ricevere denaro per i propri servizi, anche se almeno all'inizio gli utili saranno sottilissimi dato che ancora non avrete acquistato un velivolo. Al livello 25 si sbloccano però le compagnie private, e noi abbiamo scelto di fondarne una all'aeroporto di Roma Urbe, la magica "Rome Air Experience" dedicata ai voli turistici sui monumenti della città eterna.
Sorvolando il cupolone in compagnia di facoltosi vacanzieri, ci siamo però rapidamente resi conto delle responsabilità che una compagnia privata può implicare. Ogni imprecisione - che si tratti di un atterraggio troppo duro, di uno scorretto uso dei flap, o ancora di un eccessivo richiamo dei freni - produce danni all'aeromobile, che andranno supervisionati con l'intervento di un tecnico, anche obbligatorio dopo un certo numero di ore di volo. E se si precipita? Per fortuna non ci siamo mai trovati nella situazione, ma la buona notizia è che all'acquisto di un aeromobile si firma un'assicurazione, che in base al costo giornaliero copre almeno una percentuale del valore totale del mezzo.
Non possiamo però non individuare nelle unicità del gemello virtuale la vera forza della carriera di Microsoft Flight Simulator 2024. Il suo merito è proprio questo, rendere meno frustrante per il giocatore medio la reiterazione costante dell'esperienza di volo. Ci siamo stancati dei cieli di Roma? Possiamo stabilire una base ai piedi del K2, per focalizzarci sui salvataggi degli escursionisti. Oppure prendere casa a Bora Bora, e trasportare ricche modelle da un atollo all'altro, sopra il turchese delle onde del mare. Troppo noioso? Che ne dite allora di un piccolo cottage nei pressi di Elgin, in Scozia, per trasportare i pezzi necessari alla costruzione di una piattaforma petrolifera nelle turbolente acque del Mare del Nord? L'unico limite della carriera è il pianeta Terra, che per fortuna è ancora un posto meraviglioso e in attesa di essere esplorato.
Il concetto del cloud, portato al limite
Come dicevamo, la straordinaria qualità visiva offerta dal simulatore di Microsoft è garantita dallo streaming dei contenuti dal cloud, anche perché la fotogrammetria di poche città al mondo basterebbe ad occupare svariati petabyte sulle nostre memorie.
In ogni caso, l'edizione del 2020 obbligava i giocatori a scaricare parte di questi contenuti on demand, ma dopo quattro anni di costanti aggiornamenti la situazione era diventata ingestibile e il client si era appesantito in modo esorbitante. Svecchiare e alleggerire il client è stata una delle assolute priorità del team di sviluppo, che seguendo una rotta che non temiamo a definire audace, ha scelto di rendere disponibili in modo integrale tutti i dati relativi al terreno attraverso lo streaming diretto dal cloud.
Il sistema funziona grazie a una cache temporanea, in cui vengono progressivamente scaricati i dettagli delle regioni che si sorvolano, e che viene via via svuotata di quelli più vecchi quando ci si avvicina a una soglia che i giocatori possono impostare liberamente. Ciò significa che se in passato lo spazio richiesto dal simulatore poteva superare i 300 GB, nel momento in cui stiamo scrivendo questa recensione Microsoft Flight Simulator 2024 ne occupa appena 32, e il tutto senza alcun disagio di sorta, almeno all'apparenza.
Sì, perché se da un lato la nostra esperienza con i tempi di caricamento - necessari a scaricare i dati quando si vola per la prima volta in un'area - è filata liscia come l'olio del motore di un Cessna, il web è invece ricolmo di segnalazioni relative a problemi di streaming dal cloud, dovuti anche e soprattutto a quel generale sovraccarico dei server che martedì scorso aveva causato un lancio in discreto overbooking.
La situazione dovrebbe migliorare visibilmente una volta smaltito il traffico (e noi ce l'abbiamo messa tutta per replicare alcuni di quei problemi, senza successo), ma è altrettanto vero che le perfomance di streaming di Microsoft Flight Simulator 2024 dipenderanno indubbiamente dalla banda a vostra disposizione, almeno se vorrete utilizzare questa funzione. Asobo ha annunciato che una distribuzione classica dei contenuti in fotogrammetria, ovvero in download on demand, sarà sempre possibile anche in questo capitolo, ma vi segnaliamo che la funzione non è disponibile con il negozio ancora offline.
