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Tankabbestia

Tre giorni a Mosca in compagnia dei ragazzi di Wargaming.net, per assistere dal vivo alle finali del torneo Ural Steel

SPECIALE di Andrea Porta   —   16/09/2012
World of Tanks
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Ai ragazzi di Wargaming.net piace fare le cose in grande. Grandi come il museo di carri armati a Kubinka, Russia, dove ci hanno portato per introdurre nel migliore dei modi questa tre giorni in onore di World of Tanks. Grandi come la seconda edizione dell'Ural

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Steel, il torneo organizzato dalla software house bielorussa per dar modo ai migliori giocatori di tutto il mondo di conoscersi di persona e sfidarsi. Sedici team da Stati Uniti, Asia, Russia, Europa e dal sudest asiatico si daranno battaglia nell'arena del CSKA Mosca durante la giornata di oggi per vincere i 77000 dollari in palio. Prima di tutto questo, tuttavia, i ragazzi di Wargaming.net hanno deciso di ricordarci la vera essenza dell'ospitalità russa, accompagnandoci in un breve giro per la città e permettendoci di spendere un'intera giornata a stretto contatto con il segreto del loro successo: i carri armati. E non dimentichiamo generose quantità di vodka, per innaffiare cordialmente il tutto.

That’s me, on that tank

A circa due ore e mezza di macchina da Mosca (senza contare il traffico, e, trattandosi di una delle città più trafficate del mondo, facciamo tre abbondanti), Kubinka è una città relativamente piccola e fortemente segnata dall'esperienza militare. Entro i suoi confini trovano infatti spazio una base aerea, una sede della MAPO (uno dei principali costruttori di aerei per la Russia) e i campi di prova per i carri armati, oggi non più utilizzati e sostituiti invece dal Museo dei Tank, che grazie alla sua unica collezione di mezzi dalle due guerre mondiali e da quella Fredda attira ogni anno visitatori da tutto il mondo.

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La struttura era un tempo utilizzata dal governo e dall'esercito russi per la ricerca, sviluppo e testing dei carri armati, ed è stata successivamente riconvertita a museo. Fino a qualche mese fa, l'accesso era tutt'altro che facile. Oltre alle normali procedure per ottenere un visto russo, i turisti dovevano fare specifica richiesta di accedere al museo almeno un mese prima della visita, vedersi assegnato arbitrariamente un'ora e un giorno precisi per la visita, pagare un extra per essere scortati da agenti di sicurezza per tutta la durata della permanenza nella struttura e lasciare a casa ogni macchina fotografica più grande di una comune portatile. Fortunatamente, queste rigidissime regole

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sono decadute a giugno di quest'anno. Per visitare Kubinka, al momento è sufficiente recarvisi in una qualunque giornata, e godersi il tour. La struttura non presenta molto a parte i tank stessi, ma, nel corso del prossimo anno, anche grazie ad una parziale privatizzazione, verrà completamente riammodernata e ricostruita. In altre parole, se una visita potrebbe interessarvi, meglio rimandare all'anno prossimo. Il prezzo d'ingresso è (e rimarrà) molto basso, intorno ai 6 euro per persona. Volendo mangiare qualcosa, a una modica cifra è anche possibile gustare tutto il sapore della vita militare, grazie ad un rancio cucinato al momento all'interno di una vera cucina mobile dell'esercito. Il menu prevede una sorta di zuppa asciutta a base di cereali, molto poco saporita, pane e cetrioli (sin troppo saporiti, per contro). E per combattere il freddo e i terribili postumi della vodka, niente di meglio del Kompot, una bevanda calda realizzata facendo bollire della frutta essiccata in abbondante acqua.

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"Ze" Maus!

Sette hangar e un campo di prova retrostante, più una visitors hall con qualche memorabilia, compongono il complesso. Tra le mura delle rimesse è possibile ammirare e toccare con mano decine e decine di mezzi, da quelli più celebri ad alcune assolute rarità. Tra questi non si può citare il Panzer VII Maus, un bestione da 188 tonnellate per 10 metri di lunghezza, costruito in un unico modello (un secondo era in produzione, ma non è stato mai completato), Il Troyanov, o Object 279, un carro da infiltrazione studiato per resistere a terreni accidentati e, all'occasione, all'onda d'urto di un'esplosione nucleare, e il Karl-Gerät, un impressionante mortaio mobile da 12 metri. L'Italia, purtroppo, è rappresentata in maniera un po' misera, con solo due carri Fiat risalenti agli anni '30, di dimensioni davvero modeste. Dopo esserci goduti queste bellezze, abbiamo potuto anche vederne una in azione.

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Il museo si avvale infatti della collaborazione di diversi esperti di carri armati, tra cui un giovane pilota (pensavamo si trattasse di un militare, ma si tratta semplicemente un grande appassionato che ha deciso di prendere la "patente" per i tank, cosa che a quanto pare in Russia è possibile anche senza indossare la divisa), che ha guidato per noi un esemplare di medie dimensioni, permettendoci anche di studiare da vicino l'interno, oleoso, rumoroso e claustrofobico a livelli impensabili. Impossibile immaginare cosa si possa provare a spenderci magari un'intera giornata, aggiungendovi il "fastidio" ulteriore rappresentato dal fuoco nemico. Divertente, istruttivo e utile ad avvicinarsi al mondo (in rapida estinzione) dei tank, ormai più oggetti da museo che di effettiva utilità nelle guerre moderne, le quali necessitano veicoli molto più agili di questi mostri di metallo. E questo, naturalmente, è solo l'inizio. Il vero show sarà domani, quando, intorno alle 14.30 locali (16.30 in Italia) si comincerà con le semifinali, per concludere con la finale alle 21.00 ora italiana. Seguiremo l'evento dal vivo, quindi non perdetevi i nostri aggiornamenti su Twitter (@andymonza). Se invece voleste assistere in diretta alle partite, Wargaming.net ha opportunamente preparato uno streaming, che potete seguire direttamente qui. A fine giornata raccoglieremo le nostre impressioni sulla competizione in un ulteriore articolo, non perdetevi tutti gli aggiornamenti nelle prossime ore!