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Attenzioni speciali

Dopo la deludente trasposizione per PC del primo capitolo, Gearbox prova a rifarsi con Borderlands 2

SPECIALE di Umberto Moioli   —   21/09/2012
Borderlands 2
Borderlands 2
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All'uscita di Borderlands solo gli utenti PC sembravano essere delusi, esclusi da una festa che celebrava una delle più interessanti scoperte di questa generazione. Il gioco era divertente, ricco di possibilità e perfetto per le serate in compagnia, non fraintendeteci, ma la mancanza di opzioni specifiche, qualche ritardo, un supporto non ottimale e la percezione che si trattasse di una conversione fatta in fretta e furia lasciarono con l'amaro in bocca. Un peccato soprattutto perché il mix tra uno sparatutto e un hack and slash aderiva benissimo ai gusti del giocatore PC.

Attenzioni speciali

Con Borderlands 2, sin dalle prime fasi di comunicazione, GearBox ha voluto immediatamente mettere in chiaro le cose: questa volta si sarebbe trattato di una versione realizzata ad hoc, con tutte o quasi le richieste fatte dagli appassioni esaudite già all'uscita. Avranno mantenuto la parola i ragazzi di Dallas, Texas? Fortunatamente sì e, da pecora nera ed emblema di un sistema raffazzonato di convertire i titoli, la serie ambientata su Pandora rischia di divenire un buon esempio di come le cose andrebbero fatte. Peccato quindi che al momento, accanto a tante opzioni e dettagli, sembri mancare un'ottimizzazione rifinita al 100%.

Un mondo di opzioni

Borderlands 2, che lo si compri in forma digitale o dal proprio negoziante di fiducia, adotta Steaworks su PC. Il sistema aggancia senza possibilità di scelta il gioco a Steam, chiedendo di avere installato il programma e, seppur questo imponga un passaggio che i puristi potrebbero non apprezzare, è garanzia di stabilità e di una serie di extra interessanti. Purtroppo il problema di avere una piattaforma dominante, ai limiti del monopolio per certe produzioni, dovrà essere insomma risolto in un'altra occasione ma di converso possiamo beneficiare di salvataggi cloud, update automatici, obiettivi a profusione e un buon supporto per il gioco online e offline, oltre che un matchmaking dedicato che abbandona il vetusto GameSpy utilizzato dall'originale. Le vere notizie positive, comunque, arrivano lanciato il gioco e giunti al menù delle opzioni. Il Field of View può essere regolato, una vera e propria goduria abituati come siamo a trasposizione da console senza alcun margine di manovra, e questo è solo l'inizio. L'interfaccia di gioco può essere mossa e scalata di dimensioni a seconda della necessità, permettendo di lasciar più spazio all'azione per chi non sentisse il bisogno di avere un HUD particolarmente ingombrante.

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Oltre al Vsync, che previene artefatti fastidiosi come il tearing, c'è un'opzione che fissa a piacere tra alcuni valori le immagini al secondo renderizzate, così da venire incontro alle necessità sia degli utenti in possesso di macchine non aggiornatissime, sia di chi punta a valori molto alti. Il resto delle selezioni grafiche coinvolgono parametri immancabili come il filtro anisotropico, la qualità delle texture, i dettagli di specifici elementi dell'ambiente, il depth of field e l'ambient occlusion. Il lavoro di Gearbox è impressionante non solo per la mole di scelta in ambito grafico. Piccole accortezze come una spunta per decidere o meno la rotazione della mini mappa, aggiustare il sistema di puntamento, assegnare indipendentemente i tasti a piacere e regolare accelerazione o velocità del mouse, mettono in mostra un'attenzione che non è molto comune oggi come oggi e merita di essere premiata. Addirittura era stata promessa ed effettivamente è disponibile una modalità di gioco multiplayer offline via LAN, selezionabile al momento di lanciare una partita in compagnia. Ma possono anche essere create stanze private, pubbliche o semplicemente garantirsi il massimo della tranquillità esplorando Pandora da soli e sconnessi.

La marcia in più

Una delle più interessanti caratteristiche dell'Unreal Engine 3, arrivati alla fine del 2012, è certamente quella di essere un motore leggero e scalabile, perfetto anche per i PC di fascia medio-bassa. Borderlands 2, come il suo predecessore, ha un look accattivante grazie al cel shading ma non impegna eccessivamente le risorse grafiche e computazionali della macchina, scorrendo fluidamente anche nelle situazioni più intense.

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Purtroppo queste premesse si declinano alla perfezione in alcuni casi ma, a poche ore dall'uscita, si registrano anche parecchi eventi problematici: in particolare c'è un nutrito gruppo di giocatori che segnala pesanti rallentamenti e cali costanti di fluidità, a quanto pare su configurazioni molto diverse tra loro. Ci sarà insomma bisogno di patch e driver aggiornati, anche se a chi dovesse aver problemi non possiamo che consigliare una visita sul forum ufficiale di GearBox, dato che una serie di soluzioni preliminari cominciato ad essere pubblicate dagli utenti stessi. Nel complesso non si può dire sia un gioco tecnicamente avanzato, tutt'altro, ma la direzione artistica riuscita e varia oltre ad una superiore quantità di ambienti differenti lo rendono un prodotto più piacevole da vedere se comparato al suo predecessore. Lo abbiamo provato con una GeForce GTX 560Ti arrivando a sessanta immagini al secondo costanti senza problemi e con le impostazioni grafiche al massimo. Con l'altra scheda che abbiamo usato come riferimento, una GTX 680, non ci sono stati ovviamente problemi di sorta e abbiamo anche potuto impostare ad Alto il valore relativo al PhysX di Nvidia, qui implementato estensivamente seppur.

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In particolare fluidi e particellari godono di calcoli avanzati e una maggiore interazione. Un lavoro fatto anche per certi tessuti, come quelli che coinvolgono drappi e teli sparsi per i livelli. Sembrano piccoli dettagli ma vedere cumuli di neve esplodere e dissolversi in mille fiocchi, proiettili cadere a terra rimbalzando credibilmente e nemici esplodere lasciando pozze di acido che si spostano credibilmente seguendo il terreno, è un piccolo, certamente inutile ma gratificante di più che segna un ulteriore stacco rispetto alle versioni console. Gli utenti Nvidia, inoltre, oltre eventualmente al supporto a 3D Vision, hanno dalle opzioni anche la possibilità di attivare l'FXAA, modalità anti aliasing particolarmente leggera da gestire e dai buoni risultati. Ci sono insomma tutte le premesse per rendere Bordelands 2 su PC la versione che tutti i fan stavano chiedendo. Non resta che correggere gli errori che stanno creando problemi e rifinire gli angoli, poi finalmente dovremmo esserci per davvero.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP (con Service Pack 3)
  • Processore: 2.4GHz dual core o superiore
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 8500 /ATI Radeon HD 2600 con almeno 256MB di memoria video
  • Spazio su disco: 13 GB
  • DirectX: 9.0c

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Vista/Seven
  • Processore: 2.3GHz quad core
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 560 / ATI Radeon HD 5850 con almeno 512MB di memoria video
  • Spazio su disco: 20 GB