Tra una settimana Blizzard terrà in California il BlizzCon 2013, manifestazione (quasi) annuale dedicata ai suoi prodotti e agli universi extra videoludici ad essi collegati. Tra le novità che non vedremo, a meno di colpi di scena clamorosi, si segnalerà Warcraft IV. Prima o poi anche il quarto capitolo principale della serie di apprezzatissimi strategici fantasy raggiungerà i negozi, ma fino ad allora bisogna accontentarsi di quello che passa il convento. Come l'interessante mod per StarCraft II, Alliance and Horde, che ripropone alcune tematiche, ludiche e narrative, di Warcraft in una veste dignitosissima che mette in luce uno sforzo impressionante da parte dei modder. Dategli un'occhiata in game oppure qui. Sempre guardando avanti, quello della realtà virtuale e aumentata è uno dei temi caldi degli ultimi mesi grazie a imprese come Oculus Rift, Google Glass e iniziative recentissime come castAR. Mettendo per un momento da parte tutti gli entusiasmi, è interessante il pezzo di Gamasutra che si interroga su alcuni possibili problemi, o limiti, che questo tipo di tecnologia solleva in ambito videoludico. Infine se volete approfondire una delle migliori uscite indie degli ultimi mesi, Gone Home, vi consigliamo questo articolo di approfondimento fatto partendo dalle parole di uno dei creatori, Steve Gaynor.
Il nuovo numero di PC Magazine si apre con una mod che profuma di Warcraft
COMPONENTE | CARATTERISTICHE | PREZZO |
Processore | Intel Core i7 4770K | € 300.00 |
Scheda Madre | ASUS Z87-DELUXE | € 270.00 |
Scheda Video | Radeon R9 290X x 2 | € 1100.00 |
RAM | CORSAIR Vengeance 16GB 1600MHz | € 150.00 |
Alimentatore | Seasonic Platinum - SS-1000XP f3 | € 240.00 |
Hard Disk | Seagate Barracuda 2 TB + Samsung 840 256GB | € 290.00 |
Lettore-Masterizzatore Ottico | ASUS BC 12B1ST | € 60.00 |
Case | Cooler Master Cosmos II | € 320.00 |
CONFIGURAZIONE COMPUTER NINJA | € 2730.00 |
Ci fa piacere quando ospitiamo anteprime di giochi che poi un bel giorno compaiono nella vetrina di Steam. È il caso di Contrast e Valdis Story: Abyssal City, o dell'inquietante The Swapper, del quale abbiamo già pubblicato una bella recensione. Dobbiamo inoltre segnalarvi che su Steam è arrivato anche l'italianissimo Syder Arcade, splendido sparatutto sviluppato da Studio Evil che prima era disponibile solo su Desura. Se invece volete finanziare un nuovo progetto e giocare in anteprima a tutte le versioni che vengono rilasciate mano a mano dagli sviluppatori, ci sono Space Engineers e Steam Marines pronti per voi. Nel primo dobbiamo guidare un team di astronauti nella costruzione di strutture tridimensionali nello spazio, mentre il secondo è uno strategico a turni nel quale ogni partita è diversa e la morte permanente.
Gli sviluppatori di Gaslamp Games, che i più masochisti tra voi ricorderanno per il discreto Dungeons of Dredmore, hanno cominciato a pubblicizzare la loro nuova creazione, Clockwork Empires, e si sono subito guadagnati la nostra attenzione (della quale siamo certi siano del tutto all'oscuro). L'ambientazione steampunk fa da sfondo a una colonia di conquistatori inviati dall'impero per lavorare come schiavi ed estrarre risorse in nome della madre patria. Avremo alle nostre dipendenze cittadini ognuno diverso dall'altro, con le proprie aspirazioni e capacità, ma soprattutto con una storia personale da svelare nel corso della campagna. In questa colonia, è bene dirlo, può succedere di tutto, e con il progresso non mancano i guai. Dovremo fare i conti con macchine a vapore sempre più folli che perdono il controllo, cittadini cultisti asserviti a divinità lovecraftiane, pirati e quant'altro di peggio si possa generare dal grembo dell'umanità. Noi però avremo carta bianca su come gestire la nostra colonia e potremo decidere di infischiarcene della madre patria e stringere nuove alleanze, oppure voltare le spalle a tutti e rimanere confinati nella nostra neutralità, diventando magari un paradiso fiscale, chissà. In attesa di avere maggior informazioni, godetevi il video.
