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Aspettando PlayStation 4

Durante il prossimo PlayStation Meeting verrà annunciata davvero la nuova console Sony?

SPECIALE di Massimo Reina   —   18/02/2013

Fin dal primo giorno in cui Sony ha comunicato di voler tenere il suo PlayStation Meeting, a circa due anni di distanza dall'ultima volta in cui si svolse la manifestazione, sui principali siti di informazione si è scatenato un vero e proprio putiferio. E questo perché nell'ambiente è risaputo che è proprio in occasione di quell'evento che spesso il colosso giapponese ha rilasciato delle informazioni preziose circa i suoi futuri progetti o ha fatto degli annunci importanti sul tema: nel 2005 presentò infatti buona parte dei piani relativi a PlayStation 3, mentre nell'edizione che si è svolta nel 2011 venne mostrata al mondo intero PlayStation Vita.

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Logico quindi attendersi per il prossimo 20 febbraio qualcosa di grosso in tal senso, quasi certamente l'annuncio proprio di Orbis, o PlayStation 4 che dir si voglia, sulla quale in queste settimane si è generato un hype impressionante grazie anche a un continuo susseguirsi di rumor, ipotesi, congetture e previsioni su come potrebbe essere la nuova piattaforma ludica di Sony, che secondo il quotidiano Asahi verrà tra l'altro lanciata quest'anno e avrà un prezzo superiore ai 40mila yen (circa 400 euro), nonché su quelle che saranno le sue eventuali caratteristiche e via discorrendo. L'ultima indiscrezione in ordine di tempo uscita proprio nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo riguarda la possibilità offerta dalla console ai suoi utenti di far fruire loro i giochi anche in streaming. Secondo infatti un articolo del Wall Street Journal, tra le nuove caratteristiche di PlayStation 4 ci sarebbe proprio tale feature. Una notizia tutta da verificare, chiaramente, ma che da un certo punto di vista non sembrerebbe campata in aria considerando la recente acquisizione in blocco della tecnologia di cloud gaming Gaikai da parte di Sony.

Le specifiche tecniche

La nuova piattaforma sarebbe inoltre in grado di far funzionare i giochi PlayStation 3 sempre attraverso il sistema di streaming, garantendo quindi quella retrocompatibilità tanto desiderata dai fan che avrebbero così a disposizione un'ampia ludoteca direttamente in cloud gaming. Si parla anche di un possibile nuovo servizio di abbonamento che possa in tal senso dare ai giocatori l'accesso al tutto, ma pure qui siamo ancora nel campo delle ipotesi. Per quanto concerne le caratteristiche tecniche della macchina, ne abbiamo comunque lette e riportate davvero tante di indiscrezioni in proposito in questo periodo che sarebbe difficile non solo dare credito a ognuna di esse, ma anche stargli appresso. Tuttavia uno dei rumor un po' più credibile è sembrato quello riportato in questi giorni dalla rivista Kotaku, in quanto le informazioni riportate da quest'ultima pare siano state tratte da un documento in formato PDF di novanta pagine che sembra fosse incluso nel dev kit ufficiale di Orbis, il nome in codice dell'erede di PlayStation 3. Stando al PDF in questione, la console dovrebbe essere davvero dotata di un'ottima potenza, con 8GB di RAM, 2,2GB di memoria video (anche se alcune voci sostengono che la ram sarà condivisa, quindi usabile a piacere come accade su Xbox 360), una CPU 4x Dual-Core AMD64 "Bulldozer" con 8 Core, una GPU AMD R10xx, l'immancabile lettore Blu-Ray, un hard disk interno da 160GB, quattro porte USB 3.0 e due porte Ethernet. L'output audio sarebbe poi HDMI & Optical per 2.0, 5.1 & 7.1 canali. Al di là però dei meri numeri e della "forza", ciò che Sony si prefigge di fare con la sua nuova console non è tanto ammaliare il pubblico con la potenza, quanto piuttosto conquistarla e stupirla con il tipo di esperienza da offrire loro. A sentire vari esponenti del management della compagnia asiatica, infatti, appare evidente che vogliano creare un centro per l'intrattenimento vero e proprio, per giunta profondamente connesso con i più importanti social network e con i dispositivi mobile, magari quelli che sfruttano Android, il sistema operativo utilizzato proprio dagli smartphone e dai tablet realizzati dalla stessa azienda giapponese. Sony sarebbe inoltre tornata su un'architettura piuttosto semplice, in grado di essere sfruttata in maniera più facile da tutti gli sviluppatori, al contrario di quanto accaduto con PlayStation 3.

