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Quattro anni dopo

Un platform dalla storia atipica e geniale è quasi pronto ad essere dato in pasto ai giocatori

PROVATO di Umberto Moioli   —   13/04/2013
Cloudberry Kingdom
Cloudberry Kingdom
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Cloudberry Kingdom nasce da una tesi di laurea, un progetto finalizzato a creare un sistema di generazione casuale di livelli per un videogame, e quattro anni dopo è quasi pronto a diventare un prodotto commerciale. La storia del titolo è quella dei suoi due sviluppatori, i fondatori di Pwnee Studios, capaci di abbandonare tutto per tentare di portare a termine il progetto in cui hanno creduto.

Quattro anni dopo

Passando anche da Kickstarter e poi tentando la fortuna presentando il loro prototipo ad una fiera di settore. Ubisoft ha raccolto la sfida, garantito i fondi necessari a completarlo e renderlo un prodotto capace di sbarcare entro la fine della primavera su Xbox 360, PlayStation 3, PC, Mac e Wii U. Ma cos'ha davvero di speciale il gioco? Noi lo abbiamo testato e il fascino dell'esperienza è certamente legato al caleidoscopio di colori da cui è impossibile dire cosa verrà fuori, certi che quasi sempre si tratterà di qualche idea folle e improbabile.

Bob l'intrepido

Protagonista di Cloudberry Kingdom è Bob, eroe dei videogame prossimo alla pensione. A Bob è richiesto un ultimo sforzo, l'ennesimo tentativo di salvare la solita principessa dal pericolo di turno. Il nostro però, dovrà vedersela con l'algoritmo di generazione casuale dei contenuti ideato da Pwnee Studios, poche righe di codice che a quanto pare hanno richiesto un intero anno per essere scritte e testate. La sfida per gli sviluppatori è stata quella di far sì che non solo creasse livelli unici e irripetibili, ma che si adattassero dinamicamente all'abilità del giocatore e non risultassero allo stesso tempo impossibili da portare a termine. Il video all'interno della pagina dimostra quale grado di follia raggiunga una partita, ma anche per chi non è un virtuoso assoluto del pad c'è sufficiente carne al fuoco da impegnare per ore ed ore. Oltre alla campagna classica, qui relegata quasi ad un contorno, è stata studiata una modalità arcade senza fine, perfetta per chi desidera sedersi sul divano e continuare a farsi sputare addosso nuovi schemi.

Quattro anni dopo

Le partite libere invece, hanno tutta una serie di valori che possono essere modificati a piacere, chiedendo di riempire lo schermo con un certo nemico oppure ostacolo, magari anche cambiando la gravità dei salti così da personalizzare al massimo la sfida. L'abilità è tutto e gran parte del tempo lo si passa a calcolare salti millimetrici oppure immaginare la traiettoria migliore per raccogliere le pietre sparse per lo schema così da aumentare il moltiplicatore del punteggio in quello successivo. È una sfida di abilità che spesso dura pochi secondi viste le dimensioni minuscole degli ambienti, ma è capace di diventare dannatamente complicata. Tra l'altro Bob non salta e basta ma, se lo si desidera, è disponibile in altre folli versioni. Minuscolo, con un'inerzia che rende difficilissimo calcolarne i salti. Con un Jetpack che richiede di calibrare al millimetro la propulsione dei razzi. Aggrappato ad un trampolino e in diversi altri modi, per un totale di dieci versioni già pre-impostate oppure personalizzabili attraverso l'editor integrato. C'è anche la cooperativa, che però non abbiamo potuto testare. Cloudberry Kingdom è un gioco diverso dal solito, non c'è dubbio, che piacerà agli amanti dei prodotti piccoli e coraggiosi: se siete in cerca di qualcosa di simile fareste bene a tenerlo d'occhio, potrebbe venirne fuori qualcosa di speciale.

CERTEZZE

  • Livelli folli e sempre diversi
  • Modalità e opzioni in quantità
  • Visivamente semplice ma fuori di testa

DUBBI

  • Non adatto a tutti i palati