Koei ha deciso di serializzare anche il popolare franchise di Gundam, robot sempreverde e amatissimo in tutto il mondo da una folta schiera di appassionati, sulla scia della sua serie Dynasty Warriors, marchio di fabbrica della software house giapponese grazie ad un gameplay particolarissimo, distintivo e purtroppo sempre fin troppo simile ad ogni nuovo capitolo.
Dynasty Warriors: Gundam 2 (d'ora in poi DWG2) è la seconda incarnazione dell'action con protagonisti Amuro Ray, Char Aznable e tutta la compagnia che ha reso popolare l'anime dalla fine degli anni '70 fino ai giorni nostri, attraverso decine di serie, OAV e film animati. Ancora una volta gli sviluppatori sono i ragazzi di Omega Force, team interno da tempo immemore e già autori di tutti i titoli Dynasty e Warriors. DWG2 segue il solco già tracciato da anni ed anni di esperienza nel settore, rappresentando un perfetto esempio di come Koei intenda il genere hack'n slash con elementi tattici, action ed rpg, una fusion tanto particolare quanto unica. Una delle caratteristiche di questo capitolo dedicato a Gundam è quella di poter scegliere il proprio mech e relativo pilota, potendo così creare centinaia di combinazioni diverse che possano sfruttare i punti di forza di entrambi: le possibilità sono molte, anche se in pratica, pad alla mano, rimangono inespresse ed il cuore del gameplay risulta invariato. Ad esempio, nonostante molti Gundam siano in grado di eseguire molte mosse dalla distanza, volare, lanciare missili o colpi speciali, la maggior parte dell'azione si svolge tramite azione corpo a corpo.
Cronache di guerra
La modalità storia, il vero succo del gioco, riprende gli eventi narrati nell'anime originale durante l'Universal Century, periodo storico fittizio che funge da linea guida per tutta la saga di Gundam. DWG2 è una piccola enciclopedia: al suo interno sono contenuti fatti, eventi, mech e personaggi dell'intero universo creato dallo studio Sunrise ed ormai divenuto una vera e propria icona culturale. La modalità missione, invece, sfrutta le meccaniche di gioco dello story mode per far partecipare il giocatore a missioni totalmente inedite e ricreate appositamente per l'occasione. E' possibile anche sfruttare un ottimo multiplayer in cooperativo, a fianco di un amico, e la connessione internet per giocare online fino a 4 persone in arene, missioni e battaglie. La connessione è molto stabile e non si registrano lag, nemmeno giocando contro utenti stranieri a grande distanza. Il roster dei robot disponibili si è allargato fino a 63 elementi, rispetto ai 19 del primo capitolo: sono compresi mech che avevamo già apprezzato in passato ma non erano selezionabili, come il Hambrabi ed il Guncannon, ed altri presi dalle serie Z, ZZ, F91, Victory, G, Wing e la recente Seed Destiny. Purtroppo, invece, è stato eliminato l'audio originale giapponese a favore del doppiaggio USA. Il testo ed i sottotitoli sono stati però interamente localizzati. La libreria del gioco, disponibile attraverso il menù delle opzioni, contiene numerose informazioni su tutto ciò che incontriamo nel gioco, a partire dai nemici, le fortezze volanti, i personaggi ed i nuovi enormi boss. Una piccola enciclopedia molto gradita a tutti gli appassionati.
Obiettivi Xbox 360
Dynasty Warriors: Gundam 2 è un titolo che regala pochissime soddisfazioni anche dal punto di vista degli obiettivi sbloccabili. Ne mette in palio 1000, come da tradizione, ma finendo la storia principale ne vedrete apparire soltanto 25. Per ottenere gli altri il gioco richiede di essere completato con tutti i personaggi, ripetendo l'avventura (già di per sè noiosa) decine di volte. Altri punti sono sbloccati accumulando esperienza con le modalità online, ma è tutto terribilmente lento. Ci vorranno mesi per ottere tutto il bottino.
Il mondo di Gundam in un gioco
Il gameplay, principale fonte di divertimento e soddisfazione in qualsiasi videogioco, è rimasto pressochè inalterato, non solo rispetto al precedente capitolo di Gundam, ma anche considerando i vecchi capitoli delle serie Dynasty. Nonostante le tre difficoltà selezionabili, DWG2 è molto semplice e si può completare quasi esclusivamente combattendo con le spade in duelli corpo a corpo. Solo in rare occasioni, incontrando boss finali, abbiamo riscontrato qualche difficoltà in più. La struttura stessa del gioco è quindi molto obsoleta e ripetitiva: si va avanti per ore a distruggere mech avversari, in una sequenza no-brain di attacchi compulsivi e sequenziali con il solo obiettivo di ripulire le zone nemiche. Quasi tutti i livelli, per essere completati, hanno come requisito quello di essere liberati dagli avversari, niente di più. I vari upgrade, miglioramenti dell'armatura, armi secondarie e power-up che troviamo andando avanti vengono aggiunti nella schermata di briefing tra un livello e l'altro, ma non incidono particolarmente sulla varietà del gioco, quanto piuttosto sulle coreografie d'attacco (per altro molto numerose, quanto inutili). Il comparto grafico è rimasto invariato dal primo gioco Koei del genere apparso su Xbox 360, salvo qualche piccola aggiunta come shader sullo chassis dei robot e poco altro. L'orizzonte visivo mostra i limiti strutturali del motore, con evidenti pop-up nelle scenografie che si stagliano dietro la battaglie, per altro poco ispirate e povere di dettagli. I nemici su schermo sono numerosi, ma l'intelligenza artificiale limitata li rende semplice decoro visivo, piuttosto che elemento per dar vita ad una sfida impegnativa. Il level design non brilla e costringe il giocatore a lunghe passeggiate tra una zona e l'altra, senza incontrare nessuno e senza la possibilità di fare qualcosa di diverso che camminare. Il senso di deja-vu, per chi ha già giocato un qualsiasi capitolo Dynasty e soprattutto chi ha completato il precedente Gundam, è fortissimo: molte location sono state riprese e leggermente modificate, e le missioni somigliano terribilmente al primo capitolo. Anche il comparto audio è stato ampiamente riciclato con suoni e soundtrack già sentite ed anche molto ripetitive. Senza contare il fatto che il parlato è interamente in inglese.
Conclusioni
Il secondo capitolo di Dynasty Warriors: Gundam è troppo simile al precedente, ed il cuore del gameplay, ormai troppo vecchio, risulta noioso e ripetitivo. Il gioco è una vera enciclopedia della serie che farà felici gli appassionati, ma che tedierà dopo pochissimo tutti quanti. Nonostante l'inserimento di tantissimi personaggi e mech giocabili, l'esperienza di gioco rimane sempre invariata, e la realizzazione tecnica non all'altezza delle attuali console, mina alla base qualsiasi pretesa di sufficienza. Buone, invece, le modalità multiplayer online ed in locale.
PRO
- Tantissimi nuovi Gundam e personaggi selezionabili
- Modalità online e cooperativa
CONTRO
- Gameplay ripetitivo
- Gli elementi strategici ed rpg pesano pochissimo
- Realizzazione tecnica superata
- Level design insufficiente