"Vieni a San Paolo", dicevano. "Ci si diverte un sacco", dicevano. È più o meno questo il pensiero di Max Payne quando un party organizzato dalle personalità più in vista della capitale brasiliana si trasforma rapidamente in un incubo. Doveva aspettarselo: lavorare come bodyguard per una famiglia ricca come quella dei Branco in un posto in cui la demarcazione fra benestanti e morti di fame, grattacieli e favelas, è così netta, non poteva che portare a una serie di situazioni esplosive. È una fortuna che il suo collega in questa avventura, Raul Passos, sia tutt'altro che un incapace; anzi, gli ha salvato la vita in più di un'occasione, a cominciare da quando lo ha "reclutato" nel New Jersey, fornendogli un'alternativa alle serate tutte uguali, passate davanti al bancone di un bar a ubriacarsi. Non che ora Max se la passi granché meglio, visto che continua a stordirsi fra alcol e antidolorifici... ma le cose possono sempre cambiare, no?
La stessa domanda che probabilmente si sono posti i videogiocatori su PC, abituati a produzioni targate Rockstar Games non proprio infallibili dal punto di vista tecnico. Riuscirà questo atteso Max Payne 3 a invertire la tendenza? La risposta, possiamo dirlo subito, è sì. Al di là di alcuni elementi in stile "porting", come ad esempio le cutscene più rappresentative dal punto di vista della narrazione, che sembrano provenire dalla versione console (cali nel frame rate inclusi), il gioco si muove con grande sicurezza anche su hardware di fascia media, forte di una grande quantità di opzioni che consentono di scalare la grafica e di scegliere se approfittare o meno delle feature garantite dal supporto alle DirectX 11. La configurazione di prova ci ha permesso di godere dell'esperienza al meglio delle sue possibilità (dunque DX11, risoluzione 1920 x 1080 pixel, sincronia verticale attivata, FXAA attivato, occlusione ambientale in HD, tassellatura "molto alta" e tutto il resto delle regolazioni al massimo) rimanendo sempre intorno ai sessanta frame al secondo e, soprattutto, senza sperimentare particolari cali in situazioni affollate, il che dimostra l'impegno degli sviluppatori in termini di ottimizzazione dell'engine.
Ci troviamo di fronte alla migliore versione di Max Payne 3? Anche qui la risposta è un sì convinto, perché al di là delle già citate cutscene a qualità "standard", il comparto tecnico del prodotto Rockstar è sostanzialmente superiore a quanto visto su Xbox 360 e PlayStation 3, e i trentacinque gigabyte necessari per l'installazione (se non è record poco ci manca) si traducono in ambientazioni estremamente ricche di dettagli e texture di ottima qualità. L'apporto delle DirectX 11, inoltre, è stato gestito molto bene sia sul fronte delle risorse (l'attivazione di questa feature non fa crollare le prestazioni, come capita con altri giochi) che degli effettivi vantaggi, con la tessellation che scava nelle rughe del personaggio, nella sua barba incolta, rendendone i lineamenti più realistici mentre, contemporaneamente, ammorbidisce gli spigoli dei poligoni, rendendo i modelli praticamente perfetti anche a un'analisi ravvicinata. Tutto ciò si accompagna all'incredibile lavoro fatto per quanto concerne le animazioni, i dettagli e gli scenari.
Ci vuole un fisico bestiale
Max Payne si produce in spettacolari shootdodge come ai vecchi tempi, con la differenza che ora l'ambientazione svolge un ruolo attivo durante queste fasi, smorzando salti che per forza di cose non possono essere eseguiti quando c'è un ostacolo sulla traiettoria e lasciandoci poi a terra, con la possibilità di sparare ancora ma con l'obbligo di premere un pulsante per rialzarci, lo stesso che ci consente di appostarci dietro un riparo. Le soluzioni adottate per la gestione dell'arsenale uniscono plausibilità ed estetica, con il personaggio che tiene la pistola o una mitragliatrice leggera con la mano destra e nella fondina una seconda pistola, mentre con la mano sinistra regge un fucile d'assalto o un fucile a pompa. Impugnare contemporaneamente due pistole, marchio di fabbrica del franchise, è possibile ma ci obbliga ad abbandonare l'arma pesante, con un ottimo bilanciamento fra pro e contro.
Il gunplay, solidissimo, mostra il fianco a un paio di problemi occasionali, ad esempio quando "l'ultima speranza", ovvero il tiro che Max ha a disposizione per evitare il game over, centrando chi lo ha ferito a morte, viene vanificata dalla presenza di un ostacolo; oppure quando il gioco si ostina a equipaggiare la pistola dopo una cutscene, mettendoci in difficoltà se siamo a corto di proiettili per quella determinata arma. In questo quadro di grande sostanza e coinvolgimento, le "kill cam" svolgono un ruolo puramente decorativo ma nondimeno godibile: sforacchiare un milione di volte un avversario particolarmente ostico non ha prezzo (be', al di là delle munizioni). Un'altra cosa che Max Payne 3 gestisce molto bene sono i controlli. Il passaggio fra il controller per Xbox 360, perfettamente supportato, e il connubio mouse / tastiera è infatti rapido e indolore, e può essere eseguito in qualsiasi momento, semplicemente premendo un tasto sul dispositivo che ci interessa per attivarlo. Entrambe le soluzioni hanno pro e contro ormai ben noti alla comunità degli utenti PC: il mouse è impareggiabile per la velocità e la precisione con cui consente di spostare il mirino, ma muovere il personaggio utilizzando la tastiera appare sempre più una soluzione anacronistica rispetto alle possibilità offerte dall'analogico; dal canto suo, il joypad fornisce "fisicità" e sostegno quando si apre il fuoco, perdendo però in reattività. Al giocatore viene data la più completa libertà circa la fruizione dell'esperienza, finanche nelle modalità multiplayer, dove si distinguono doverosamente, per categoria, "mira semi-assistita" e "mira manuale"; con quest'ultima che fa valere la massima da film western: "quando un giocatore col joypad incontra un giocatore col mouse, il giocatore col joypad è un giocatore morto".