Un meteorite è precipitato sulla Terra, e fino a qui niente di speciale, i danni infatti sono stati minimi. Quello che la gente non sa però è che su quel meteorite c'era una forma di vita aliena. Subito i militari catturarono l'alieno e lo chiusero dentro un laboratorio segreto per condurre pericolosi esperimenti. Solo che un bel giorno l'alieno riuscì a liberarsi, e lì cominciarono i dolori. La buona notizia è che l'alieno siamo noi; una pianta dalle mille qualità, che spruzza semi che diventano mini piante da comandare a distanza, stordisce i nemici con le sue spore e prende perfino il controllo delle loro menti. Grazie a queste abilità, e con l'ingegno che si conviene a una specie sviluppata come quella del giocatore che controlla la pianta, dovremo farci strada nel laboratorio sotterraneo tra salti, puzzle da risolvere e nemici inferociti, fra i quali anche qualche abominio generato dai nefasti esperimenti condotti sul nostro DNA. Tutto per trovare infine la via d'uscita e guadagnare la libertà. Al momento Paradise Lost accetta votazioni su Greenlight, ma non sappiamo ancora quando sarà disponibile. Molto probabilmente a metà del 2014. Per il momento quindi tenete conto che alla piantina aliena il vostro pollice verde potrebbe fare un gran bene.
Dave Gilbert aveva deciso di offrire gratuitamente l'episodio Blackwell Deception della fortunata serie di avventure grafiche Blackwell. Una promozione pensata per fare scoprire a più giocatori possibili queste belle storie che mescolano elementi mistery e noir. Parliamo al passato perché, come si legge da un suo tweet, sono state rubate 30.000 chiavi su Steam (download multipli grazie a un IP mascherato). Un bell'esempio di come la stupidità di alcuni riesca sempre a rovinare il piacere di molti.
Se pensate che la grande era dei giochi di ruolo giapponesi sia finita con Final Fantasy VII, o poco più tardi, vi farà piacere scoprire Festival of Magic, che dopo un anno di lavorazione torna a mostrarsi in video Come potete vedere dalle immagini lo stile grafico ricorda quello di Torchlight, con personaggi cartooneggianti e colori uniformi e vivaci. In Festival of Magic si va a spasso per il mondo di gioco alla scoperta di nuove avventure, si combatte a turni, e pare che sia possibile perfino usare i frutti della nostra fattoria sotto forma di incantesimi e munizioni per sconfiggere i nemici. Oltre a tutto questo sembra siano già state incluse tutte le caratteristiche tipiche dei giochi di ruolo giapponesi di una volta, sebbene in un contesto moderno. Sarà possibile infatti sfidare altri giocatori in PvP, e sono già previste espansioni periodiche. Due grandi conquiste dei nostri tempi, insomma. Se vi garba potete comunque iscrivervi per partecipare al test della versione beta previsto per il prossimo dicembre.
Kingdom è forse uno dei migliori browser game fra tutti quelli che vi abbiamo consigliato fino a oggi. Nel gioco c'è un re a cavallo che deve difendere il suo regno lasciando cadere a terra delle monete. E c'è anche una meravigliosa pixel art che merita di essere ammirata almeno una volta. Non vi diciamo altro: provatelo perché vale la pena spenderci anche solo qualche minuto.
È dal 2007 che Alonso Martin lavora a Heart Forth, Alicia, un platform con elementi da gioco di ruolo che migliora letteralmente a vista d'occhio - basta guardare la serie di immagini pubblicate sul suo blog per rendersene conto. Il lavoro di Martin è davvero d'ispirazione per tutti coloro che inseguono un sogno lavorando duramente. Possiamo solo immaginare quante volte avrà pensato di mollare nel corso di questi anni. Mentre invece il gioco cresce sempre di più, e pare che sia in dirittura d'arrivo una versione beta. Martin inoltre condivide consigli e scoperte fatte nel corso della lavorazione sul blog del gioco. Sono post utili a tutti quelli che stanno lavorando a un videogioco indipendente ma possono interessare anche i giocatori che vorrebbero saperne di più su come nasce un videogioco. Noi che facciamo il tifo per Martin e non vediamo l'ora di giocare ad Heart Forth, Alicia gli dedichiamo lo spazio principale della rubrica sui videogiochi indipendenti di questa settimana.
di Andrea Rubbini
A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
Il team di sviluppo pare ormai consapevole dei problemucci che affliggono il reboot di Final Fantasy XIV e pronto - almeno, si spera - a correggerli. Il primo passo è stato compiuto già un paio di settimane fa, quando una micro-patch ha aggiustato il tiro sulle ricompense dei dungeon, necessarie ad acquistare l'equipaggiamento endgame.
