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Siamo tutti mercenari

Zombie, mummie e mutanti nel nuovo TPS free-to-play firmato Yingpei Games

PROVATO di Mattia Comba   —   16/07/2014
Hazard Ops
Hazard Ops
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I titoli multiplayer hanno da sempre trovato terreno fertile su PC, soprattutto se si parla di sparatutto, genere che fin dall'alba dei tempi annovera numerosi esponenti concepiti in tutto o in parte per essere goduti in compagnia di altri giocatori. Nonostante ciò, c'è chi ancora fatica ad accettare titoli esclusivamente multiplayer.

Siamo tutti mercenari

Pensiamo ad esempio al discussissimo TitanFall, che fa dello scontro tra giocatori la sua ragion d'essere, pagando il prezzo di sprezzanti critiche da parte di chi si aspetta sempre e comunque una modalità in singolo in ogni sparatutto venduto a prezzo pieno. Ed è proprio il prezzo il motivo del contendere. Quando si parla di mouse e tastiera, la maggior parte delle produzioni è andata a braccetto con il modello del titolo free to play, che indubbiamente ha indorato la pillola ai critici di cui sopra. Hawken, Warface, Team Fortress 2 hanno fatto proseliti offrendo gratuitamente centinaia di ore di gioco e la possibilità di effettuare acquisti di oggetti, personalizzazioni e skin che ben poco hanno a che fare con la fruizione e il bilanciamento del titolo stesso. Allo stesso modo, il fattore gratuità, ha reso un po' meno brutti titoli che se venissero venduti, avrebbero un mercato troppo ristretto. Questo è proprio ciò che abbiamo pensato quando per la prima volta messe le mani su Hazard OPS, un third person shooter attualmente in beta, che nonostante l'ottimo potenziale, paga lo scotto di idee trite e ritrite, alcuni problemi in fase di bilanciamento e di game design, e una generale mediocrità sotto il profilo della realizzazione tecnica. Un titolo che si prende poco sul serio e che punta tutto sulla libertà di fruizione per farsi avvicinare dai giocatori che potrebbero rimanere coinvolti dalle sue bizzarrie e dai suoi eccessi, chiudendo prontamente un occhio sui difetti al netto dell'assente esborso di denaro.

Prima prova per Hazard OPS, shooter in terza persona free to play con più dubbi che certezze

Dalla Cina con amore

Hazard OPS (conosciuto oltre oceano con il nome Zombies Monsters Robots) è sviluppato dallo studio cinese Yingpei Games, ex Epic Games China, e pubblicato in Europa da Infernum, già conosciuti per il certo non esaltante Dragon's Prophet. L'accesso alla closed beta ci ha permesso di mettere le mani su un codice ancora vacillante dal punto di vista della stabilità, ma quasi completo sul fronte contenutistico, con modalità PvE e PvP potenzialmente interessanti nonostante la poca gente presente sui server. Al primo avvio, ci troviamo subito alle prese con la creazione del personaggio, caratterizzata da una generale penuria di opzioni.

Siamo tutti mercenari

Oltre alla possibilità di scegliere il sesso del nostro alter ego virtuale, abbiamo a disposizione solamente una manciata di personalizzazioni che riguardano volti e capigliature, con il risultato di ritrovarsi su schermo mercenari parecchio simili tra di loro e privi di qualsivoglia caratterizzazione e originalità. Una volta imbracciato il fucile possiamo scegliere se affrontare le mappe in compagnia di altri giocatori o se sfidarli direttamente, con match all'ultimo sangue caratterizzati in entrambe le modalità dalla suddivisione in round e dalla presenza del permadeath: ogni qualvolta si viene uccisi in battaglia si torna in vita solamente al round successivo, oppure nella modalità PvE utilizzando un Token, ovvero un gettone acquistabile nello store che permette il respawn istantaneo. Entrati in Caserma, ovvero nell'hub di gioco, abbiamo accesso alle prime armi primari e secondarie, e a una serie di missioni tutorial per prendere confidenza con le meccaniche e il gameplay del titolo. Questo si rivela piuttosto standardizzato per il genere: coperture, scatti e capriole, uniti alla visuale in terza persona, rendono il tutto piuttosto simile a quanto visto in saghe come Gears of War e Uncharted, senza particolari guizzi o innovazioni in termini di game design. L'assenza di stamina permette di scorrazzare per la mappa senza soluzione di continuità, passando da una copertura all'altra alla ricerca della prossima creatura da crivellare di colpi, pratica necessaria per colpa di mappe generalmente troppo vaste e dispersive.