Una partenza turbolenta
In maniera simile al lancio del vecchio Microsoft Flight Simulator, il simulatore di volo sviluppato da Asobo è arrivato sul mercato in una condizione che dire grezza è eufemismo. Se infatti non ci siamo imbattuti in problemi tecnici capaci di compromettere l'esperienza di gioco, al momento di pubblicare questa recensione i bug, glitch e crash sono purtroppo all'ordine del giorno - tanto su PC quanto su Xbox Series X.
Non aiuta il fatto che le missioni della carriera non offrono alcun tipo di salvataggio automatico: all'inizio i voli sono tutti molto brevi, ma online si legge di episodi che hanno mandato all'aria missioni di due ore, distruggendo la reputazione del pilota. È indubbio che Microsoft Flight Simulator 2024 sia un prodotto straordinariamente esigente in termini hardware, ma è anche vero come per ora sia male ottimizzato, tanto che in alcuni frangenti basta una NVIDIA GeForce RTX 3060 per farlo girare a un frame rate decente con in 4K con i settaggi a Ultra, mentre in altre occasioni nemmeno scendere a 1080p ci è bastato per aumentare il contatore degli FPS.
Con il Microsoft Flight Simulator del 2020 avevamo potuto apprezzare l'enorme cura che gli sviluppatori avevano dedicato alla componente sonora, ma sebbene la stessa grande qualità la ritroviamo nella nuova edizione, Asobo ha preso una scelta molto infelice per quanto riguarda la localizzazione. Il gioco include infatti i dialoghi in italiano, ma questi sono stati realizzati con dei sintetizzatori vocali di pessima qualità che sbagliano accenti e non rispettano la punteggiatura. Riconosciamo che tutto il sistema è interessante in merito alle comunicazioni con l'ATC, ma siccome i dialoghi sono parte integrante della carriera, ci saremmo aspettati soluzioni più eleganti.
Insomma, il decollo di Microsoft Flight Simulator 2024 è stato a dir poco turbolento, ma l'aereo pilotato da Jorg Neumann e dal suo team di sviluppo ci ha fatto volare altissimo, in un viaggio fatto di panorami meravigliosi e momenti indelebili. Se guardiamo al lavoro fatto con l'episodio precedente, è facile prevedere che Asobo migliorerà il gioco nell'arco di poche settimane, ma correggere i tanti problemi tecnici a questo punto è un dovere: lo è verso gli appassionati della prima ora, certo, ma anche nei confronti di un'esperienza interattiva che non ha eguali per ambizioni e per quello che riesce a fare. Questo simulatore non ha alcun precedente né alcuna alternativa che sia lontanamente all'altezza e, al netto di qualche scossone, sa regalare un volo indimenticabile. Allacciate le cinture.
Conclusioni
Microsoft Flight Simulator 2024 è sporco, grezzo, pieno di piccoli spigoli che, a seconda dei casi, possono rendere frustrante tutta l'esperienza di gioco. Ma allora perché ne siamo così perdutamente innamorati? In un'epoca in cui si rischia sempre meno e in cui i publisher inseguono il "gioco per tutti", Asobo rincorre il futuro e assembla un simulatore sontuoso, un'evoluzione capace di colmare tutte le lacune di quello uscito nel 2020, che già rasentava la perfezione. Siamo certi che il team guidato da Jorg Neumann riuscirà a cancellare questa ruvidità del software, e quello che allora ci rimarrà tra le mani sarà un discreto capolavoro.
PRO
- La carriera è un sogno che diventa realtà
- I dettagli del terreno rendono splendidi i panorami a piedi
- Un'enciclopedia del volo, che include decine e decine di aeromobili
- Tutto il mondo è ancora lì, a nostra disposizione
CONTRO
- Tante le imperfezioni tecniche
- Lo streaming dei contenuti dal cloud ha creato problemi a molti giocatori