Se avete letto la nostra recensione, saprete bene che l'endgame ci aveva lasciato abbastanza perplessi: ora come ora è a dir poco anemico, e costringe i giocatori a ripetere fino alla nausea praticamente sempre lo stesso dungeon. La micro-patch ha fatto in modo che i giocatori possano fondamentalmente sfruttare un altro paio di dungeon per lo stesso scopo, ma non è ancora sufficiente: dovremo aspettare l'aggiornamento 2.1 per godere di un maggior ventaglio di possibilità. Ed è proprio sulla patch 2.1 che si è concentrata l'ultima Live Letter di Naoki Yoshida, che ha trascorso quasi due ore a mostrare foto e video di quello che sarà aggiunto al gioco. In realtà si è parlato soprattutto del sistema di housing, e Yoshida ha mostrato per la prima volta le aree istanziate di Gridania e Ul'dah, specificando che per ora l'housing sarà concesso soltanto alle Free Company e solo fra alcuni mesi avranno le loro casette personali anche i singoli giocatori. I giocatori che possono decorare il lotto di terreno acquistato dalla Free Company (e disponibile in tre grandezze diverse) con mobili e altri oggetti acquistati in asta o fabbricati tramite le professioni di crafting. Messo da parte l'housing, Yoshida ha giocato anche uno stage del prossimo Final Fantasy Theathrythm: Curtain Call per Nintendo 3DS, rhythm game in cui sarà possibile cimentarsi con almeno sette brani della splendida colonna sonora di A Realm Reborn.
Poi è stato il turno del gameplay: tra le varie cose, Yoshi-P ha finalmente ammesso la disparità di forze tra Warrior e Paladin che ha portato a un vero e proprio razzismo nella community del gioco, promettendo un miglioramento per quanto riguarda il Warrior, pur senza sbilanciarsi troppo sui dettagli; allo stesso modo, si è parlato del Bard, che nella 2.1 verrà leggermente depotenziato, e del Dragoon e del Monk che saranno leggermente potenziati. C'è stato anche il tempo di mostrare una manciata di illustrazioni inerenti alcuni oggetti che saranno introdotti nelle prossime patch, ed è stato rivelato il nuovo sistema di opzioni del Duty Finder. La patch 2.1 di A Realm Reborn, insomma, promette di arricchire il gioco con tanti contenuti endgame (tra i quali, ricordiamo, un raid da 24 giocatori) che dovrebbero aumentare l'interesse dei giocatori. Prevista per un generico dicembre, bisognerà attendere un mesetto abbondante, sbadigliando nell'ennesimo Amdapor Keep e magari completando il breve ciclo di quest relativo alla festività di Halloween, che su Eorzea si chiama "All Saints' Wake".
Guild Wars 2
Come avrete intuito dalla lunghezza di questo Expa che ti Passa, nelle due settimane in cui non ci siamo visti sono successe un bel po' di cose. Tra le altre, ArenaNet è tornata alla ribalta dopo un primo anniversario non proprio eclatante con una serie di novità per Guild Wars 2 che dovrebbero far contenti i suoi fan.
Soprattutto quelli del World Vs World Vs World, perché il team sta lavorando a una nuova mappa chiamata Edge of the Mists, progettata appositamente per lenire i lunghi tempi di attesa e offrire ai giocatori una maggior varietà d'azione. Edge of the Mists potrà essere provata dalle gilde in anteprima nei prossimi mesi, in modo che il loro feedback guidi gli sviluppatori nella progettazione della mappa, che vedrà la luce a 2014 inoltrato. Nel frattempo, i giocatori potranno cimentarsi con la nuova patch, intitolata Tower of Nightmares: questa volta dovremo vedercela con la minaccia Krait a Kessex Hills, con l'aiuto di Marjory Delaqua e Kasmeer Meade, due personaggi che avranno un ruolo chiave nello sviluppo della "living story". Tra le aggiunte più interessanti di questa patch c'è una nuova abilità chiamata Antitoxin Spray, che dovrà essere sbloccata e che permetterà ai giocatori di rimuovere una penalità da sé stessi e dai compagni circostanti. Immancabili le varie ricompense in termini di miniature, equipaggiamento e titoli.
Wildstar
Una buona e una cattiva notizia, per quanto riguarda il nuovo MMORPG cartoonesco di Carbine. Partiamo da quella cattiva, così ci togliamo il proverbiale sassolino dalla scarpa: il community director Troy "Aether" Hewitt si è licenziato qualche giorno fa per ragioni personali.