Massacri in compagnia

La struttura a round delle partite rende il PvE assimilabile a una modalità orda senza particolari vette qualitative, che fa della varietà e della bizzarria dei nemici il suo punto di forza. Ci troveremo a fronteggiare zombie, mummie, robot, mostri giganti e abominevoli mutanti che ad ogni round diventeranno più numerosi e pericolosi.

Siamo tutti mercenari

Ogni match può essere affrontato fino da un massimo di otto giocatori in una delle oltre dieci mappe presenti nel titolo, tutte ben differenziate tra di loro, sia a livello visivo che di design. Purtroppo però, l'intera esperienza è pesantemente minata da consistenti problemi di intelligenza artificiale: se infatti nel PvP la sfida è decisamente adrenalinica, anche per merito della morte permanente nei vari round a cui abbiamo accennato in precedenza, nel PvE i nemici non sono particolarmente svegli, non sfruttano le coperture, sono generalmente poco reattivi e cadono con una manciata di proiettili, almeno alla difficoltà normale. Quest'ultimo aspetto viene facilmente arginato aumentando il livello di sfida, ma le lacune rimangono evidenti così come nel caso degli armamenti. Nonostante la discreta eterogeneità, le bocche da fuoco presenti nell'armeria hanno tutte un pessimo feedback tanto che non ci si rende conto della differenza tra diverse armi appartenenti alla stessa categoria, lasciando la sensazione che con una maggiore cura in fase realizzativa, il titolo Yingpei Games avrebbe potuto dare molto di più in termini di divertimento e coinvolgimento.

Mancanza di personalità

Come detto, la vera sfida sta nel PVP, ma anche in questo caso Hazard OPS segue il copione proponendo, oltre al classico Team Deathmarch e Free for All, le modalità Elimination, nella quale eliminare tutti i membri della squadra avversaria prima che questa riesca ad eliminare i nostri compagni, Distruction, che vede uno dei due team impegnato nel posizionamento di due bombe entro un tempo limite, e Beast Mode, forse la più interessante del lotto. Si tratta di un match a squadre dove ad ogni morte e ad ogni kill corrispondono dei punti da spendere per rientrare in gioco al prossimo respawn nei panni di un mostro più o meno potente in base al prezzo a cui l'abbiamo pagato.

Siamo tutti mercenari

Alla fine di ogni partita, come da tradizione, otterremo punti esperienza e soldi da spendere nello store virtuale, dove acquistare equipaggiamenti, perk e armi di tutti i tipi da equipaggiare in occasione della prossima partita. Il modello economico è basato su tre valute: i Gold ottenuti alla fine di ogni match, i Cash da acquistare spendendo soldi veri, e i Quest che, come dice il nome, si accumulano portando a termine specifiche missioni. Da notare che ad ogni valuta corrispondono specifici oggetti non acquistabili altrimenti, costringendo di fatto i giocatori a comprare Cash per poter ottenere i ferri più potenti e divertenti da utilizzare. Sotto il profilo tecnico, Hazard OPS è stato realizzato utilizzando una versione riveduta e aggiornata dell'Unreal Engine 3, che ha permesso di ottenere scenari e modelli poligonali belli da vedere nonostante la totale mancanza di distruttibilità degli ambienti e la costante presenza di fenomeni di pop up che ci auguriamo vengano risolti con il lancio della versione finale. Insomma un prodotto che fatica a distinguersi da altri, almeno in questa fase di beta, e che ancora molto deve fare per puntare ad un vasto consenso nel panorama degli shooter free to play.

CERTEZZE

  • Grande varietà di mappe e nemici
  • Tante modalità di gioco...

DUBBI

  • ...che però non inventano nulla di nuovo
  • Manca di mordente e personalità
  • Realizzazione tecnica altalenante