Le operazioni di restyling rientrano praticamente da sempre nelle strategie di marketing dei produttori di console. Le si mette in atto per "svecchiare" un sistema e rilanciarne l'immagine agli occhi del pubblico, per approfittare di costi produttivi che nel corso del tempo sono andati via via diminuendo, per utilizzare componenti migliori od ottimizzati rispetto magari a determinate problematiche che affliggevano i modelli precedenti.
I motivi per operare un restyling sono molteplici, insomma, e Nintendo ne sa qualcosa. Nello specifico, la sua attuale console portatile, Nintendo 3DS, ha visto la nascita di due versioni alternative a quella originale: il Nintendo 3DS XL, dotato di un fattore di forma più grande e tondeggiante, nonché di un display più ampio, e il Nintendo 2DS, revisione "semplificata" per gli utenti più giovani, priva del classico sistema di apertura a conchiglia e dell'effetto tridimensionale. Durante il Nintendo Direct giapponese dello scorso 29 agosto, la casa di Kyoto ha poi annunciato il New Nintendo 3DS, uscito l'11 ottobre nei negozi nipponici e in arrivo in Italia il 13 febbraio, in due differenti versioni. Un restyling non solo estetico, come vedremo a breve, che ha suscitato grande curiosità tra gli appassionati, così come qualche perplessità.
New Nintendo 3DS e New Nintendo 3DS XL, le specifiche tecniche
New Nintendo 3DS
- Altezza: 80,6 mm (contro i 74 mm del modello originale)
- Larghezza: 142 mm (contro i 134 mm del modello originale)
- Profondità: 21,6 mm da chiuso (contro i 21 mm del modello originale)
- Peso: circa 253 grammi con il Battery Pack, la stilo e la micro SD (contro i 235 grammi del modello originale)
- Dimensioni schermo superiore: 3,88 pollici di diagonale (contro i 3,5 del modello originale)
- Dimensioni schermo inferiore: 3,33 pollici di diagonale (contro i 3 pollici del modello originale)
- Durata della batteria: da 3,5 a 6 ore quando usato con software per Nintendo 3DS (contro le 3-5 ore del modello originale), da 6,5 a 10 ore quando usato con software per Nintendo DS
New Nintendo 3DS XL
- Altezza: 93,5 mm (contro i 93 mm del modello originale)
- Larghezza: 160 mm (contro i 156 mm del modello originale)
- Profondità: 21,5 mm da chiuso (contro i 21 mm del modello originale)
- Peso: circa 329 grammi con il Battery Pack, la stilo e la micro SD (contro i 336 grammi del modello originale)
- Dimensioni schermo superiore: 4,88 pollici di diagonale
- Dimensioni schermo inferiore: 4,18 pollici di diagonale
- Durata della batteria: da 3,5 a 7 ore quando usato con software per Nintendo 3DS (contro le 3,5-6,5 ore del modello originale), da 7 a 12 ore quando usato con software per Nintendo DS
Diamo un'occhiata al New Nintendo 3DS, in arrivo il 13 febbraio: che cos'è e cosa significa?
Fuori...
Come appena accennato, il New Nintendo 3DS sarà disponibile nelle versioni standard e XL, riprendendo grossomodo le dimensioni dei due corrispondenti modelli attuali ma apportando una serie di modifiche estetiche e funzionali. Il design della console appare infatti "ottimizzato" in particolar modo rispetto al fattore di forma originale e la sua discutibile disposizione dei tasti.
