Si trattava di un rumor, certo, ma uno di quei rumor che sapevamo essere fondati. Un successo come quello di Grand Theft Auto V non poteva infatti rimanere "ingabbiato", conoscere limiti piattaforma-centrici, e così Rockstar non ha fatto altro che attendere il momento giusto per lanciare la bomba: all'E3 ha annunciato che l'ultimo capitolo della celebre serie uscirà in autunno anche su PC, PlayStation 4 e Xbox One. È stato quindi pubblicato un primo, spettacolare trailer che da solo ha decisamente contribuito a innalzare le aspettative per la conversione, che sembra offrire una qualità visiva sostanzialmente superiore a quella - pur notevole - che abbiamo potuto apprezzare su PlayStation 3 e Xbox 360. Varie testate internazionali si sono prodotte in confronti più o meno dettagliati per carpire, evidenziare e analizzare ogni singolo dettaglio mostrato nel video, così da comprendere ciò che ragionevolmente possiamo attenderci. Abbiamo quindi pensato che sarebbe stato interessante fare il punto della situazione e comprendere quali siano davvero le promesse di questo Grand Theft Auto V di nuova generazione.
Se ne parlava da tempo, ora è ufficiale: l'ultimo episodio della serie Rockstar arriverà anche su PC
Grandi aspettative
Cominciamo col dire che il già citato trailer mostrato all'E3 è tratto dalla versione PlayStation 4 del gioco, il che significa che ragionevolmente gli utenti PC potranno aspettarsi una qualità finale maggiore, a seconda della configurazione hardware in loro possesso.
Pensiamo in primo luogo ai 1080p, che dalle prime ipotesi sembra verranno supportati anche dalla console Sony (e, speriamo, da Xbox One) ma anche e soprattutto al frame rate, che in presenza di un processo di ottimizzazione degno di questo nome (qualcuno in Ubisoft ha appena starnutito) e, come già detto, di una componentistica di livello, dovrebbe garantire i sessanta frame al secondo e consegnarci dunque la Los Santos più fluida e dettagliata che si sia mai vista. Ci sono poi tutta una serie di effetti che su personal computer utilizzano tecnologie specifiche, come PhysX di NVIDIA, e che consentiranno dunque di apprezzare un migliore antialiasing e una resa più gradevole della vegetazione, elemento questo che nelle zone periferiche dello scenario proprio non mancherà. Il primo impatto con il video rivela tuttavia un altro aspetto, legato a doppio filo alla concezione "next gen" di questo progetto: il sostanziale aumento degli oggetti sullo schermo e dunque della conta poligonale, a disegnare il quadro di una città molto più viva e popolata, piena di gente che passeggia per strada nonché di traffico, ma anche di alberi, animali inediti ed erba. Ogni location di Los Santos appare trasformata, a sottolineare quella che probabilmente era la visione originale di Rockstar per Grand Theft Auto V, ma che l'hardware a disposizione in passato non ha permesso di concretizzare.
Nel dettaglio
Un ruolo da protagonista sembra sia stato riservato alle texture e agli shader, nonché a un vero e proprio lavoro di re-design per quanto concerne svariati modelli poligonali. È possibile notarlo guardando i veicoli che sfilano per le strade, decisamente meno "spigolosi" rispetto all'originale GTA V, ma soprattutto curati nei minimi particolari, quasi come se non si fosse voluto lasciare nulla al caso.
Certo, bisognerà capire se la versione finale del gioco evidenzierà globalmente la medesima attenzione, senza mostrare il fianco a qualche "dimenticanza", ma le premesse sono ottime. A beneficiare del maggior numero di poligoni e della migliore qualità delle superfici sono tutti gli scenari, da quelli urbani a quelli rurali, e l'alta definizione delle texture ha contribuito a rendere nitidi e leggibili tutti i cartelli che si vedono in giro. Piuttosto evidente appare anche l'allungamento dell'orizzonte visivo, che rispetto alla versione "current-gen" mostra edifici anche a grande distanza, senza coprirli o sminuirne l'aspetto utilizzando il tradizionale espediente della foschia. L'acqua, poi, merita un discorso a parte: in precedenza vantava una buona resa, ma su PC, PlayStation 4 e Xbox One appare sicuramente più realistica, con onde irrequiete che si abbattono sulle coste a sottolineare una profonda revisione anche in tale frangente. Utilizzando un equipaggiamento appropriato, potremo apprezzare dell'acqua anche le profondità, trovando flora e fauna inedite, ulteriormente valorizzate da raggi di luce che filtrano dall'alto, capaci di ravvivare in maniera decisa l'estetica dei fondali.
Scena per scena
Un'analisi del trailer scena per scena non poteva proprio mancare, dunque procediamo con ordine. Il video si apre con un'inquadratura dell'oceano, che come detto vanta un comportamento più realistico ed è caratterizzato da moti ondosi che si infrangono sulle coste.
