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Lo Strigo arriva su mobile

Abbiamo provato il MOBA basato sull'universo di The Witcher

PROVATO di Mattia Comba   —   27/08/2014
The Witcher Battle Arena
The Witcher Battle Arena
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Nella calca che ad ogni ora del giorno assiepava lo stand di CD Project RED alla GamesCom di Colonia, siamo riusciti a giocare per la prima volta il nuovo The Witcher Battle Arena, spin-off in salsa MOBA basato sull'affascinante e ricco universo fantasy immaginato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski in prossima uscita su dispositivi mobile iOS, Android e Windows Phone. Dopo esserci gustati la presentazione del terzo capitolo della saga dello Strigo, ci siamo intrattenuti insieme ad alcuni sviluppatori di Fuero Games per capire meglio com'è nata l'idea di portare un franchise così famoso su dispositivi mobile e in che modo hanno piegato le regole dei classici MOBA per adattarle al meglio a un'esperienza portatile che per sua natura deve essere più intuitiva, snella e veloce della controparte PC. Trovare il corretto bilanciamento tra un genere che fa del multiplayer competitivo la sua essenza e una piattaforma abituata a premiare i titoli mordi e fuggi è stata sicuramente la loro sfida più difficile, ma per quanto abbiamo visto la strada intrapresa sempre proprio essere quella giusta.

Prima prova per The Witcher Battle Arena, interessante MOBA in uscita su mobile

Le tre torri

Mantenendo intatti i capisaldi del genere, anche in The Witcher Battle Arena ci saranno due squadre che si sfidano online in match 3 contro 3 sfruttando al meglio le abilità specifiche dei vari eroi e il lavoro di squadra.

Lo Strigo arriva su mobile
Lo Strigo arriva su mobile

Per sposare al meglio il concetto di portabilità sono state adottate alcune scelte di game design che rendono le partite lunghe all'incirca 5 minuti, in modo da offrire un'esperienza appetibile per il pubblico di riferimento senza snaturarne eccessivamente il gameplay. In tal senso, in ogni arena sono presenti solamente tre torri che a differenza dei MOBA classici non devono essere abbattute, ma conquistate, con lo scopo ultimo di azzerare i 500 punti avversari mantenendone il controllo il più a lungo possibile. Nonostante le dimensioni ridotte della mappa, è impossibile conquistarle tutte e tre contemporaneamente, costringendo i due team a una costante rincorsa alla cattura delle torri avversarie che non dà un attimo di tregua. Per semplificare ulteriormente la formula sono stati eliminati i minion, il farming e il negozio in modo da indirizzare l'attenzione del giocatore esclusivamente sul combattimento e sullo sviluppo delle tre abilità disponibili durante la partita. Nell'inventario trovano spazio solamente una pozione curativa e una bomba stordente, quest'ultima da utilizzare in maniera oculata vista l'impossibilità di averne una nuova fino al respawn successivo. Togliendo tutti questi aspetti secondari, l'unica cosa che rimane al giocatore è concentrarsi sul combattimento. Una volta scelto l'eroe ed entrato in partita, c'è sempre qualcosa da fare e gli unici frangenti utili a tirare il fiato sono quelli in attesa della rinascita, periodo durante il quale decidere quali abilità sviluppare prima di essere nuovamente catturati dal vortice degli scontri. La progressione dei livelli del personaggio è piuttosto serrata e nel giro di qualche minuto ci si ritrova a controllare un eroe ben più forte di quello preso a inizio partita, con tutte e tre le abilità sbloccate da utilizzare con il tempismo opportuno. Vista la ridotta durata della partita, anche il tempo di ricarica di ogni abilità è drasticamente ridotto rispetto alla controparte PC, permettendo al giocatore di poterle utilizzare più spesso in sinergia con quelle dei suoi compagni di squadra.

Al centro dell’Arena

La demo che abbiamo provato aveva un'ambientazione presa direttamente da The Witcher 2, grande abbastanza da permetterci il respawn in totale sicurezza, ma contenuta il giusto da metterci sempre a qualche passo di distanza dalle torri e dalle zone di combattimento, mantenendo alta la tensione senza attimi di tregua o cali di ritmo.

Lo Strigo arriva su mobile
Lo Strigo arriva su mobile

Nella build erano presenti dieci eroi, tra cui Saskia, Golem, Philippa e Zoltan, ognuno adeguatamente caratterizzato con attacchi e abilità ripresi dall'universo di The Witcher da mixare a dovere per ottenere un team efficace sia negli scontri ravvicinati che dalla lunga distanza. Giocandolo su iPad assieme a compagni e nemici controllati dall'intelligenza artificiale siamo rimasti piacevolmente colpiti dal ritmo serrato delle partite e dalla varietà di attacchi e abilità degli eroi, nutrendo però qualche dubbio sull'interfaccia, troppo poco chiara in fase di upgrade delle abilità. Più di una volta infatti è stato lo stesso sviluppatore a doverci ricordare di spendere i punti accumulati per migliorarle in quanto mancava un qualsivoglia accorgimento visivo di rilevo che ci indicasse la presenza di nuovi potenziamenti. Inoltre, il sistema di controllo dell'eroe tramite il touch screen è parso troppo poco responsivo, con cambi di direzione lenti e una scarsa precisione nella direzione di movimento. Nel complesso, però, non possiamo che ritenerci soddisfatti del nostro primo incontro con The Witcher Battle Arena, titolo atipico che sembra aver imboccato la giusta strada per portare su device portatili l'esperienza dei MOBA, adeguatamente riveduta e corretta. Non ci resta quindi che aspettare la versione finale in arrivo entro l'anno, nella quale potremmo esprimerci sul definitivo bilanciamento dei vari eroi, nell'attesa di scoprire se le promesse di Fuero Games di rilasciare un titolo free to play completamente accessibile utilizzando esclusivamente i crediti guadagnati in game, siano state rispettate.

CERTEZZE

  • Interessante esperimento di MOBA su device portatili
  • È basato sull'affascinante universo di The Witcher
  • Scontri frenetici e divertenti

DUBBI

  • L'interfaccia utente necessita ancora di qualche modifica
  • Il sistema di controllo touch appare un po' macchinoso