A quanto pare, la sua famiglia è stata colpita da una tragedia, e Hewitt si è trovato costretto a lasciare il posto di lavoro per stare vicino ai suoi cari. Hewitt aveva instaurato con gli utenti del forum ufficiale un buon dialogo, quindi la notizia ha creato non poco sconforto. Fortunatamente, Carbine dopo pochi giorni ne ha data una decisamente migliore: a dicembre si darà finalmente inizio alla fase beta del gioco, in modo da contribuire alle ultime fasi di uno sviluppo che si concluderà con il lancio previsto per la primavera del prossimo anno. A detta di Carbine, nelle prossime settimane saremo letteralmente sommersi di dettagli, compresi quelli che riguardano le ultime due classi che devono ancora essere svelate. Inutile dire che se volete partecipare alla beta non vi resta che iscrivervi al sito ufficiale e incrociare le dita!
Se vi siete trovati in posta una e-mail un po' strana che parlava di cambiare nome, state tranquilli: non era scam, non stavano cercando di fregarvi l'account. A quanto pare, BioWare ha deciso di dare un nuovo vantaggio ai giocatori sottoscriventi, liberando i nomi occupati dagli utenti free to play che non hanno superato il livello 10 e che non giocano da 60 (free) o 90 (preferred) giorni e da quelli che non hanno superato il livello 30 e non giocano da 120 (free) o 180 (preferred) giorni. Dal livello 30 in poi si è esonerati da questa clausola, anche e soprattutto se si paga la sottoscrizione.
World of Warcraft
Questa settimana, i giocatori del kolossal Blizzard hanno potuto scaricare una nuova patch, un po' più piccola di quanto ci si era aspettati visto che, all'ultimo momento, Blizzard ha deciso di rimandare l'aggregazione delle varie patch in un unico download di cui si parlava da un po' di tempo. Ma cosa aggiunge questa 5.4.1?
In realtà, non molto: alcuni fix, qualche miglioramento alla qualità della vita e, soprattutto, il revamp del programma Reclutamento Amici, attraverso il quale è possibile invitare un amico a provare ed eventualmente acquistare World of Warcraft. Il menu Reclutamento amici è adesso accessibile direttamente dal client di gioco, dunque il procedimento è ancora più facile e veloce, e garantisce ora nuove ricompense rispetto al passato, compresa una cavalcatura inedita e varie mascotte. L'unico problema è che la campagna al momento è sospesa fino al completamento della ristrutturazione. Il rinnovo giunge in contemporanea con la decisione di accorpare in una sola "Battle Chest" la versione base di World of Warcraft e tutte le espansioni fino a Cataclysm, al risibile costo di 14,99€. Notizia collaterale: a quanto pare Legendary Pictures ha trovato il protagonista del famigerato film di Warcraft. Si chiama Travis Fimmel e probabilmente l'avete già visto nella serie televisiva Vikings, nella quale interpreta il ruolo di Ragnar. Non si sa che personaggio interpreterà, ma a quanto pare potrebbero unirsi a lui anche Colin Farrel e Paula Patton come star principali del film diretto da Duncan Jones.
Diablo III
Restiamo brevemente in casa Blizzard, perché la società di Irvine ha rivelato alcuni gustosi dettagli su una nuova zona introdotta con la prima espansione, Reaper of Souls.
Si chiama Cuor della Marca, ed è una metropoli in stile gotico devastata dall'assedio delle creature da incubo contro cui dovremo lottare. Gli artisti di Blizzard si sono ispirati ad alcune città europee come Londra o Toledo, e hanno approfittato della struttura urbana per rinnovare il concetto di "cantine" ed "eventi a singola stanza", che nell'espansione saranno molto più complessi. Se siete dei fan di Diablo III e state aspettando con ansia la sua prima espansione, vi consigliamo caldamente di leggere i retroscena sullo sviluppo della città e delle meccaniche di gameplay associate.
Rift
Chiudiamo questo appuntamento speciale con Expa che ti Passa parlando del MMO firmato Trion Worlds. Coma se la passa Telara, ultimamente? Be', tanto per cominciare sono stati fusi alcuni server... e creati altri. Con-fusi? Ah ah. Ehm.
