Tra tutti gli Ys, che per assurdo sono poco conosciuti pur avendo fatto la storia dei videogiochi, il terzo capitolo - Wanderers from Ys, classe 1989 - è probabilmente uno dei più amati. Riproposto su molteplici piattaforme, rifatto nei primi anni 2000 con il sottotitolo The Oath in Felghana, è stato uno dei giochi che ha finalmente attirato l'attenzione sulla serie anche in occidente: un immortale action adventure che oggi viene rimasterizzato ancora un volta per i possessori di Nintendo Switch e sistemi PlayStation.
Si tratta di un'operazione un po' strana, pensata proprio consentire anche a chi non possiede un PC o una vecchia PSP di giocare un gioiellino che ancora oggi avrebbe da insegnare ai titoli più moderni, ma che comincia a sentire il peso degli anni mentre la serie, come visto col recente Ys X: Nordics, intraprende strade sempre più ardite e sofisticate.
Rimasterizzala ancora, Adol
La cosa bella di Ys come serie, che ha permesso a tantissimi giocatori di avvicinarsi a essa in qualunque momento degli ultimi trent'anni (che tra poco saranno quaranta), è che non c'è una cronologia precisa e la storia non è neppure lineare: ogni capitolo racconta un'avventura contenuta e autoconclusiva di Adol Christin, avventuriero dai capelli rossi che spesso finisce naufrago su qualche sponda e rimane coinvolto nei problemi del posto. The Oath of Felghana vede Adol approdare a Redmont insieme al fido Dogi, uno dei pochi comprimari saltuariamente ricorrenti nella serie che è nato proprio nella ridente cittadina, ora assediata da mostri di ogni specie.
In un battibaleno ci ritroviamo a combattere nei dintorni della città e non solo, risolvendo i guai degli abitanti mentre seguiamo una storia senza troppi fronzoli che parla di fratelli perduti, cospirazioni e demoni dormienti. La trama non è certo il punto forte di questo Ys Memoire, così come non lo sono i personaggi, piuttosto stereotipati nonostante siano in quantità, ma è funzionale e serve a motivarci nell'esplorazione e nella ricerca degli obiettivi.
A distanza di anni, bisogna ammettere che la storia ha i suoi limiti, tra cui il fatto di non essere stata localizzata in italiano neppure stavolta: qualche volta abbandona il giocatore a sé stesso, costringendolo a interagire ripetutamente coi vari abitanti in cerca del dialogo che sblocca la missione successiva. Parliamo pur sempre di un gioco del 1989 che, nonostante i rifacimenti successivi, ha mantenuto inalterata la propria struttura, con tutti i problemi del caso.
A conti fatti, potrebbe essere questo l'aspetto più critico di Ys Memoire: è uguale quasi in tutto e per tutto alla revisione uscita per PC e PSP circa vent'anni fa. La nuova versione si limita a migliorare la qualità della vita con alcuni accorgimenti che, oltretutto, è possibile disattivare nell'apposita schermata delle opzioni, se proprio si vuole restare fedeli al passato, incluse le nuove illustrazioni che rappresentano i personaggi con un look più simile al character design degli Ys più recenti. La remaster odierna naturalmente pulisce il sonoro - che include un inedito doppiaggio per le poche battute di Adol - e l'immagine, che appare più nitida e definita in generale, pur sfoggiando ancora un mix di scenari poligonali e pupazzoni super deformed renderizzati che rievoca i giochi di altri tempi.
Le modifiche al gameplay, però, e in particolare alla difficoltà e al sistema di controllo, impreziosiscono un titolo che è rimasto impresso nella storia del genere proprio per il suo dinamismo. Nihon Falcom non ha cambiato una virgola in termini contenutistici: chiunque abbia giocato The Oath in Felghana ai tempi della PSP o su PC ritroverà esattamente gli stessi dungeon, gli stessi impegnativi boss e la medesima progressione. I controlli sono stati però rifiniti e Adol risponde in maniera più precisa e reattiva ai comandi, favorendo un sistema di combattimento intuitivo e frenetico.
Ys Memoire è un action GDR mezzo platform, con gli scenari fortemente verticalizzati che assumono spesso una prospettiva adatta a superare saltando baratri, ostacoli e nemici. L'impostazione all'epoca ricordava molto The Legend of Zelda II: Link's Adventure, per capirci, e oggi può apparire un po' ingenua e confusa, ma l'esplorazione è stata pensata per avere un'andatura perfettamente bilanciata in termini di azione e reazione e l'inedita possibilità di velocizzare il gameplay si aggiunge ai nuovi livelli di difficoltà che adeguano il titolo Nihon Falcom a ogni tipo di giocatore.
The Oath in Felghana non è mai stato un Ys facile: le battaglie coi boss sono impegnative e rischiano di far perdere anche i giocatori più preparati finché non si imparano gli schemi di attacco o si migliora l'equipaggiamento presso il fabbro. L'avventura - che dura intorno alle dieci ore - può essere rigiocata in New Game Plus con una serie di bonus facoltativi che dipendono dalla difficoltà a cui si sono già raggiunti i titoli di coda almeno una volta, anche se ciò aggiunge poco all'esperienza in sé e per sé.
Il titolo Nihon Falcom ha gettato le basi per gli Ys moderni e per i giocatori dell'ultima ora potrebbe essere un buon modo per recuperare un pezzo di storia della serie, anche se potrebbero restare scottati dalla relativa semplicità di un sistema di combattimento che svela praticamente tutte le sue carte all'inizio dell'avventura. Il gameplay è incredibilmente intuitivo, ma relativamente povero in termini di varietà, almeno finché non si recuperano i braccialetti che sbloccano gli incantesimi a caricamento - e conferiscono alla progressione anche un sapore da "metroidvania" - ma Adol fin da subito può massacrare i nemici di botte combinando i suoi attacchi a terra e in aria, magari usufruendo di un temporaneo potenziamento all'occorrenza.
Per questo motivo, Ys Memoire appartiene a un passato significativo e si capisce la volontà di preservarlo e consegnarlo a un pubblico più moderno: pur mancando di tutte quelle funzionalità e dinamiche sofisticate dei recenti Ys, ma non solo, resta ancora un action GDR solido, efficace e divertentissimo che riesce a incollare il giocatore per tutta la sua esigua durata.
Conclusioni
Ys Memoire: The Oath in Felghana è una riproposta un po' particolare, pensata quasi soltanto per garantire ai giocatori moderni la possibilità di mettere o rimettere mano su una gemma del passato che oggi può apparire ragionevolmente un po' offuscata dai passi avanti che ha fatto la stessa serie Nihon Falcom in termini di narrativa e gameplay. Questa revisione curata e fedele, tuttavia, è un vero e proprio memento, un piccolo ma necessario omaggio a una serie che ha sempre bisogno di farsi conoscere.
PRO
- Preserva il titolo originale con vari miglioramenti alla qualità della vita
- Intuitivo e divertente oggi come allora
CONTRO
- Nell'insieme si sente il peso dei suoi trent'anni e passa
- Aggiunte poco significative soprattutto in termini contenutistici