Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.
La saga di Mass Effect è entrata ormai di diritto nella storia dei videogiochi come una delle più belle di sempre. Coinvolgente e curata come poche nonostante qualche bug e dei finali da alcuni ritenuti controversi, la serie ha saputo narrare con piglio cinematografico le vicende del comandante Shepard e dei suoi alleati, alle prese con un vero e proprio rischio olocausto causato da una razza di natura per metà organica e per metà sintetica chiamata Razziatori. Questi, infatti, creati da esseri supremi e antecedenti a tutte le altre specie, una volta "attivati" ciclicamente da una misteriosa entità, il Catalizzatore, si muovevano per compiere il genocidio di tutte quelle civiltà eccessivamente evolute della galassia. Funzione che, dal loro punto di vista, serviva a periodi a ristabilire un nuovo ordine dal quale dare origine a un ciclo esistenziale caratterizzato da una nuova fase evolutiva per i futuri abitanti dei sistemi coinvolti. Senza soffermarci ulteriormente sui dettagli della storia e sui finali della serie, subito dopo i titoli di coda di Mass Effect 3 in molti si sono chiesti, noi per primi, come sarebbe potuta ripartire la saga, semmai fosse stato progettato un quarto episodio. Così, quando si è avuta conferma che ci sarebbe stato un nuovo gioco, in tanti hanno iniziato a fantasticare un po' su di esso. Anche noi ci abbiamo provato cercando di far collimare quelle che sono le nostre idee con gli indizi, le ipotesi, le informazioni limitate (che potrebbero essere poi volutamente false per distrarre il pubblico), fino a oggi lasciate trapelare dagli sviluppatori.
Mass Effect 4 è in sviluppo presso gli studi di BioWare: come vorremmo che fosse questo nuovo capitolo?
Cosa sappiamo
Oltre all'assenza di Shepard, del nuovo Mass Effect sappiamo che con ogni probabilità uscirà per le piattaforme di nuova generazione e per PC (ma aspettiamo conferme ufficiali), che il gameplay sarà ritoccato ma resterà di base molto simile a quello dei predecessori, che sarà presente una modalità online multiplayer in cooperativa, probabilmente mutuata da Mass Effect 3 ma più evoluta in termini di opzioni, e che poggerà sul Frostbite 3, il motore grafico sviluppato da DICE. Quasi certo poi il fatto che il nuovo protagonista della storia sarà sempre un umano, anche se non è da escludere in futuro qualche sorpresa in tal senso, specie se BioWare sceglierà di sposare un tipo di approccio multiplo all'avventura, consentendo agli utenti di vestire i panni diretti di più eroi.Per quanto riguarda la giocabilità vera e propria, grande importanza verrà data all'esplorazione di nuovi mondi, che assumerà un ruolo centrale nell'economia del gioco: sia seguendo la linea di storia principale che quelle secondarie, gli utenti verranno letteralmente spinti e invogliati a visitare vasti pianeti sconosciuti alla ricerca di nuove forme di vita e materiali utili al fabbisogno della propria nave. "L'esplorazione non riguarderà solo la geografia di un'area", ha detto tempo fa il produttore Fabrice Condominas, sottolineando quindi che il prodotto offrirà ben più dal punto di vista descrittivo di una "semplice" operazione di forme e immagini, "ma anche la storia, la cultura e le abitudini delle creature che popoleranno un certo ambiente." Scelta a nostro parere azzeccata visto che se c'è una cosa che a molti appassionati piace in questa tipologia di prodotti è proprio la possibilità di poter girovagare per interi mondi, città e aree all'aperto per svelarne i segreti e per poter interagire con i vari NPC o con gli scenari.