Su queste ultime si comincia a intravedere un'attenzione al dettaglio e alla qualità delle superfici che diventerà evidente di lì a poco. Si passa poi alle zone più periferiche di Los Santos, fra le montagne, mentre alcuni cervi sono ignari dell'avvicinamento di un predatore che si muove attraverso il manto erboso alto, capace di spostarsi quando i corpi lo fendono o di "dondolare" a causa del vento. Torniamo dunque in acqua, anzi sott'acqua, dove possiamo osservare il moto circolare di alcuni squali martello mentre la luce solare penetra dall'alto, valorizzando anche qui i movimenti delle correnti. La scena successiva è parecchio spettacolare, una carrellata sulla sommità di alcune montagne mentre il sole si accinge a nascondersi dietro le rocce più alte, con due coyote che si rincorrono. Anche qui si apprezza una definizione inedita del terreno, ma il bello arriva adesso: a valle un treno merci attraversa i binari accanto a una fabbrica, e la qualità di ogni singolo modello poligonale appare sostanzialmente superiore rispetto a quella vista nell'originale Grand Theft Auto V, che su determinati aspetti chiaramente "glissava". All'interno del cantiere un camion quasi investe un operaio, ma l'inquadratura ravvicinata aiuta a notare come tale veicolo vanti una resa migliorata, con ombre che ne valorizzano ogni dettaglio, pneumatici inclusi.
Due persone supervisionano il lavoro dall'alto, ma sullo sfondo sono visibili colline con una schiera di pale eoliche e qualche piccolo edificio. Comincia a scendere la sera: il cartellone "America is for americans" ci ricorda che il gioco è targato Rockstar e che dunque non mancherà una feroce critica sociale, mentre si vedono alcuni camper e, di fianco, una strada extraurbana scarsamente trafficata. Ora è l'alba: Trevor si risveglia in mezzo al nulla, come da tradizione (ma anche qui il paesaggio è splendido), e si dirige mesto verso un veicolo che lo riporti a casa, sotto il sole. Ora invece è notte, e la scena riprende l'intenso traffico su di una tangenziale piena di auto che sfilano a fari accesi. Ci sono molte più vetture in circolazione rispetto alla versione "current-gen", peraltro con tantissime luci in lontananza che fendono il buio, mentre il passaggio di un camion ci offre un rapido ma interessante sguardo ai riflessi e alle reazioni dell'acqua quando piove. Gli sviluppatori ci tenevano a mostrare diversi momenti della giornata e come la luce possa influenzare l'aspetto delle location, e così si passa da un tramonto rosa sulla zona industriale alla fredda notte dei senzatetto che si riscaldano attorno a un fuoco, mentre passa una volante della polizia con i lampeggianti accesi, a sottolineare la bontà del nuovo sistema di gestione dinamica delle luci.
Le sequenze successive del trailer presentano gli altri due protagonisti di Grand Theft Auto V, Franklin e Michael, alle prese con la propria quotidianità. Il primo lava la macchina mentre attorno a lui si muovono personaggi e animali inediti, per poi passeggiare di sera assieme al cane in una strada molto popolata, che anche qui prende le distanze rispetto a quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360 per quanto concerne il numero di personaggi contemporaneamente su schermo. Le zone affollate saranno effettivamente affollate nella nuova versione di GTA V, questo sembra assodato, e a beneficiarne sarà l'esperienza nella sua globalità. Dopo due rapide occhiate a uno spaccato notturno, con la spettacolare ruota panoramica illuminata, e a una mattina assolata in cui le case vedono il passaggio dell'ombra di un aereo (un'altra novità), troviamo Michael intento a cimentarsi con una sessione di yoga assieme alla famiglia, con scarso successo. La parte finale del trailer è un mix di rapide carrellate d'impatto, prima con Michael che si mette alla guida della sua auto, evidenziando un livello di dettaglio inedito per gli interni dei veicoli e accennando un frenetico inseguimento con la polizia (parte anche un elicottero a darci filo da torcere), poi di nuovo la Los Santos notturna, con il suo intenso traffico e un colpo d'occhio straordinario.
Una terra promessa
Gli elementi a nostra disposizione sono ancora scarsi, addirittura non sono neppure state rilasciate delle immagini ufficiali, tuttavia la versione "next-gen" di Grand Theft Auto V promette di offrire quell'atmosfera, quella ricchezza di dettaglio, quella solidità e quella qualità visiva che sulle console di vecchia generazione sarebbe stato impossibile ottenere.
Il fatto che il trailer sia tratto dall'edizione PlayStation 4 non può che stimolare l'ottimismo e l'entusiasmo degli utenti PC, che a meno di evidenti strafalcioni (a cui Rockstar non sarebbe neppure nuova, purtroppo - vedi il pessimo lavoro fatto con Grand Theft Auto IV) potranno accedere alla migliore e più completa visione di Los Santos, dei suoi splendidi quartieri, delle sue tante contraddizioni, delle sue risorse e di tutto ciò che gli ruota attorno. I personaggi, i veicoli, i paesaggi, la resa dell'oceano: tutto sembra aver subito un sostanziale restyling, nell'ottica di un'operazione che va oltre la mera "rimasterizzazione" grafica e che agisce invece sulla conta poligonale, sulla qualità dei modelli, sugli shader, sulle texture e sul sistema di illuminazione. I lavori sul "nuovo" GTA V sono certamente iniziati molto prima della pubblicazione del gioco su PlayStation 3 e Xbox 360, tenendo magari proprio il PC come piattaforma di riferimento, dunque è chiaro ed evidente come gli sviluppatori Rockstar abbiano avuto tutto il tempo che gli serviva per confezionare un prodotto di pregio attorno a una struttura già consolidata, che dunque non necessitava di ulteriori rifiniture. Difficile, a questo punto, che le pur enormi aspettative vengano deluse.