Le aspettative, nei confronti di Xenoblade Chronicles X, sono a dir poco monumentali. Tre anni fa Xenoblade Chronicles (conosciuto come Monado in Giappone) ci lasciò a bocca aperta: dopo tutte le traversie per la sua pubblicazione occidentale, prima in Europa e poi in nord America, nessuno si immaginava che un RPG per Wii, la "console dei casual gamer", riuscisse a schiacciare la concorrenza dei più famosi sviluppatori di giochi di ruolo giapponesi all'opera sulle console casalinghe più potenti. Sulla storia, poi, inutile pronunciarsi: era stata scritta dall'autore degli indimenticabili Xenogears e XenoSaga, finalmente libero dai vincoli che avevano azzoppato le sue precedenti produzioni.
Benché Xenoblade Chronicles si chiudesse perfettamente, senza lasciare particolari spunti per un sequel, il Nintendo Direct in cui fu mostrato per la prima volta il nuovo gioco di Monolith Soft per Wii U, allora intitolato soltanto X, generò le ipotesi e le congetture più sfrenate. Il mondo pareva quello di Xenoblade Chronicles, c'erano dei mech molto simili, il sistema di combattimento era praticamente identico però c'era un'interfaccia che tradiva una possibile modalità multigiocatore. Insomma, che cos'era X? La risposta è giunta durante l'E3, con un nuovo trailer e una lunga demo per il Nintendo Treehouse, e le aspettative monumentali di cui sopra si sono trasformate in hype puro e sfrenato. Nonché nell'ennesimo, ottimo motivo per accaparrarsi un bel Wii U.
Riuscirà Xenoblade Chronicles X a bissare il successo e la qualità del suo predecessore per Wii?
Non è una X
Lo spettacolare trailer mostrato durante il Nintendo Direct, in realtà, non ci dice molto sulla natura del gioco. Vediamo almeno due flotte spaziali scontrarsi in un'incredibile battaglia dove la fanno da padroni astronavi e mech dalle fattezze familiari, ma anche delle creature decisamente aliene e tentacolari.
Alla guida di alcune astronavi ci sono degli umanoidi che sfoggiavano delle protuberanze ossee simili a corna e che decisamente non appaiono terrestri. Vediamo una carrellata di personaggi accompagnata da sottotitoli a dir poco criptici: si parla della perdita della Terra, di un viaggio interstellare verso un nuovo pianeta, di BLADE (acronimo per Beyond the Logos Artificial Destiny Emancipator) e Growth e del fatto che la razza umana farebbe meglio a sparire dall'universo. Insomma, c'è in ballo qualcosa di veramente grosso, e il fatto che si accenni a tematiche religiose ci ricorda subito con chi abbiamo a che fare: quel geniaccio di Tetsuya Takahashi. Poi quello stesso trailer finisce col grande reveal del titolo definitivo, e cioè Xenoblade Chronicles X. Una scelta che ha lasciato perplessi i più ferrati sull'argomento, anche perché quella X in realtà si leggerebbe "cross" (e cioè "croce" o "incrocio"). Strano forte, eh? Le sorprese non sono finite perché il Nintendo Treehouse ha poi mostrato l'introduzione giapponese del gioco, chiarendoci le premesse della storia: nel 2054 lo spazio intorno alla Terra diventerà il campo di battaglia in cui si affronteranno le flotte di due razze aliene, procurando al nostro pianeta danni gravissimi fino a distruggerlo.
I superstiti della razza umana saranno costretti ad abbandonare la Terra a bordo di speciali arche spaziali e ad intraprendere un vero e proprio esodo intergalattico che si concluderà nell'orbita di un pianeta sconosciuto: sarà lì che la civiltà umana ricomincerà a prosperare, stabilendo la città di Neo Los Angeles dopo la caduta delle arche. La storia ha per protagonista un avatar che creeremo all'inizio del gioco e che ci rappresenterà nel mondo di Xenoblade Chronicles X: molti si preoccupano del fatto che un protagonista "anonimo" potrebbe comportare un appiattimento della narrazione, ma vogliamo ricordare titoli tutt'altro che piatti e col protagonista silenzioso come gli Shin Megami Tensei o Breath of Fire. D'altra parte, non sappiamo che dire riguardo ai collegamenti tra Xenoblade Chronicles e quello che potrebbe essere un sequel o addirittura un prequel (e chi ha finito il primo Xenoblade intuirà il perché) dato che al momento sono tutt'altro che chiari. Certo, il pianeta in cui si è imbattuto l'umanità assomiglia parecchio al Bionis, e alla fine del trailer abbiamo visto sbucare da una cassa quello che, presentandosi come Tatsu, è inconfondibilmente un Nopon. Ma i due giochi sono davvero collegati?