Spieghiamo: in sostanza, Trion ha chiuso uno dei server europei votati al gioco di ruolo, scatenando le - inutili - proteste degli utenti. Per contro, la nuova lista dei server ne ha rivelato uno nuovo di zecca che, secondo gli sviluppatori, dovrebbe alleviare il lag e stabilizzare l'afflusso dei giocatori. Ciò nonostante, la community non ha preso bene la chiusura del server "role playing" e l'apertura di un altro server normalissimo, benché non sia chiaro a quanto ammontassero gli utenti sul server defunto. I giocatori, comunque, avranno poco tempo per scervellarsi, visto che il 6 novembre arriverà la patch 2.5 con la solita mole ingente di contenuti, che però non verranno proposti tutti subito e per alcuni bisognerà aspettare qualche settimana. Tra le feature più interessanti di questa nuova patch, risalta sicuramente una sequenza subacquea che fungerà da test per le meccaniche che Trion introdurrà nella versione 3.0 del client, presumibilmente la prossima espansione. L'update offrirà anche un nuovo raid, pensato per aiutare i nuovi giocatori ad equipaggiarsi, e un nuovo dungeon.
di Christian La Via Colli
Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth
Normalmente quando si parla dei giochi horror in prima persona, viene subito in mente Amnesia: The Dark Descent di Frictional Games. L'associazione è così immediata che ormai si parla di "gioco all'Amnesia", per definire prodotti appartenenti alla new wave dell'horror. Molti però non sanno che il titolo di Frictional Games non nacque dal nulla, ossia non fu frutto di un'elaborazione completamente originale.
No, non stiamo facendo riferimento ai Penumbra, i due giochi precedenti dello stesso sviluppatore. La verità è che anch'essi devono moltissimo a Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth di Headfirst Production, horror di ispirazione lovecraftiana che già conteneva la maggior parte degli elementi che poi caratterizzeranno il genere e che ancora oggi ci portiamo dietro.
La trama del gioco racconta dell'investigatore privato Jack Walters e della sua avventura a Innsmouth, cittadina iconica per le storie del maestro dell'horror, dove deve scoprire la verità nascosta dietro a uno strano omicidio. Le sue indagini lo porteranno a imbattersi in risvolti ben peggiori di quelli che si aspettava e, ben presto, finirà braccato dai locali e da delle strane creature... Gente strana, direbbe qualcuno.
Di base, gli sviluppatori di Dark Corners of the Earth volevano realizzare il primo survival horror in prima persona degno di questo nome. Per questo presero alcune delle idee dei classici del genere, come la mancanza cronica di munizioni di un Resident Evil, o la superiorità fisica dei mostri rispetto al protagonista, mescolandole al genere stealth. Il risultato fu un mix quasi perfetto, in cui il giocatore, pur con una pistola in mano, si sentiva costantemente impotente e in pericolo di vita. Alcuni momenti erano davvero tesissimi, ma Headfirst era riuscita a mescolarli bene con altri più distesi, in modo da creare un ritmo dell'orrore coinvolgente dall'inizio alla fine.
Altro elemento che Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth condivide con titoli come Outlast o lo stesso Amnesia, è la grande difficoltà. Il giocatore sapeva che ogni errore gli sarebbe costato la vita (e un bel salto sulla sedia), quindi era portato naturalmente dal design di gioco ad avanzare con lentezza, cercando nascondigli sicuri in cui rifugiarsi per osservare la situazione o nascondersi dai mostri.
Jack, il protagonista, era dotato di una salute fisica e una mentale. La prima era gestita tramite un sistema di medicazione molto realistico, nei limiti del possibile, che richiedeva curare le zone ferite del corpo di Jack con bende, ago e filo, assi di legno e antidoti, da usare a seconda del tipo di danno subito. Gli oggetti curativi, rinvenibili per i livelli, erano rari e preziosi e la loro scarsezza rappresentava un altro elemento di tensione. La salute mentale, invece, si perdeva entrando in contatto con l'ignoto. L'abbassamento della salute mentale causava grossi problemi alla vista di Jack, che iniziava ad avere allucinazioni e senso di vertigini. Quando la situazione si aggravava, l'unico modo per curarlo era l'assunzione di psicofarmaci.
Se avete letto la veloce descrizione che abbiamo fatto di Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth e conoscete un po' il genere, sicuramente avrete riconosciuto molte delle meccaniche che poi Frictional ha fatto sue con Amnesia (tipo la salute mentale). Ovviamente non vogliamo togliergli nulla, ma solo invitarvi a considerare il titolo di Headfirst, purtroppo all'epoca dell'uscita penalizzato da scarse vendite, e a dare a Cesare quel che è di Cesare.
di Simone Tagliaferri
Titolo: Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth
Sviluppatore: Headfirst Production
Anno di pubblicazione: 2006
Come reperirlo: Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth è facilmente reperibile su Steam o altri servizi di digital download. Per ottenerne una copia fisica dovete rivolgervi al mercato dell'usato (o sperare in qualche fondo di magazzino).
Perché giocarlo oggi: Perché è ancora un ottimo gioco dell'orrore, che ha fatto da apripista per moltissimi titoli più recenti.