Negli ultimi tempi le cose sono davvero andate alla grande per 2K Sports e Visual Concepts: con milioni e milioni di copie vendute la loro serie NBA 2K è stata un enorme successo sotto ogni punto di vista, tanto da ottenere l'unanime riconoscimento da parte dei media del settore e dai fan di questo sport, come miglior simulazione di basket degli ultimi anni. Gli ottimi risultati ottenuti però non sembrano aver fatto montare la testa alla citata coppia publisher-sviluppatore, i quali, desiderosi di confermarsi pure nella prossima stagione, non paiono affatto aver lesinato sforzi durante la fase di lavorazione dell'edizione 2013, come abbiamo potuto verificare in prima persona.
Abbiamo avuto modo infatti di vedere NBA 2K13 all'E3, durante una presentazione apposita. Prima di farci toccare con mano quanto di nuovo avrà da offrire la nuova incarnazione del basket targato 2K Sports e Visual Concepts, Rob Jones, "firma" storica della saga, ha voluto spiegarci quali sono gli obiettivi che si sono prefissati col team di sviluppo per rendere ancora più completo ed avvincente il livello di simulazione del titolo in questa nuova stagione videoludica. In particolare Jones ha sottolineato la volontà dei ragazzi di Visual Concepts di ampliare il set delle animazioni dei vari atleti, in modo da rendere ogni azione e ogni gesto compiuto dagli stessi sul campo quanto di più fluido e naturale possa esserci, eliminando i tempi morti. Ma anche come stiano lavorando per migliorare ulteriormente l'IA dei giocatori gestiti dalla CPU per renderli sempre più reattivi e svegli, soprattutto in fase di non possesso palla, oltre che più attenti alle tattiche del proprio team. Inoltre stanno cercando di rendere più equilibrate le fasi difensive e quelle d'attacco.
Dalle parole al campo
Le altre informazioni raccolte comprendono anche la notizia relativa a una delle grandi novità introdotte in termini di modalità quest'anno. Si tratta dell'All-Star Weekend, che permetterà agli utenti di potersi godere all'interno del titolo tutti quegli eventi, esibizioni e performance speciali ad esso correlati come lo Sprite Slam-Dunk Contest, il Three-Point Shootout o la Rising Stars Challenge, e che culmineranno nell'NBA All-Star Game della domenica sera. Unica condizione per potersi divertire in queste modalità, pre-ordinare il titolo e avere quindi accesso all'apposito contenuto scaricabile disponibile il giorno del lancio del gioco. Anche se non è da escludere la riproposizione del DLC in futuro anche per tutti quegli appassionati che non ordineranno in anticipo la loro copia di NBA 2K13.
Subito dopo questa sorta di lunga introduzione-presentazione ad opera di Rob Jones, è arrivato finalmente per noi il momento di visionare la demo del gioco. Uno dei membri dello staff di 2K Sports presenti all'incontro ha preso il pad in mano e ha quindi selezionato i San Antonio Spurs come squadra da controllare, lasciando al gioco i Miami Heat. I roster dei due team erano tratti dal campionato NBA 2012, ma il publisher ci a assicurato in proposito che nell'edizione finale le rose saranno aggiornate al mese di lancio del prodotto, e che comunque continui aggiornamenti in tal senso verranno effettuati nel corso dell'anno per tenere il passo con il reale assetto delle squadre del campionato di pallacanestro americano. Dopo la solita spettacolare introduzione di inizio gara, che in parte è stata volutamente saltata per non perdere ulteriore tempo, il collaboratore del team di sviluppo ha dato il via alla partita. Il gioco, lo diciamo subito, per quanto non rivoluzionario sotto nessun aspetto in particolare, ci è sembrato davvero migliorare comunque la giocabilità del suo predecessore, ampliandone alcuni aspetti in modo da aumentare ulteriormente il valore di un'offerta che vuole essere in grado di far rivivere agli utenti nella sua interezza la bellezza di questo sport.
Spettacolare, fisico e giocabile
Le parole di Rob Jones di 2K Sports, quelle cioè che ci avevano introdotti all'incontro, hanno quasi per magia preso forma sotto ai nostri occhi fin dalle prime battute del match. Il sistema che gestisce i passaggi, le animazioni dei giocatori, i loro movimenti, la loro fisicità, tutto in effetti ci è sembrato più credibile, proprio come egli ci aveva anticipato. Le mosse eseguite dagli atleti, specie senza la sfera, ci sono apparse più intelligenti e funzionali all'azione in corso, con gesti visivamente più armoniosi e privi di quei momenti di stasi che ogni tanto sembravano colpire gli stessi giocatori in NBA 2K12, magari al termine di un'esultanza o di un'azione in dribbling stoppata dal difensore avversario. A proposito del predecessore, c'è comunque da dire che di esso sembra essere stato mantenuto tutto il resto, o meglio, tutto quanto di positivo c'era nel suo impianto strutturale, come il già ottimo sistema di controllo che rimane accessibile a tutti, ma consente al contempo pure un maggiore controllo sui movimenti di gambe e braccia degli atleti e regala in generale la sensazione che quanto avviene sul parquet sia assolutamente determinato dall'utente.
Chiusa la breve parentesi relativa alla partita, è stato il turbo delle nuove modalità che verranno introdotte in questa edizione, di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, cioè la Sprite Slam-Dunk Contest. Quattro gli atleti pronti a sfidarsi sul parquet fra i quali Michael Jordan, Blake Griffin e Dwight Howard. Il rappresentante di 2K Sports ha scelto Griffin, poi ha selezionato la prova da eseguire da un apposito menu in alto a destra dello schermo, e quindi dato il via alla sfida. Il giocatore dei Los Angeles Clippers si è lanciato verso il canestro, l'immagine in video è rallentata come in una sorta di slow motion e sul lato del monitor è apparso un "indicatore" che ci ha ricordato rhythm game tipo Rock Band. Il concetto infatti è molto simile a quello espresso nel titolo Harmonix Music Systems: anche qui bisogna premere la giusta sequenza di tasti che appaiono cadendo dall'alto, influenzando così la qualità e la correttezza dell'esecuzione dell'azione. Se tutto va infatti bene, al termine della sequenza l'atleta completa la sfida positivamente ottenendo un punteggio più o meno elevato. In caso contrario si va ovviamente incontro a una figuraccia.
La nostra "prova", purtroppo solo come spettatori, è finita così, e dunque le nostre impressioni sono necessariamente limitate alla manciata di minuti concessici visivamente. Tuttavia ci sentiamo di dire già da adesso che tra aggiunte e rifiniture, NBA 2K13 ci è parso come un solido passo in avanti di una formula consolidata, che a breve tornerà probabilmente a far felici i milioni di appassionati del basket statunitense. Il gioco arriverà infatti il 5 ottobre 2012 e sarà disponibile per PlayStation 3, Xbox 360, PSP, Wii e PC, con la versione Wii U che verrà rilasciata in seguito, all'interno della lineup di lancio della nuova console. A noi quindi non resta che pazientare, in attesa di poter magari provare fisicamente il titolo pad alla mano in un prossimo futuro.
CERTEZZE
- Miglioramenti nel sistema di controllo palla e atleti
- Slam-Dunk Contest dalle buone potenzialità
- IA più evoluta
- Ottima base di partenza
DUBBI
- Migliorie a IA di compagni e avversari da sperimentare più attentamente
- All-Star Weekend solo via DLC
- Non sappiamo ancora le novità del multiplayer