Nonostante quasi tutti i brand videoludici di guerra affondino le loro radici nel secondo conflitto mondiale (leggasi Medal of Honor, Call of Duty e Battlefield), sembra che ora tutte le software house stiano spostando il focus, di un'ipotetica trama, su guerre immaginarie ambientate nel futuro, allontanandosi quindi diametralmente dal periodo storico in questione. Visto che neanche l'ultimo Wolfenstein, di cui il primo capitolo è considerato il padre degli shooter in prima persona e dai toni nazi-guerrafondai, vuole restare ancorato ad una linea temporale coerente con la prima metà del '900, per i ragazzi di City Interactive è arrivato il momento di proporre alle masse un titolo che ci riporti a quei tempi: diamo il benvenuto ad Enemy Front. Nella nostra anteprima, dopo aver messo le mani su questo interessante direttamente negli studi di Bandai Namco, iniziamo a saggiarne alcune caratteristiche salienti, per quanto ancora in modo superficiale ma sufficiente a comprendere la direzione intrapresa dagli sviluppatori.
Dai ragazzi di City Interactive arriva uno shooter in prima persona piuttosto interessante: Enemy Front
Per i collezionisti
Oltre alla versione Standard arriverà sul mercato anche una Limited Edition che includerà nuovi personaggi da giocare in multiplayer: Warsaw Resistance Fighter, Elite Granadier, SS Storm Trooper e US Sniper e un set completo di armi aggiuntive. Coloro che volessero approfittare e acquistare il gioco in pre-order, potranno godere di un DLC esclusivo, in single player, chiamato "Incursione a St. Nazaire" in cui si dovrà guidare un raid contro i soldati tedeschi per recuperare un macchina crittografica Enigma.
Dietro le linee nemiche
Il nostro alter ego si chiama Robert Hawkins, corrispondente di guerra americano, che si intrufolerà in un'Europa piagata dalle bombe e dall'invasione nazista e, naturalmente, prenderà parte in prima persona alla resistenza per fermare l'avanzata tedesca. Si troverà invischiato in molti conflitti che lo porteranno a viaggiare dalla Francia alla Germania, in Norvegia e nel mentre della Rivolta di Varsavia. I differenti scenari di guerra sono anche un'ottima motivazione per cambiare il teatro dell'azione, passando dalla natura lussureggiante ai rigori delle tormente di neve. Come molti FPS moderni ci hanno abituato, starà a noi decidere se entrare in scena ad armi spianate o sfruttare maggiormente la geografia del luogo per approcci più ragionati e decisamente silenziosi. Il titolo in questione, in realtà, mira a spingere il giocatore su questa seconda opzione, considerando che se vorremo imitare Clint Eastwood e sparare a tutto quello che si muove, oltre a non avere a disposizione un numero di munizioni elevatissimo, potremmo incontrare la morte molto rapidamente, visto l'alto numero di soldati in ogni postazione. Ogni area infatti è costruita in modo tale da obbligarci a sfruttare il binocolo in dotazione, che ci aiuterà marcando i nemici (come avviene in Far Cry 3), ma essenziale anche per studiare i loro spostamenti nei giri di ronda ed osservare l'ambiente sulla base dell'obiettivo che si dovrà raggiungere, indicato con una bandiera. Avendo la possibilità di scrutare la zona da grandi distanze, vi starete chiedendo se potrete sventagliare i nemici a colpi di fucile da cecchino. La risposta è che il team di sviluppo è lo stesso responsabile di Sniper: Ghost Warrior, quindi sì, potrete godere di questa opportunità, anche perchè quando si inizierà a fare fuoco, godremo della sequenza di volo del proiettile dalla canna del fucile di precisione fino al bersaglio designato. Il ventaglio delle armi presenti è davvero ben fornito e variegato. Tra esse, oltre alla classiche pistole, fucili di ogni genere e SMG, conteremo anche su alcune bocche da fuoco letali e modificate dalla resistenza, che per ovvie ragioni saranno decisamente devastanti sui vostri avversari.
