Dopo la demo dell'E3, provata su Xbox 360, Yaiba: Ninja Gaiden Z si ripropone al Tokyo Game Show 2013, stavolta nella versione PlayStation 3, giocabile sullo showfloor utilizzando il nuovissimo visore HMZ-T3 prodotto da Sony. Raggiunta la postazione, dopo l'immancabile fila, abbiamo indossato l'headset e un paio di grosse cuffie, estraniandoci completamente da ciò che accadeva tutto intorno e immergendoci nelle atmosfere del nuovo titolo sviluppato da Spark Unlimited (gli autori del recente Lost Planet 3) in collaborazione con Team Ninja e Keiji Inafune, che in questo caso svolge il ruolo di director.
Qualche parola sul visore: al di là del grosso segno rosso che ci ha lasciato sul naso, indice forse di un problema di utilizzo sul lungo periodo, si tratta a nostro avviso di un bel pezzo di hardware, con due display separati a 720p (regolabili singolarmente per risultare più confortevoli alla vista) caratterizzati da un'ottima qualità, che però crediamo bisognerà verificare meglio con giochi diversi da questo, pensati proprio per la realtà virtuale. Certamente il prezzo, di circa 2000 dollari, rappresenta uno scoglio non da poco per la sua diffusione. Torniamo quindi a bomba su Yaiba: Ninja Gaiden Z, la cui introduzione mostra il protagonista, Yaiba Kamikaze, ferito a morte durante un duello con il celebre Ryu Hayabusa e "resuscitato" in forma di cyborg, con metà faccia e un braccio bionici, allo scopo di vendicarsi. Per ottenere il proprio obiettivo, il personaggio collabora con una misteriosa organizzazione e accetta di svolgere per essa alcuni lavoretti, a cominciare dall'intervento in una situazione di crisi causata da un'orda di zombie che ha invaso le città.
Lo spin-off della serie Ninja Gaiden era disponibile sullo showfloor del TGS per una prova su PS3
Non-morti in cel shading
Assistiti in remoto da un'operatrice, ci ritroviamo catapultati in quello che è il gameplay tipico di un action game in terza persona, con Yaiba che può eseguire combo spettacolari alternando l'attacco con la spada (tasto quadrato), il pugno bionico (tasto triangolo), la presa (cerchio) e il salto (X), agendo sui dorsali del DualShock per effettuare la parata e attivare una sorta di visione termica che ci indica dove andare quando siamo bloccati nello scenario.
La visuale è fissa, ma durante la demo ci è sembrata molto ben gestita e mai soggetta a situazioni problematiche, nonostante la gran quantità di nemici da affrontare. Questo elemento rappresenta la prima, grossa differenza rispetto agli episodi della serie Ninja Gaiden, molto più tecnici e caratterizzati da un approccio hardcore, mentre per Yaiba: Ninja Gaiden Z si è evidentemente puntato a una maggiore immediatezza, a un'esperienza chiassosa e caciarona che viene ulteriormente sottolineata da un umorismo tipicamente giapponese, che si esplica all'interno di scenette che hanno per protagonisti gli zombie che "sbattiamo" in un veicolo e che si mettono a guidarlo come se niente fosse, sfondando dei muri per consentirci di passare oltre; oppure quando lanciamo un intero autobus fra le "gambe" dell'enorme insegna di un sexy shop, manovra che viene coronata da una pioggia di mutandine in fiamme. Interessanti anche le fasi platform, benché siano piuttosto lineari (ci viene indicato a schermo quali tasti premere), un semplice espediente per consentire al personaggio di muoversi da una zona all'altra.
Anche i ninja piangono
Il sistema di combattimento di Yaiba: Ninja Gaiden Z è accessibile e spettacolare, ma al contempo robusto e accattivante. Ci si fa largo fra gli zombie a suon di combo e a terra non rimangono che pozze di sangue e pezzi di cadavere, che spesso e volentieri possiamo raccogliere e usare come armi. La funzione della presa è duplice: durante uno scontro può consentirci di finire l'avversario con una "fatality", ma viene richiamata anche durante alcuni quick time event.
L'arrivo di nemici più resistenti e scaltri riesce nell'intento di mischiare le carte in tavola, chiedendoci di aprire la loro difesa tramite l'esecuzione di determinati colpi e di spostarci rapidamente per non essere sopraffatti a causa della schiacciante inferiorità numerica. Quando un particolare indicatore è pieno, inoltre, Yaiba può entrare in una sorta di modalità berserk in cui affetta tutto e tutti per alcuni secondi: un ottimo modo per liberarsi dei gruppi di avversari più folti. Questo impianto, tradizionale ma ben realizzato, viene coadiuvato da un comparto tecnico all'altezza della situazione, con una bella grafica in cel shading, ambientazioni discretamente dettagliate e un buon design in generale. Il frame rate ci è sembrato molto stabile e fluido, anche se pare gli sviluppatori stiano lavorando nella direzione dei 60 fps e raggiungere tale obiettivo sarebbe una gran bella cosa. Ci sono poi i risvolti narrativi di controllare un vero e proprio anti-eroe, che sembra poco ma rappresenta una svolta per le produzioni Tecmo Koei e per il franchise di Ninja Gaiden in particolare, foriero di nettissime distinzioni fra bene e male, quantomeno finora. Insomma, le premesse sono buone e quello che abbiamo visto ci ha convinto, ora non rimane che capire quando esattamente Yaiba: Ninja Gaiden Z arriverà sul mercato, in che forma (retail o digitale, ma la seconda ipotesi appare più plausibile) e in che modo potrà dire la sua all'interno di un filone inflazionato come quello degli action game.
CERTEZZE
- Tradizionale ma solido
- Tanto umorismo giapponese
- Convincente il comparto tecnico
DUBBI
- Tanti elementi ancora da verificare
- Cosa potrà aggiungere di nuovo al genere?