Come è stata quest'ultima settimana? Senza dubbio interessante, abbiamo detto la nostra su tre titoli molto attesi, Medal of Honor: Warfighter, Forza Horizon e WoW: Mists of Pandaria, e abbiamo scoperto tutte le ultime novità delle uscite Electronic Arts. Scarse le notizie bomba, non c'è stato nessun annuncio spacca Internet in tal senso, ma alcune info succose sono trapelate, mentre dal punto vista "audiovisivo" c'è stato il grande ritorno del Te Lo Dice Multiplayer.it, questa volta a tema piccante extra videoludico, e una manciata di videorecensioni a corredo della nostra produzione scritta.
Ogni anno ci provano, gli annunci si sprecano, e alla fine WoW rimane saldo sul suo trono nonostante tutto e tutti. Quest'anno poi, a sette anni dal rilascio della versione "liscia" Blizzard mostra i muscoli con la sua quarta espansione, Mists of Pandaria, che è inutile dire, si rivela essere un giocone a tutti gli effetti. Molti potrebbero pensare che World of Warcraft sia cambiato dopo tanti anni, e l'inclusione dei Panda sarebbe la punta dell'iceberg di questo nuovo modo di pensare. La verità è che WoW non è poi cambiato molto neanche questa volta, ma in fondo è questo il senso di un'espansione: aggiungere, non cambiare. Il kolossal Blizzard mantiene sempre l'identità e la struttura che l'hanno reso celebre, e questo significa che chi non lo apprezza, o si è definitivamente stancato della formula, non cambierà certo idea con Mists of Pandaria. Chi invece ne è ancora innamorato, si troverà di fronte a quella che è, a mani basse, la migliore espansione mai realizzata per qualità tecnica, ricchezza di contenuti e varietà di situazioni.
La Forza scorre potente non solo in Turn 10 ma anche in Playground Games, dream team composto da alcuni dei migliori sviluppatori inglesi di racing game, ai quali i ragazzi americani hanno lasciato l'incombenza di realizzare una sorta di "spin off" arcade (ma non troppo) del loro titolo più importante. E i risultati sono di grande spessore, a giudicare dal 9 tondo tondo che il nostro Dario Rossi ha messo in calce al suo articolo. Forza Horizon è un prodotto ricco di contenuti, vario e curato con una meticolosità certosina e una conoscenza del mestiere impressionante, d'altronde stiamo parlando di gente con un curriculum racing impressionante, purtroppo però questo è anche il limite più rilevante della produzione Playground Games, che gli impedisce di diventare un vero capolavoro. Si avverte la mancanza di un'idea davvero forte alla base, quel qualcosa in grado di far esclamare il giocatore, mentre il contesto giovanile e modaiolo non sembra del tutto sincero per un prodotto molto più profondo di come si presenta. Quello che resta è una summa dei migliori racing degli ultimi anni, in grado di intrattenere a lungo e avvicinare anche i meno avvezzi alla simulazione. Sim City è senza dubbio uno dei franchise più amati dagli utenti PC, uno di quei titoli che da sempre identificano l'home computer come piattaforma di gioco "altra" rispetto alle console. Il nuovo punto sulla situazione dello sviluppo del titolo Electronic Arts ci racconta come funziona l'aspetto multigiocatore del city builder, ovvero come si sviluppano le dinamiche tra le varie città all'interno di una stessa regione. Tenere in considerazione tutte le implicazioni dell'amministrazione cittadina e regionale sarà fondamentale per decidere quali specializzazioni intraprendere per quelle successive, così da colmare eventuali vuoti nell'offerta e nei servizi. Di fatto Sim City non si limita a mettere in gioco solo le problematiche della propria città, ma dice al giocatore di vedere la propria costruzione come un snodo importante, una sorta di hub per lo sviluppo dell'economia stratificata della regione, andando quindi ad aumentare problemi da risolvere ma anche rimcompense da ottenere per una pianificazione oculata.
C'è poi Fuse, anch'esso visto a Londra dal solito Umbertino Mille Miglia, ovvero il nuovo lavoro multipiattaforma di Insomniac, che dopo tanti anni per la prima volta lasciano Sony e i loro franchise più redditizi come Resistance e Ratchet & Clank. Siamo dalle parti di uno sparatutto in terza persona spiccatamente cooperativo, in cui armi "fantasiose" rubano la scena ad uno sviluppo un filo derivativo e poco personale. Electronic Arts ha gettato la prima bomba della sfida autunnale tra shooter bellici, ma sfortunatamente non c'è stato il botto, da bomba il progetto Danger Close si è trasformato in una timida e poco pirotecnica miccetta. Il multiplayer è senza dubbio la parte migliore di Medal of Honor: Warfighter, con un paio di feature davvero azzeccate, il Fire Team in tal senso è qualcosa che molto probabilmente troveremo in altri giochi, il tutto però inserito in un complesso ben fatto ma poco coraggioso, a metà tra Call of Duty e Battlefield. La campagna è invece un mezzo disastro, poco coinvolgente, iper derivativa e generica, riscattata da un paio di missioni azzeccate e da due sessioni in auto realizzate con perizia e maestria da Criterion.
Problemi di matchmaking con Call of Duty? Treyarch sembra aver trovato la soluzione per Black Ops II, in modo da garantire "una connessione migliore per tutti!" State ancora cercando di uscire vivi dalle moltissime ore di gioco di Dishomored?
C'è ancora molto da lavorare visto che gli sviluppatore hanno preventivato tre bei DLC per espandere gli incarichi lavorativi di Corvo Attano. Quanti di quelli che hanno giocato Resident Evil 6 hanno notato che la telecamera era troppo bassa sul personaggio? Praticamente tutti, tant'evvero che Capcom ha previsto una patch per correggere proprio quest'aspetto. Contenti? Pandora è troppo grande per essere esplorata solo da casa? Sembra proprio che si potrà giocare a Borderlands anche in mobilità sia su device Apple che (molto probabilmente) Android. L'attesa per il nuovo lavoro di CD Projekt RED si fa sempre più spasmodica, anche perché le informazioni su Cyberpunk 2077 escono davvero col contagocce. Cosa abbiamo scoperto questa settimana? Siete utenti PlayStation 3 e vi piace cantare? Singstar è ora gratuito.
Cosa avete visto in TV? No, non intendiamo quella col digitale terrestre e il telecomando, bensì quella col mouse e tastiera, oppure senza ma con un comodo touchscreen. Cosa vi abbiamo proposto insomma? Diverse sono state le videorecensioni, tra queste vi proponiamo a video World of Warcraft: Mists of Pandaria e Forza Horizon, ma non dimenticatevi di Doom 3: BFG Edition.
Inutile poi non consigliarvi di vedere il nostro nuovo Te lo dice Multiplayer.it, questa volta si parla dei grandi capolavori del cinema italiano degli anni 70 e 80. Roba da intenditori!