Questione di feeling

L'annuncio della data d'uscita di Pro Evolution Soccer 2015, il prossimo 13 novembre, è destinata a far discutere. La corsa non è più su FIFA ma su se stesso, con la volontà di non commettere tutti gli errori dell'ultimo capitolo e uscire solo quando pronti al 100%, compresa la modalità online. A distanza di poco più di un mese dall'ultima versione provata all'Old Trafford abbiamo giocato nuovamente il titolo, assieme a quattro chiacchiere con Adam Bhatti, brand manager europeo, e Klaus Ganer, che si occupa della parte relativa ai dati di squadre e calciatori.

Ebbene, la versione presente alla GamesCom di Colonia gode di parecchi miglioramenti proprio in termini di gameplay: abbiamo scelto il Portogallo tra le sei squadre presenti, compresa l'Italia, per ravvisare subito un'ottima risposta ai comandi da parte dei giocatori, e soprattutto un feeling davvero naturale in occasione dei dribbling, passaggi in profondità e cross. Come oramai noto Konami ha deciso di ridurre al minimo i "trick", le finte e le combinazioni con i tasti, per ritornare alle sue origini dove contava l'abilità pad alla mano e il tempismo nei cambi di direzione per scartare l'avversario. Effettivamente ci siamo divertiti non poco ad usare Ronaldo per avere la meglio degli avversari, ma anche i difensori per i passaggi all'indietro, e gli altri calciatori per esibirci in diversi tocchi di prima, anche di petto, per quanto riguarda le manovre offensive. Anche gli automatismi in occasione dei contrasti sembrano essere ridotti, e la fisica della palla ci è parsa ulteriormente rifinita e credibile. Difficile riportare a parole le sensazioni pad alla mano, e proprio perché raramente ci sbilanciamo durante le fasi di anteprima, è strano poter dire con tanta sicurezza che parecchie cose ci hanno soddisfatto di PES 2015 dopo qualche partita disputata da soli e contro altri avversari umani.

Sin prisa pero sin pausa

Grazie al tool online creato dagli sviluppatori e dedicato ai membri della community di diversi paesi, questi ultimi invieranno e lo stanno già facendo i dati sulle caratteristiche dei calciatori, eventuali accessori che utilizzano e le prestazioni nelle ultime partite; grazie a questo il gioco beneficerà di aggiornamenti settimanali, che si rifletteranno anche nei cosiddetti PlayerID e TeamID. In tale contesto i giocatori presenti nella demo erano molto riconoscibili: nei volti, riprodotti con ottima fedeltà, ma anche nelle movenze, con il PlayerID che sarà implementato a detta di Konami su un gran numero di giocatori. Al di là dei soliti Ronaldo e Robben, inoltre, abbiamo apprezzato un Neuer posizionato un po' più avanti degli altri portieri e pronto ad uscire col tasto triangolo anche fuori dall'area di rigore, magari di testa.

La stessa cosa vale per l'atteggiamento della squadra, grazie al TeamID si comporterà in campo in maniera verosimile: nel Bayern Monaco, ad esempio, i propri compagni di squadra tenderanno ad accentrarsi verso il portatore di palla per una fitta rete di passaggi, nell'Inter di Mazzarri le ali tenderanno ad allargarsi per sfruttare il contropiede, nel Napoli di Benitez gli attaccanti e le ali si esibiranno in spumeggianti tocchi di prima fino a segnare in maniera spettacolare. Non solo, durante la partita le squadre cambieranno atteggiamento anche in funzione del risultato e sempre in maniera simile alle controparti reali, stessa cosa quando giocheranno in casa o fuori casa. In termini di modalità abbiamo appreso nuove informazioni su MyClub, che andrà a sostituire la Master League Online: maggiore enfasi sarà posta sul contorno della carriera e sull'atmosfera, diverse modifiche invece saranno apportate alla struttura, come i procuratori che a seconda delle proprie abilità permetteranno di accedere ai giocatori migliori, ed i manager che suggeriranno le tattiche e contribuiranno ad aumentare lo spirito di gruppo, il quale avrà ripercussione sui parametri atletici dei calciatori. MyClub potrà essere giocato sia in maniera offline che online condividendo i progressi ottenuti senza distinzioni di sorta. Role Control è invece una modalità completamente nuova e dedicata al gioco con gli amici. Nella pratica sarà possibile giocare fino a tre persone all'interno della stessa squadra, ognuna delle quali controlla i calciatori della difesa, quelli di centrocampo oppure dell'attacco, quasi come se fosse un calcio balilla digitale. A detta di Konami questa configurazione funziona molto meglio di quella classica all'interno della quale tutti controllano tutti; l'idea sulla carta è perlomeno interessante, ma dovremo provarla in prima (tre) persona prima di esprimerci in maniera più adeguata. Nella sua prima incarnazione Role Control sarà solamente offline, e sarà disponibile per il gioco a distanza quando gli sviluppatori saranno sicuri del suo funzionamento perfetto anche in termini di lag. Le ultime informazioni che abbiamo appreso sono legate alla pioggia, che sarà presente nel gioco ed inciderà sulla fisica della palla, e alla conferma dei portieri manuali. La versione PC avrà il gameplay di quelle per PlayStation 4 e Xbox One, ed un comparto grafico migliore della passata generazione di console; non sappiamo questo cosa significhi esattamente, forse il Fox Engine non è ancora stato ottimizzato a dovere su Personal Computer nella sua ultima versione, ma bisognerà aspettare quando ci saranno dichiarazioni più chiare in merito. Il nostro incontro con PES 2015 è stato in definitiva soddisfacente, i miglioramenti al gameplay sono evidenti e la scelta di uscire più tardi non è sbagliata, se significherà il rilancio per la serie. Chiudiamo l'articolo con una piccola curiosità: Konami ha ovviamente siglato il contratto con Mario Gotze per la copertina del gioco molto prima della finale dei campionati mondiali: gli sviluppatori ci hanno visto giusto e hanno avuto anche una discreta botta di fortuna quando il giocatore tedesco ha siglato il goal che ha portato la Coppa del Mondo in Germania.

Nuova prova su strada per Pro Evolution Soccer 2015, comprese nuove informazioni sul gioco!