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A qualche anno da oggi la Terra, o almeno la versione alternativa di Ace Combat: Infinity, sarà nel caos totale: l'impatto di un meteorite ha distrutto il 20% della superficie abitabile e la sicurezza nei cieli, in bilico a causa di una serie sterminata di minacce, viene affidata dalle Nazioni Unite ad una società privata incaricata di portare a termine le più disparate missioni in giro per il globo. Nei panni di un giovane pilota l'ultimo capitolo della saga pubblicata da Bandai Namco chiede di scalare i ranghi dell'organizzazione, completando una serie di obiettivi in un ambiente rigorosamente online e pensato per essere messo a disposizione degli utenti con la formula free to play. Dopo un periodo di beta che ha coinvolto a turno tutti i territori dove verrà rilasciato, il titolo si appresta ad arrivare sul mercato europeo il prossimo 28 maggio, in esclusiva su PlayStation, ma di recente abbiamo potuto giocarlo nuovamente grazie ad una demo presente al Level Up di Bandai Namco.

All'evento Level Up di Bandai Namco abbiamo giocato in anteprima il nuovo Ace Combat free to play

Qualcosa è cambiato

Se si prende in mano il controller durante una partita di Ace Combat: Infinity, a bordo dell'aereo impegnati a sparare missili, il feeling è molto simile a quello che già i milioni di giocatori della serie conoscono a menadito: controlli immediati, soprattutto se si sceglie l'opzione standard anziché quella Expert, e pochi fronzoli simulativi permettono di aver da subito la sensazione di padroneggiare un caccia capace di infrangere la barriera del suono ed esibirsi in evoluzioni mozzafiato.

Le due visuali, esterna e dall'angusto cockpit del velivolo, non sono anch'esse una novità mentre l'interfaccia riprende quella vista in più occasioni in passato. Ace Combat: Infinity è divertente e immediato: sfiorare il terreno per vedere la trasformazione subita da città come Tokyo, parzialmente distrutta dagli impatti con i corpi celesti e i successivi sconvolgimenti, continua ad avere un certo fascino nonostante tecnicamente ci siano dei limiti a tratti molto, troppo evidenti. Gli obiettivi sono classici, dalla distruzione di bersagli, aerei e terrestri, alla scorta di una gigantesca base volante, ma questa volta accanto a noi ci sono ci compagni e avversari connessi online e pronti a sfidarci all'ultimo punto. La modalità disponibile al momento è una sorta di cooperativa con alcuni elementi competitivi: due team da quattro devono cercare di portare a termine una missione, collaborando ove necessario ma provando a fare meglio degli avversari. Non ci si spara tra giocatori, i missili sono sempre riservati ai nemici gestiti dall'intelligenza artificiale, ma comunque viene lasciato uno spiraglio alla competizione. A quanto pare una modalità PvP propriamente detta, il classico team deathmatch, non ci sarà nemmeno all'uscita ma viste le molte richieste arriverà successivamente.

In fondo la natura dei free to play è proprio questa e l'aggiunta di contenuti post lancio sarà un processo costante. Nuovi aerei si renderanno di volta in volta disponibili, tutti personalizzabili acquisendo potenziamenti e armi scalando i classici tech tree visti in mille altri prodotti simili. Le micro transazioni entrano in gioco sotto forma di carburante da spendere per alzarsi in volo: in parte questi crediti si ricaricheranno nel tempo, in parte, soprattutto qualora si volesse giocare con continuità, andranno comperati. Una soluzione che abbassa molto la soglia d'ingresso e poi monetizza su chi decide che il titolo incontra i suoi gusti. Come al solito, non è facile dare un giudizio su questo genere di operazioni, perché da una parte allargano in maniera considerevole la base utenti, dall'altra sul lungo periodo rischiano di penalizzare gli appassionati di vecchia data. Preso come un esperimento, Ace Combat: Infinity ha una logica e siamo curiosi di capire come la sua pubblicazione si sovrapporrà eventualmente con nuovi capitoli della saga regolare. Bandai Namco sta scommettendo molto su questo tipo d'operazione e i 300.000 download della beta sembrerebbero, anche se superficialmente, dargli ragione. Il rilascio è imminente quindi per avere tutte le risposte occorre aspettare solo poche settimane.