Nel New Nintendo 3DS la "striscia" inferiore con i pulsanti Start, Select e Home è stata infatti eliminata e sostituita dal solo pulsante Home, laddove Start e Select sono stati spostati a destra, come nel Nintendo DS Lite. I pulsanti principali dell'handheld, ovvero X, Y, A e B sono stati colorati rispettivamente di blu, verde, rosso e giallo (quantomeno nella versione standard bianca), e ai due dorsali L e R ne sono stati aggiunti altri due, ZL e ZR. È stata annunciata anche una simpatica linea di cover intercambiabili per il modello più piccolo, capaci di donare ulteriore freschezza al dispositivo. La novità più eclatante e attesa si trova però nella zona frontale, in alto a destra: stiamo parlando del secondo Circle Pad, chiamato Stick C, che consentirà finalmente di gestire la telecamera in tutti i giochi con visuale in prima e in terza persona (vedi Monster Hunter) senza ricorrere a soluzioni alternative di dubbia efficacia o all'uso di adattatori esterni. I progettisti hanno optato per un secondo stick analogico molto piccolo, del tutto simile a quello usato nelle tastiere dei vecchi notebook: le implicazioni di tale scelta sono indubbie e produrranno un sostanziale miglioramento nel gameplay di numerosi titoli, incoraggiando magari nuovi team di sviluppo a portare i propri action game sull'handheld Nintendo.
New 3DS: perché sì
L'annuncio del New Nintendo 3DS ha dato vita a drammi melodrammatici e scenate isteriche tra la community, ma è davvero così grave la situazione? Nintendo ha veramente fatto uno sgarbo ai quarantacinque milioni di possessori del suo ultimo portatile? Secondo il mio punto di vista, la domanda andrebbe riformulata così: può davvero essere credibile che Nintendo faccia uno sgarbo a quarantacinque milioni di utenti?
Sarebbe sufficiente conoscere un minimo la compagnia di Kyoto e tenere presente la sua esperienza ultra trentennale nel settore dei videogiochi, per capire che se Nintendo è arrivata viva e vegeta fino ad oggi è (anche) per il profondo rispetto verso l'utenza. La mossa del New Nintendo 3DS credo sia legata a doppio filo con gli amiibo, in cui Nintendo crede moltissimo e che stanno raccogliendo uno straordinario successo nei negozi; certamente si potranno usare anche con le versioni precedenti della console tramite un accessorio, ma quanta fortuna hanno avuto le periferiche in ambito portatile? L'integrazione assoluta e la facilità di utilizzo sono elementi fondamentali per garantire il successo di una nuova tecnologia, poco ma sicuro. E perché scandalizzarsi per l'esclusività di alcuni giochi? Basta guardare al recente passato, ovvero a Nintendo DSi, per trovare una intera piattaforma (il DSiWare) con titoli a cui i possessori delle precedenti versioni della console non potevano accedere. E vale la pena fasciarsi la testa per Xenoblade Chronicles? Un capolavoro, certo, ma di un genere di nicchia, e comunque una conversione di un titolo già uscito su Wii. Quanto può davvero spostare gli equilibri? Eventualmente avremo modo di lamentarci se mai dovesse uscire un nuovo Super Mario o un The Legend of Zelda esclusivi per New Nintendo 3DS. Ipotesi, secondo me, davvero improbabile. Ciò che resta è una revisione più che scontata a metà ciclo di vita, necessaria per dare nuova spinta alle vendite, che migliora notevolmente l'elemento più criticabile dell'originale, ovvero la stabilità dell'effetto tridimensionale, e che integra le funzionalità del Circle Pad Pro, rendendo più agevole l'interazione con i titoli 3D. Discorso ergonomia: sto testando la console, in versione XL, da diversi giorni senza riscontrare alcun problema particolare di sorta. Per i dettagli e i giudizi vi rimando alla prossima recensione, ma posso anticipare che di certo non troverete nel New Nintendo 3DS una console scomoda da utilizzare. Piuttosto, il nuovo 3D super stabile è davvero una goduria, ve l'assicuro. In definitiva quindi, per me si tratta di un restyling intelligente e interessante, a cui credo si debba garantire perlomeno il beneficio del dubbio analizzando le future mosse di Nintendo.
...e dentro
Le caratteristiche del New Nintendo 3DS che più stanno facendo discutere sono tutte sotto il "cofano". Ci riferiamo, nello specifico, a un display dotato di un effetto 3D super-stabile, che sfrutta un sistema di head tracking per la visualizzazione di elementi tridimensionali e andrà dunque a smussare gli angoli di una fruizione non sempre comoda per questo tipo di contenuti, nonché di un chip NFC in grado di rendere il dispositivo compatibile con gli amiibo, le statuine prodotte dalla casa di Kyoto sull'onda del successo dei vari Skylanders e Disney Infinity.