Il controller e le altre periferiche

In queste settimane non sono ovviamente mancate indiscrezioni, spesso correlate dalle foto di presunti prototipi, relative ai vari accessori che accompagneranno PlayStation 4 fin dal suo esordio sul mercato. In primis il joypad, che sembrerebbe avere una forma molto simile a quella del DualShock, ma dalle dimensioni leggermente più grosse, con tanto di Sixaxis, stick analogici concavi e con i tasti L2 e R2 rimodellati per una maggiore ergonomia. C'è poi un touchpad, ovvero una sezione con sensori tattili, posizionato sulla parte frontale del controller, tra i tasti e la croce direzionale con tecnologia derivata da quello presente su PlayStation Vita. Questa superficie tattile dovrebbe, sempre secondo i rumor, essere in grado di distinguere due tipologie di imput contemporanei, e dovrebbe funzionare anche come tasto premibile.

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I pulsanti Start e Select sarebbero dunque stati rimossi o spostati e integrati nel "mini-schermo". Si parla inoltre di un comando appositamente dedicato all'acquisizione di frammenti di video direttamente dai giochi e per la successiva condivisione: schiacciando il pulsante, insomma, sarebbe in sostanza possibile registrare fino a quindici minuti di filmato e poi caricarlo subito online presumibilmente su qualche social network come YouTube. Ci sarebbe poi all'orizzonte un altro dispositivo appositamente pensato per offrire agli utenti un metodo di controllo alternativo a quello semi-classico del sopraccitato joypad. Si tratterebbe di un elemento simile a un tablet dotato di funzioni touch e di un sistema wireless che consentirebbero quindi di interagire con la console in maniera diversa dal solito. Qualcuno ha ipotizzato che possa trattarsi di un controller per alcuni aspetti non molto dissimile dal gamepad di Wii U (con i dovuti distinguo, sia chiaro). Tuttavia riteniamo che fra tutti i rumor circolati in rete in queste settimane, questo sia il meno credibile e lo abbiamo segnalato solo per dovere di cronaca. In fondo potrebbe anche solo trattarsi del progetto per qualche tablet completamente estraneo alla console, oppure si sta lavorando a qualche app in grado di far interagire quest'ultimo con PS4. Fra le periferiche a supporto della console ci sarebbe invece un'evoluzione in HD di EyeToy, denominata Dual Camera che, come suggerisce il nome, dovrebbe essere dotata di due fotocamere ad ampio angolo, con risoluzione a 720p e con ben quattro microfoni che lavorano a 48 KHz. Il dispositivo, secondo sempre alcune indiscrezioni tutte da confermare, potrebbe poi essere dotato di un sistema di registrazione biometrica integrato e riconoscere la sagoma dell'utente, essere usato per la chat video e anche all'interno di applicazioni ludiche, oltre che essere incluso in ogni confezione di PlayStation 4.

E i giochi?

L'evento del 20 febbraio sarà probabilmente anche l'occasione per vedere annunciati alcuni dei titoli che accompagneranno se non l'uscita immediata della console almeno i primi mesi del suo esordio. Il primo potrebbe riguardare Evolution Studios, forse un nuovo episodio di MotorStorm, sebbene la serie sembrava fosse stata accantonata dopo lo sfortunato Apocalypse. Ovviamente non abbiamo dimenticato Killzone 4, che molti sono pronti a scommettere sarà uno dei titoli di lancio della piattaforma; forse assieme a LittleBigPlanet 3, che sarebbe in lavorazione presso Sumo Digital con la diretta supervisione del team originale, Media Molecule, impegnato in altri progetti, ma che dallo scorso settembre pubblicizza un misterioso progetto. E poi un nuovo titolo di Quantic Dream, e Gran Turismo 6, che potrebbe arrivare qualche mese dopo il rilascio di PS4, e che lo stesso producer della serie Kazunori Yamauchi aveva confermato lo scorso anno essere in lavorazione da tempo,

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dalla fine cioè della produzione del quinto capitolo, senza però menzionare su quale piattaforma esso sarebbe poi stato rilasciato. In futuro, invece, oltre alla pletora di sequel, o di nuovi episodi comunque di brand ormai storici come FIFA, Pro Evolution Soccer, Final Fantasy, Resident Evil e Metal Gear Solid, giusto per citarne alcuni fra i più celebri, che siamo pronti a scommettere rivedremo anche su PlayStation 4, ci aspettiamo qualche nuovo IP. Da segnalare che sono già stati praticamente confermati, direttamente o indirettamente, un paio di titoli molto attesi dal pubblico. Si tratta di The Last Guardian, l'ultima fatica del genio poetico di Fumito Ueda, e di The Witcher 3: Wild Hunt, l'episodio finale della serie action RPG che rappresenterà l'ultima parte della leggenda di Geralt di Rivia. Il primo in realtà manca di ufficialità, ma secondo quanto rivelato per esempio da Kenny Linder,

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ex-sviluppatore Sony, il videogioco è stato spostato da PS3 a PlayStation 4 da parecchio tempo. Certo, la fonte non si può considerare affidabile al 100% visto anche il fatto che tale dichiarazione è stata fatta sul forum di NeoGAF e dunque l'identità dell'utente non può essere certificata, ma considerando il fatto che questa voce di corridoio è spuntata proprio vicino a un recente comunicato da parte di Fumito Ueda che invitava a restare sintonizzati per eventuali notizie da parte di Sony su The Last Guardian, e proprio guarda caso a ridosso dell'ormai celebre conferenza Sony fissata per il 20 febbraio, il rumor appare abbastanza fondato. L'altro, invece, è stato annunciato ufficialmente da CD Projekt RED per PC e console next-gen, dunque PS4 compresa, per il 2014, con tanto di dettagli su storia e parte della struttura.