L'offerta ludica
Come riportato nella recensione della versione console, l'offerta di Max Payne 3 si basa soprattutto su di un'eccellente campagna in single player, composta da quattordici livelli corposi e impegnativi, caratterizzati da una direzione di stampo cinematografico, capace di miscelare in modo fluido e convincente sezioni interattive e non. Portato a termine lo story mode, il gioco sblocca due interessanti modalità arcade, ovvero Sfida a Punti e Ultimo Respiro (quest'ultimo disponibile anche in versione "hardcore"): nella prima è possibile cimentarsi con i vari stage alla ricerca dell'high score, cercando di evitare i proiettili nemici e inanellando headshot per ottenere i punteggi più alti, mentre nella seconda si ha a disposizione un minuto (ma il timer può essere rimpinguato in base alle nostre prestazioni) per completare ogni missione, in una sorta di adrenalinico speedrun che non mancherà di entusiasmarvi.
Arriviamo quindi alle modalità multiplayer, il cui valore non va assolutamente sottovalutato. Bisogna muovere i primi passi nei deathmatch e deathmatch a squadre per principianti, selezionando la categoria fra mira semi-assistita e mira manuale, come già accennato in precedenza, ma dopo le cinquanta uccisioni si può accedere alla rosa completa delle opzioni, alcune delle quali davvero divertenti. Prendiamo Guerra fra Bande, ad esempio: si tratta di un ciclo di partite che si basa su di una trama molto semplice, lo scontro fra bande nello scenario di San Paolo, e ci vede cimentarci con varie tipologie di match (dominio, cerca e distruggi, cattura la bandiera e così via) che culminano con un devastante deathmatch in cui le sorti dello scontro possono essere ribaltate. C'è poi anche Payne Killers, in cui due giocatori vestono i panni di Max Payne e Raul Passos, e devono affrontare tutti gli altri partecipanti in una lotta disperata per la sopravvivenza. Il comparto online si basa sul già noto Rockstar Social Club e ci permette di gestire in modo rapido e intuitivo le liste amici e gli achievement, ma l'esperienza in multiplayer al momento soffre di qualche problema per quanto concerne il matchmaking: talvolta l'avvio delle partite rimane in stallo e non è possibile tornare alla schermata principale se non chiudendo l'applicazione, mentre in altri casi la qualità della connessione di alcuni partecipanti finisce per pregiudicare la godibilità degli scontri a fuoco, con episodi di evidente lag che vengono amplificati dalla scarsa resistenza del nostro personaggio al fuoco nemico.
In conclusione...
Nella redazione di questo articolo ci siamo volutamente concentrati sull'analisi delle caratteristiche peculiari della versione PC di Max Payne 3 rispetto a quanto disponibile su console, sia per quanto concerne il comparto tecnico che i controlli. Per una panoramica "tradizionale" del prodotto Rockstar vi rimandiamo dunque alla recensione linkata poc'anzi, mentre ci avviamo a trarre le debite conclusioni.
Ebbene, ci sembra proprio che gli sviluppatori abbiano svolto un lavoro coi fiocchi per questa conversione, arricchendo il già ottimo risultato conseguito su Xbox 360 e PlayStation 3 con alcune feature inedite. Il supporto delle DirectX 11 e dei relativi miglioramenti grafici appare infatti molto ben implementato e, cosa davvero importante, non pregiudica le performance, che si rivelano insperatamente buone anche su sistemi di fascia media. Praticamente perfetta la gestione del sistema di controllo, con il controller per Xbox 360 e il binomio mouse / tastiera attivabili tramite la semplice pressione di un tasto e perfettamente bilanciati nell'ottica del gameplay, anche in multiplayer. Multiplayer che soffre per qualche problema di gioventù in termini di matchmaking, ma che vanta un grande potenziale, specie nella modalità Guerra fra Bande, e funge da ottimo contorno per una campagna in single player di straordinaria qualità per direzione artistica, coinvolgimento e solidità. Max Payne 3 è uno dei migliori third person shooter degli ultimi anni e questa versione PC è stata realizzata con cura e competenza: sarebbe un peccato perderselo.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Intel dual core da 2,4 GHz, AMD dual core da 2,6 GHz
- 2 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce 8600 GT, AMD Radeon HD 3400
- 35 GB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows XP SP3, Windows Vista SP2, Windows 7 SP1
Requisiti consigliati
- Processore Intel i7 3930K, AMD FX8150
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 680, AMD Radeon HD 7970
- 35 GB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows XP SP3, Windows Vista SP2, Windows 7 SP1