Con il passare dei mesi è cresciuta la quantità di informazioni che Maxis ed Electronic Arts hanno rilasciato a proposito di SimCity: il ritorno del gestionale, atteso su PC a febbraio 2013, passa innanzitutto attraverso il Glassbox Engine, motore pensato per la simulazione e il rendering di ogni singolo agente o risorsa, e dalla cosmesi da diorama che rende ciascuna immagine una sorta di tuffo all'interno di un plastico animato.
Se fino a ieri conoscevamo unicamente l'infrastruttura tecnica e visiva messa in piedi nel corso di anni di sperimentazioni, all'E3 2012 siamo finalmente stati in grado di vedere alcuni minuti di giocato un po' più rappresentativi di quella che sarà l'esperienza vera e propria. In particolare delle complessa rete di interazioni che le città di diversi giocatori potranno intraprendere tra loro sia per crescere nei propri obiettivi, sia per realizzarne di comuni.
Obiettivo aeroporto
La demo coinvolgeva tre città controllate da altrettanti giocatori e dislocate una in prossimità dell'altra, all'interno della stessa regione. Non si è parlato del numero massimo di sindaci che potranno costruire su una mappa né se dovranno conoscersi oppure sarà presente una sorta di matchmaking automatico, ma la vicinanza dei centri urbani coinvolti era sufficiente da permettere lo scambio di risorse e soprattutto la condivisione degli sforzi necessari a realizzare un aeroporto. La struttura era il perfetto compendio alle vocazioni del terzetto: una metropoli si era specializzata nell'estrazione del carbone e nella conversione in energia dello stesso, servendo così le necessità di quella costruita su una popolazione di lavoratori, con basse case e palazzine oltre che supermercati e negozi, ma anche l'altra interamente edificata con in testa le necessità dei turisti, in particolar modo di quelli interessati agli eventi sportivi. Si tratta di tre situazioni tipiche e la sfida (duplice) da affrontare era quella di raccogliere sufficienti risorse da rendere possibile la costruzione dell'aeroporto bilanciando allo stesso tempo gli sforzi profusi per risolvere i problemi interni. Sfide connaturate alla popolazione, come la più o meno alta quantità di criminalità o l'inquinamento, oppure di volta in volta proposte sotto forma di piccoli eventi, utili a variare la routine gestionale fatta di investimenti in strade, edificazione di strutture e l'impossibile ricerca della formula perfetta per far quadrare i conti.
Il potenziale di una impalcatura simile è immediatamente intuibile: la demo prendeva una partita ancora piuttosto acerba ma questo tipo di interazione, sorretta da classifiche, obiettivi e altri stimoli utili a solleticare la cooperazione, potrebbe portare a scenari di enorme complessità. D'altra parte il focus estremo nella specializzazione delle città, piuttosto che nella loro amministrazione, lascia ancora qualche perplessità riguardo il tipo di esperienza proposto a lungo termine. Ma, non avendo riferimenti certi, saremmo costretti a tirare a indovinare e quindi attendiamo di saperne di più, dopo averci messo mano in prima persona. Il dinamismo dalla componente multiplayer provoca comunque tutta una serie di ripercussioni a cascata, che non dovrebbero far mancare costanti iniezioni di motivi di sfida: piazzando un nuovo stadio in centro alla nostra iper tecnologica città ecologica, i maggiori introiti saranno proporzionali alla quantità di sim, anche provenienti dai centri vicini, che circoleranno nella zona con ripercussioni sulla viabilità, la richiesta di mezzi pubblici e via dicendo.
L'approfondimento delle meccaniche gestionali, a livello sia macro che microscopico, è sorretto da un'interfaccia che ad ogni nuovo incontro si fa sempre più funzionale, ora completata da un network di notizie che aggiorna sui progressi propri e degli amici. La varietà visiva si sta invece arricchendo di più modelli che aiutano a dare maggior respiro alle scene osservabili sui marciapiedi e per strada così come alla vista d'insieme di interi quartieri o addirittura di tutta la città. Il colpo d'occhio resta affascinante, per quanto ancora afflitto da cali di fluidità ed elementi poco convincenti; ad esempio le aree verdeggianti che sono davvero tutte uguali tra loro. Nulla che plachi l'interesse verso un progetto ambizioso come pochi e in costante crescita, che tra non molto dovrebbe essere pronto a dimostrarsi in tutto il suo potenziale. Lo aspettiamo al varco, un ritorno del genere capita una volta ogni dieci anni e non siamo disposti ad accettare nulla meno che un risultato d'eccezione.
CERTEZZE
- Interazione multigiocatore promettente
- Ottimo modello simulativo
- Visivamente in crescita
DUBBI
- Fasi di gioco avanzate da verificare
- Chi volesse giocare da solo perderà parte dell'offerta