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The Witcher 3: Wild Hunt dovrebbe infatti sfruttare le potenzialità del REDengine 3 e dei computer e delle nuove piattaforme ludiche più potenti per regalare agli utenti un ambiente open world ricco di particolari e liberamente esplorabile, in cui verrà valorizzata la libertà 'dazione e la non linearità della trama. "Immaginate di giocare a un gioco dark fantasy" ha dichiarato Adam Badowski, boss di CD Projekt RED, "un titolo dotato della stessa trama di qualità, non lineare, dei precedenti episodi, e legata ora a un mondo che è possibile esplorare liberamente, senza barriere o confini. Lo scenario è così ampio che per spostarsi verso una zona lontana bisogna necessariamente usare un cavallo o imbarcarsi su una nave. Un mondo in cui le vostre scelte possono avere conseguenze epiche. Dal punto di vista dello sviluppo, si tratta di un risultato terribilmente impegnativo da raggiungere. Il nostro team ha dovuto apportare significativi cambiamenti al design e la nostra tecnologia è stata ridisegnata per assecondarli."

Scommettiamo che…

Sempre rimanendo in ambito giochi, a fronte di tanta possibile abbondanza in termini di qualità, potrebbe però esserci, di contro, una terribile mannaia sospesa sopra le teste dei futuri utenti della prossima piattaforma di Sony, anche se per molti esperti del settore in realtà questo pericolo sarebbe ormai stato scongiurato. Stiamo comunque parlando di un sistema di blocco dell'usato che di fatto impedirebbe ai possessori di PlayStation 4 di poter fruire di titoli acquistati, appunto, di seconda mano. In tal senso Sony Japan avrebbe depositato tempo fa un brevetto per un sistema anti-usato da utilizzare sulla console, ma pare, come accennato poco sopra, che la stessa compagnia asiatica abbia cambiato idea dopo una attenta valutazione dei pro e dei contro. Tra l'altro tutti gli analisti sono scettici circa una mossa del genere da parte di Sony, che attirerebbe senza dubbio le antipatie dei videogiocatori.

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Secondo per esempio l'analista di Wedbush Securities Michael Pachter, la casa giapponese non sarebbe così folle da correre un rischio del genere. "Questo brevetto mi ricorda SOPA e Sony trarrebbe ben poco beneficio da decisioni unilaterali di bloccare l'usato", ha detto l'esperto. "Le vendite dei suoi titoli first party rappresentano meno del 10% rispetto al totale del software per le sue console, ed è dunque improbabile che bloccare l'acquisto di giochi di seconda mano produca un incremento del nuovo superiore a questa percentuale. Ciò significa che le vendite crescerebbero solo marginalmente se PlayStation 4 attuasse sistemi per il blocco dell'usato." Pachter ha poi aggiunto che la compagnia del Paese del Sol Levante subirebbe un danno non da poco se la sua nuova macchina da gioco bloccasse i titoli usati laddove invece Microsoft e Nintendo non facessero altrettanto. Per quanto concerne invece le notizie inerenti a dei banner pubblicitari durante le partite con possibile obbligo di connettività a una rete preferiamo non approfondire l'argomento, in quanto ci sembra che fra le voci circolate in questi mesi, anche queste possano rientrare fra quelle da considerare meno probabili. Questo è quanto per ora. E voi? Cosa pensate verrà rivelato al PlayStation Meeting? Si tratterà "solo" di qualche servizio di Sony legato alle sue piattaforme ludiche già esistenti in commercio o la nuova PlayStation Vita? Oppure sarà davvero la tanto vociferata PlayStation 4 a essere svelata agli occhi del mondo? E nel caso, come immaginate sarà quest'ultima, quali saranno davvero le sue caratteristiche peculiari? Sarà in grado pure di fare il caffè e le pulizie di casa? A voi concediamo come sempre il nostro forum per sbizzarrirvi con ipotesi, scommesse e quant'altro sull'argomento, specie su cosa verrà confermato e su cosa invece no di tutti queste voci.

Ah, giusto per farvelo sapere, noi saremo a New York sul posto per dirvi tutto e darvi le nostre impressioni!