Una volta sbarcati su un pianeta, la squadra controllata dal videogiocatore si muoverà sul terreno a bordo del caro, vecchio Mako. Il celebre veicolo da ricognizione in superficie sarà molto più agile di quanto visto in precedenza, anche se non raggiungerà probabilmente le velocità dell'M-44 Hammerhead presente nel secondo capitolo, che comunque era un'altra tipologia di mezzo. Inoltre a detta degli sviluppatori sarà anche personalizzabile sia dal punto di vista estetico che tecnico, con la possibilità, pare, di poter potenziare le armi in dotazione o gli scudi protettivi, ma anche certe caratteristiche prestazionali per migliorarne la manovrabilità e lo spostamento sulla superficie dei pianeti. Questi ultimi avverranno in maniera molto meno guidata rispetto ai capitoli precedenti, in modo tale da concedere totale libertà d'azione all'utente, e di imporgli una certa attenzione nello scegliere con cura le strade da prendere per raggiungere determinate locazioni. In tal senso, rispolveriamo una nostra vecchia idea, quella cioè di aggiungere al gioco delle missioni casuali strettamente legate alla rete e al multiplayer, sfruttando uno scenario che preveda di giocare, volendo, perennemente connessi online, come in Dark Souls. Dunque con la possibilità che dei giocatori possano "invadere" in certi momenti la partita di altri utenti con intenzioni bellicose o pacifiche. Ci potrebbero essere utenti che cercano di ostacolarsi a vicenda in una particolare missione che prevede l'acquisizione di qualche oggetto raro, attaccando il Mako o l'astronave. Oppure altri pronti a supportare l'esplorazione di un'area in cambio di un compenso, o ad andare in soccorso di una squadra in difficoltà gestita da un altro videogiocatore che chiede un'azione di supporto, soccorso e recupero. E ancora un amico che ha già superato un particolare punto dell'avventura principale che lascia indizi specifici o fornisce supporto logistico per guidare i compagni al ritrovamento di preziosi artefatti nascosti da lui già scoperti in precedenza.
Passato, presente, futuro
Per quanto concerne la trama non sappiamo nulla e in tal senso possiamo fare solo delle congetture, visto che proprio la storia alla base del progetto è forse il mistero più grande che circonda la produzione. Non è chiaro in quale porzione dello spazio e in quale momento storico sarà ambientata l'avventura è un segreto. Da alcuni dei pochi concept art visti in rete, tutto lascerebbe intendere che il gioco potrebbe svolgersi in una nuova regione dello spazio rispetto a quello visto nella trilogia sulla vecchia generazione di console.
Cosa che potrebbe aiutare BioWare a eludere gli effetti conseguenti al finale Mass Effect 3. Altre, però, sembrano mostrare luoghi conosciuti, come una versione ricostruita del Presidium della Cittadella, e suggerire quindi un possibile scenario legato alle conseguenze degli eventi finali del terzo capitolo. In parole povere l'avventura ripartirebbe anni dopo la conclusione del terzo capitolo, con nuovi personaggi più qualcuno dei vecchi sopravvissuti alla guerra coi Razziatori. Anche il noto insider Shinobi602, per quanto possa essere affidabile o meno, ha rivelato che il prossimo Mass Effect sarà collocato temporalmente dopo la prima trilogia. Dando sfogo alla nostra fantasia, abbiamo immaginato alcune possibili strade che BioWare potrebbe intraprendere per il suo nuovo Mass Effect. Una di queste ripartirebbe, appunto, anni dopo la conclusione di Mass Effect 3, con nuovi e vecchi personaggi sopravvissuti alla guerra coi Razziatori, e più di un protagonista. Il racconto si evolverebbe di conseguenza in maniera più sfaccettata, dando la possibilità ai giocatori di poter utilizzare in prima persona personaggi dalla cultura, razza e abilità differenti. Agli sviluppatori, e soprattutto agli sceneggiatori, il compito di trovare l'escamotage giusto e non forzato, per raccontare il tutto all'interno di una storia epica e sensata. In termini prettamente ludici, il poter vivere l'avventura da punti di vista differenti potrebbe avere importanti ripercussioni anche sul gameplay, offrendo agli utenti un tipo di approccio multiplo a una stessa missione, un po' come avveniva in Hitman: Absolution, con diverse opzioni quindi per affrontarle e completarle sfruttando le varie abilità dei membri della squadra.