Un'idea molto divertente, oltre ad essere un'espediente fondamentale per superare alcune zone, è quella di attirare il nemico in un punto specifico, magari lanciando un sasso in una direzione e colpendo con l'arma a disposizione alcuni elementi dello scenario che coinvolgeranno i nemici. Ci siamo imbattuti ad esempio in frangenti in cui sparare ai paletti che tenevano raccolti alcuni tronchi d'albero, li facevano ruzzolare a valle, travolgendo coloro che si trovano nel mezzo; sparare ai sostegni di alcuni container in sospensione li farà precipitare verso il basso o addirittura è capitato che ci sia della dinamite, già pronta e disposta ad arte sulle pareti di alcune vecchie miniere, che detoneranno con un colpo preciso, esplodendo e dilaniando i malcapitati nelle vicinanze. Attenzione però perché se per caso non riusciremo a raggiungere l'obiettivo di eliminare con precisione i soldati nemici, questi interverranno immediatamente e ci troveremo bersagliati da ogni dove. Per aggiungere nuovi ingredienti ed impreziosire la ricetta con altri sapori, avremo più volte la possibilità di affrontare missioni extra. Lungo la traversata del territorio per raggiungere i punti designati nei nostri obiettivi (che variano dal rubare alcuni oggetti o documenti ad uccidere personaggi chiave), incontreremo alcuni soldati della resistenza, impegnati contro l'esercito tedesco, e in questi frangenti starà a noi decidere se voler essere coinvolti o meno nella vicenda, aiutandoli eventualmente a spazzar via i cattivi di turno e liberando la zona in questione. Presumiamo inoltre che tutto questo possa avere delle ripercussioni all'interno del gioco stesso. La campagna principale ha la promessa di durare circa 10 ore, che si potranno dilatare abbondantemente qualora si decida di immergersi negli scontri furibondi del multiplayer da 12 giocatori.
Natura ostile
Dal punto di vista prettamente tecnico Enemy Front è mosso dal sontuoso CryEngine, il motore alla base della serie Crysis, scelta che ha permesso a City Interactive di mostrare una natura realmente viva e selvaggia: tra radure, boschi, fiumi, campi arati e villaggi riprodotti alla perfezione. Il colpo d'occhio non si ferma ai pochi metri davanti a voi, ma si estende ad un panorama davvero profondo e mozzafiato, colmo di colori e dettagli.
Se infatti le texture sono più che dettagliate e di elevata qualità, anche sul fronte particellare possiamo godere di esplosioni realistiche, così come gli effetti di luce richiamano e sottolineano le scene in cui siamo coinvolti, sia che siamo sotto un sole cocente, immersi nel fumo di un bombardiere esploso o avvolti dalle nebbie di una radura. Grande attenzione è stata data alla dinamicità dell'azione e del movimento del personaggio, per questo il refresh appare di 60 fotogrammi al secondo (almeno per quanto riguarda la versione PC, ma è probabile anche per quelle console). A detta degli sviluppatori l'intelligenza artificiale nemica è stata affinata: restare in copertura in un luogo troppo a lungo ci porterà ad essere accerchiati, di questo siamo stati testimoni più volte. Dovrebbe essere anche molto reattiva, su questo possiamo dire che nella prova che abbiamo fatto, dopo aver ucciso una guardia, il compagno ad un paio di metri ha impiegato un po' troppo a capire che il suo amico era stato freddato, per questo abbiamo aiutato anche lui a passare a miglior vita. Una buona notizia, a chi si dovesse lamentare del prezzo troppo elevato dei videogiochi, arriva appunto sul fronte economico, visto che le versioni console giungeranno sul mercato al costo budget di 40€ mentre su PC lo si potrà portare a casa con 30€. La data di uscita confermata è quella del 12 giugno, in contemporanea su tutte le piattaforme; staremo a vedere se riuscirà a dimostrarsi un titolo all'altezza dei maggiori brand di richiamo.
CERTEZZE
- Grafica corposa ed appagante
- Riproduzione di un numero elevato di armi dell'epoca
- Ambientazioni variegate sia all'esterno che al chiuso
- Trappole divertenti da attivare e studiare
DUBBI
- Intelligenza artificiale nemica non sempre reattiva
- Ripetitività dell'azione
- Mix stealth/action da valutare