L'incognita
Svegliati dal sonno criogenico dalla combattiva Elma, i nostri primi passi sul pianeta in direzione di Neo Los Angeles serviranno a farci prendere confidenza col sistema di combattimento, e da questo punto di vista le similitudini con il precedente Xenoblade Chronicles sono a dir poco lampanti. Il mondo di gioco sembra molto più vasto, a cominciare dalla regione in cui comincia l'avventura e che si estende a perdita d'occhio su più livelli.
Il presentatore, a un certo punto, si sporge dalla sommità di una collina, affacciandosi su una spiaggia popolata da varie creature tutt'altro che amichevoli. Potrebbe saltar giù ed esplorare quella porzione di mappa, ma i nemici sono molto pericolosi e aggressivi. La fauna aliena, infatti, si comporta esattamente come quella di Xenoblade Chronicles, dividendosi tra nemici passivi e nemici aggressivi, in grado di percepire la nostra presenza attraverso l'udito o la vista. I combattimenti sono seamless: proprio come in Xenoblade Chronicles non vi è transizione tra l'ingaggio e la battaglia vera e propria, che si svolge in tempo reale secondo un'impostazione che ricorda un po' quella dei MMORPG, con una barra delle abilità che è possibile usare in sequenza, attendendo solo dei brevi periodi di ricarica. Una novità, però, sarà la possibilità di cambiare arma al volo, passando magari da un paio di pugnali per lo scontro in mischia a un bel fucile futuristico con cui colpire il bersaglio da lontano. A seconda dell'arma cambieranno anche le abilità ad essa legate, mentre altre - come le abilità di cura o di potenziamento - saranno accessibili a prescindere dallo strumento di morte impugnato. La cosa interessante è che il nostro alter ego - e forse anche i comprimari che si uniranno al suo immancabile gruppo di eroi - può sviluppare ogni abilità, o Art, semplicemente utilizzandola più volte durante i combattimenti o spendendo una certa quantità di punti guadagnati con i level up.
Inoltre, Xenoblade Chronicles X prevede un sistema di personalizzazione basato su una varietà di "classi" che prediligono questo o quello stile di gioco: è possibile sbloccare le varie specializzazioni aumentando di livello e progredendo su uno speciale albero delle abilità, e poi cambiare classe al volo durante il combattimento, modificando così anche l'assetto delle abilità. Si tratta, insomma, di una meccanica abbastanza complessa che farà la gioia di chi adora il concetto di "build" e che, molto probabilmente, si rivelerà fondamentale se dovesse essere tutto vero quello che abbiamo ipotizzato in passato in merito a un'eventuale modalità multigiocatore: un incrocio, cioè, tra Monster Hunter e Phantasy Star Online. Del resto, il loot appare in Xenoblade Chronicles X proprio come nel suo predecessore per Wii, cambiando graficamente l'aspetto dei personaggi a seconda del pezzo di equipaggiamento indossato. La demo del Nintendo Treehouse si concludeva con un semplice boss e l'ingresso di Elma e del protagonista nella città di Neo Los Angeles, una specie di roccaforte per l'ultima speranza dell'umanità. Quanto abbiamo visto ci ha lasciato assolutamente con l'acquolina in bocca: Xenoblade Chronicles X sembra avere tutte le carte in regola per spingere la console Nintendo ai suoi limiti estremi proprio come Xenoblade Chronicles fece con Wii, grazie alle scelte artistiche di Monolith Soft e alle mire, grandiose come al solito, di quel matto di Takahashi. Per saperne di più dovremo però aspettare parecchi mesi, visto che il gioco uscirà in Giappone non prima del 2015 inoltrato.
CERTEZZE
- Quando si dice che il marchio è una garanzia!
- Tornano le meccaniche collaudate di Xenoblade Chronicles
DUBBI
- La storia in che modo si collega al predecessore per Wii?
- Non si sa ancora nulla sulla fantomatica modalità multigiocatore