Quest'ultimo aspetto donerebbe a nostro parere una maggiore componente tattica al gioco, visto che a maggior ragione si dovrebbe studiare a fondo ogni scenario per poi scegliere gli elementi del team più idonei a farla. Scelta determinata quindi non solo in relazione ai nemici che si incontrerebbero lungo il percorso o in relazione alla simpatia verso questo o quell'eroe del gruppo, ma anche dall'opportunità in una missione di attaccare a testa bassa come un Krogan, di sfruttare le capacità di un ingegnere Quarian o di agire in maniera più tattica come un Salarian, con un approccio più da missione di infiltrazione e spionaggio, agendo nell'ombra il più possibile. Nel gioco delle possibilità e delle fantasie, suggeriamo poi una ulteriore pista, vale a dire quella del prequel ambientato in uno dei momenti storici dell'universo della saga, che i fan hanno avuto modo di conoscere solo tramite i racconti e i dialoghi dei protagonisti della trilogia, oppure attraverso codex, libri e fumetti. In questo modo i giocatori avrebbero modo di vivere, a seconda del periodo abbracciato dagli sceneggiatori, eventi quali la scoperta delle Cittadella da parte delle Asari e il loro primo incontro con i misteriosi e innocui Custodi, la Guerra dei Rachni che rischiò di sterminare tutte le altre razze, la guerra del Primo Contatto fra terrestri e Turian o quella fra i colonizzatori terrestri e i Batarian.
Relazioni personali
Sappiamo che fra gli scrittori all'opera sulla sceneggiatura del gioco c'è anche Chris Schlerf, autore di Halo 4, che si sta occupando in particolare del background dei personaggi. Quasi un'ulteriore conferma del fatto che anche nel nuovo Mass Effect grande importanza l'avranno i rapporti umani e le relazioni sentimentali fra i vari personaggi. Le azioni e le parole dette dal protagonista avranno come da tradizione per la saga un impatto diretto sui fatti che avverranno nel corso dell'avventura, ma anche sulle reazioni e i comportamenti dei membri dell'equipaggio o del party, costringendo ancora una volta il videogiocatore a compiere delle scelte spesso determinanti per le sorti di questo o quel personaggio, di se stesso e della missione, ricorrendo quando necessario alle proprie doti di diplomazia per tenere unito il gruppo.
Fra i vecchi elementi cardine del gameplay della saga, molto probabilmente avrà ancora una volta un ruolo determinante la ruota delle scelte, grazie alla quale rendere gli scambi di battute e i dialoghi efficaci e dinamici. Ma immaginiamo e speriamo che BioWare migliori il già ottimo sistema per far sì che tutto il cast sia ancora più interattivo e consapevole di quello che succederà intorno a loro. Nello scenario ideale immaginato da noi, l'interazione con i personaggi non dovrà essere poi limitata solo al momento dell'incontro e a partire da quello, ma dovrà avvenire in ancora di più relazione a tutto il gioco che si è scelto di giocare. Quindi prendere decisioni radicali in altre parti del gioco, potrà realmente cambiare la natura di tali interazioni. Ciò significa che a fronte di una decisione difficile non si dovrà necessariamente avere l'approvazione dell'intero party per rimanere coesi, o essere costretti a dare risposte "contentino" a certi compagni, così che anche mugugnando alcuni membri potranno ugualmente eseguire gli ordini per spirito di appartenenza, rispetto per il capo o altri fattori, piuttosto che rifiutarsi di partecipare o minacciare di andarsene. In fondo il concetto alla base di questa idea è che nella vita di tutti i giorni si può essere buoni amici o amanti anche non condividendo al cento per cento ogni aspetto dello stare insieme. Così anche nel gioco ci aspettiamo di instaurare rapporti senza per questo dover essere allineati su tutto. Anche a livello di relazioni sentimentali: in tal senso, riprendendo un concetto tanto caro allo scrittore e game designer di BioWare David Gaider, vorremmo che nel nuovo Mass Effect si tenesse ancora di più conto del fatto che nella realtà esistono diversi archetipi romantici, in maniera tale da diversificare il più possibile quelle presenti nel videogioco, in relazione a molteplici fattori non necessariamente legati solo alla razza e alla personalità degli individui. Magari integrando in un contesto fantastico, come può essere un'avventura di stampo fantascientifico, elementi reali della vita di tutti i giorni, per dare più profondità a certi elementi narrativi. E con questo argomento vogliamo fermarci, dato che volendo potremmo continuare a stare qui per ore a elencare e a fantasticare sulle tante opzioni possibili per un futuro capitolo della saga di BioWare. Alla fine del nostro articolo, a volerla dire tutta, noi non parteggiamo per nessuna ipotesi, ma siamo aperti a ogni idea valida. E voi, cosa vorreste nel nuovo Mass Effect?