Parliamo però anche di una CPU più potente, e ci sono voci che riferiscono di una quantità doppia di RAM e di VRAM rispetto al modello attuale, mentre il lettore di schede di memoria è passato dallo standard SD alle microSD. Upgrade che consentiranno una navigazione molto più rapida e fluida fra i menu di sistema e su internet, anche attraverso una nuova gestione del browser integrato e dei tasti dorsali per passare da una scheda all'altra; ma che, soprattutto, garantiranno una potenza computazionale extra che Nintendo ha tutta l'intenzione di utilizzare con i giochi, dopo aver annunciato a sorpresa un primo titolo che girerà esclusivamente sul New Nintendo 3DS: Xenoblade Chronicles 3D. Il jRPG sviluppato da Monolith Soft, uscito su Wii nel 2011, non ha bisogno di presentazioni e sfrutterà al meglio le caratteristiche tecniche della rinnovata console portatile Nintendo, ma allo stesso tempo potrebbe essere solo il primo di una serie di titoli esclusivi che non gireranno sui precedenti modelli di Nintendo 3DS. Al di là di specifiche mancanze (il region lock e l'alimentatore a corrente, ancora una volta non incluso nella confezione), si delinea dunque una situazione diversa dal tradizionale restyling estetico, che somiglia molto a quanto fatto con il Nintendo DSi ma soprattutto a ciò che accadde con l'uscita del Game Boy Color nel 1998.
New Nintendo 3DS: perché no
Dall'annuncio di alcuni mesi fa, per New Nintendo 3DS le cose si sono concretizzate; uscita in Giappone, la macchina viaggia bene sia in versione standard sia XL, e la stessa sorte avrà in Occidente. Una line-up imminente e solida, anche se nel Direct di ieri l'unica conferma di esclusività rimane Xenoblade Chronicles 3D. La macchina c'è, c'è sempre stata, e capisco benissimo questo pseudo-hype con tinte - e sottolineo tinte - da next-gen, ma continuo a rimanere un po' scottato.
Io non sono un deluso possessore di Vita che può valutare il passaggio, né un giocatore mobile che vuole iniziare a giocare software di caratura: sono semplicemente un giocatore di Nintendo 3DS - anche piuttosto recente - che attualmente si sente un po' messo da parte, e superato. Forse è solo un mio problema, ben condiviso dalla cultura consumista: voler essere aggiornati ad ogni costo, il più possibile, per schivare la consapevolezza di aver acquistato troppo presto e non avere ancora tratto dal bene materiale un sufficiente livello di piacere. In realtà sono ormai fuori dal meccanismo, però un po' mi brucia il non essere in grado di rigiocare Xenoblade, o avere un Super Smash Bros. meno performante, o chissà cos'altro. Mi brucia perché non lo capisco. Il Nintendo 3DS compie 4 anni, e se non mostrano una nuova portatile all'E3 vuol dire che l'annuncio è rimandato all'anno prossimo. In soldoni: il ciclo di vita del Nintendo 3DS sarà identico a quello del Nintendo DS. Ora, però, a fronte di un'evidente esaurimento del software in uscita (escluso il nuovo Fire Emblem, il resto arriva a breve) mi viene da chiedermi: è corretto alimentare la vita di un portatile facendone uscire una versione potenziata? Continuo a rimanere nelle mie posizioni, anche se più che un no, il mio è ormai un amichevole pollice verso. È ovvio che sarà una macchina ancora migliore, più ergonomica, più performante, con il chip NFC integrato per gli amiibo, ormai fondamentali. Però tutti i possessori di Nintendo 2DS o 3DS si stanno chiedendo: e io? Io che non posso permettermi l'upgrade? Che l'ho comprato la scorsa estate, prima che annunciassero il New? Che magari ho preso il Circle Pad Pro e che ora vedo il secondo analogico integrato nella macchina? Non mi permetto di criticare, in fondo il mercato viaggia molto più velocemente della mia radicalità ai vecchi meccanismi di business, ma continuo a essere perplesso e reputare questa strategia molto meno progressista di quello che sembra.