Oramai è chiaro a chiunque che WarGaming con il suo World of Tanks è tutto fuorché una moda passeggera. Sono anni che il free to play bellico macina milioni di giocatori che ogni mese affollano i server della software house Bielorussa e sono sempre di più coloro che seguono appassionati i team professionistici nella speranza di imparare nuove tattiche da impiegare con i compagni di squadra in uno dei vari tornei a libero accesso organizzati dallo stesso sviluppatore.
Dopo una stagione lunga e combattuta, che ha visto decine di team sfidarsi all'ultima kill in ogni angolo del globo è arrivato finalmente il momento di tirare le somme, con i dodici migliori che si sono ritrovati a Varsavia più agguerriti che mai, tutti con lo stesso obiettivo: portarsi a casa quel monolite da 30 chilogrammi con sopra il marchio della WarGaming League e un bel assegno da ben 150.000 dollari. Purtroppo, a differenza di quanto visto a Los Angeles al Call of Duty Championship, in questo caso non abbiamo avuto squadre battenti bandiera italiana ma i dodici team in campo hanno saputo dare spettacolo in una due giorni ricca di sorprese che ha sorprendentemente delineato un nuovo profilo per il mondo competitivo di World of Tanks, con i campioni in carica costretti ad abdicare e nuovi equilibri che si sono venuti a creare, con la sorprendente risalita della Cina e la disastrosa prestazione dei nord americani che ancora una volta si dimostrano particolarmente vulnerabili quando si tratta di calcare i palcoscenici internazionali. Insomma le WGL Grand Finals 2015 hanno rivelato tantissime sorprese e soprattutto sono riuscite a richiamare migliaia di persone all'Expo XXI di Varsavia per un evento molto sentito nell'est europeo e che WarGaming ha deciso con un grande sforzo di organizzazione e logistica rendere gratuito e fruibile da chiunque.
Grande spettacolo a Varsavia dove si è tenuta la seconda edizione della WarGaming League
La Cina c’è, l’America fatica
La grande novità rispetto alla prima edizione della WGL tenutasi l'anno scorso sempre a Varsavia riguarda il regolamento dei match, che adesso sono molto più frenetici e avvincenti rispetto al passato. Dimenticatevi quindi le attese interminabili con i tank nascosti nei cespugli o riparati dietro alle strutture della mappa di gioco, ora ogni match si svolge nella modalità Attacco/Difesa con due punti di controllo sulla mappa che devono essere conquistati dal team in attacco occupandoli per 120 secondi. Ogni partita si gioca al meglio dei nove round, tranne per la finale che è al meglio dei tredici, e ogni round ha una durata prestabilita di 7 minuti al termine dei quali se chi attacca non ha conquistato nessuna delle due basi o distrutto tutti i carri avversari, perde la partita.
Sulla carta si capisce l'inversione di rotta rispetto al passato, con gli stessi sviluppatori che hanno lavorato sodo per cercare una formula più avvincente e soddisfacente anche e soprattutto per il pubblico a casa, e i match fin dall'avvio non hanno fatto altro che confermare la bontà di questo percorso intrapreso da Wargaming.net per rendere il suo strategico multiplayer un punto di riferimento nel settore dell'eSport. Il primo giorno di gare si è svolto interamente incentrato sulla fase a gironi, dove i dodici team approdati alle finali sono stati divisi in quattro raggruppamenti da tre squadre ciascuno, con l'ultima classificata costretta ad abbandonare il sogno e a tornare a casa. Nel Gruppo A si sono sfidati Schoolbus (EU), Yato (CN) e Rulette (NA), con questi ultimi letteralmente demoliti in due match terminati rispettivamente 5-0 e 5-2. Lo scontro tra Schoolbus e Yato non ha regalato particolari sorprese con gli europei che hanno portato a casa la partita con un netto 5-2 che ha relegato i cinesi al secondo posto del girone. Tante sorprese invece nel Gruppo B, dove i Kazna Kru, team europeo con accesso alle finale tramite wild card, ha dapprima battuto con un sonoro 5-1 gli ARETE, campioni in carica della divisione Asia e Pacifico, salvo poi cadere fragorosamente sotto il fuoco serrato degli Hellraisers che li hanno letteralmente demoliti con un sonoro 5-0. L'alternanza di prestazioni ottime e convincenti con partite discrete e di scarsa qualità dei Kazna Kru rappresenterà uno dei leitmotiv del weekend di World of Tank, con il team di Belgrado che sebbene pieno di talento si è dimostrato ancora piuttosto altalenante sotto il profilo psicologico, incapace di rimontare un risultato di iniziale svantaggio forse anche per via dell'eccessiva pressione esercitata da un evento di portata mondiale come le finali mondiali della WGL. Il Gruppo C è invece quello dei campioni in carica, i Natus Vincere (Na'Vi) che hanno chiarito il loro obiettivo fin dal primo match: vincere il titolo e riconfermarsi campioni del mondo per la seconda volta consecutiva. Tutto facile per loro che si sono sbarazzati con due 5-0 senza appello prima dei due team cinesi Elong e RG: Razer, con quest'ultimo poi eliminati nello scontro diretto con i connazionali. Infine il Gruppo D ha regalato l'ultima sorpresa della giornata, ovvero l'eliminazione del secondo team nord americano, gli Elevate, che ha confermato quanto ci sia ancora da lavorare oltre oceano sul fronte della qualità e dell'affiatamento per riuscire a competere in ambito internazionale. Gli statunitensi hanno rimediato un sonoro 5-0 da parte dei WP.SC6 e un altrettanto poco lusinghiero 5-1 contro i russi Virtus Pro, che nei quarti di finale si sono trovati di fronte i campioni uscenti Na'Vi.
I nuovo campioni
Le nette vittorie del primo giorno di incontri hanno lasciato spazio a una serie di match molto più combattuti che hanno reso il viaggio verso la finale esaltante e sorprendente. I quarti di finale si sono subiti aperti con una delle serie più combattute di tutto il weekend, decisa su otto combattutissimi round.
I Kazna Kru hanno dimostrato che quando sono concentrati e giocano da squadra sono una delle compagini più difficili da battere e a farne le spese questa volta è toccato agli Schoolbus, noti sopratutto per la loro aggressività e per essere una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale. Il campo però da ragione alla wild card dopo una serie conclusasi in otto match dove gli Schoolbus sono stati anche in vantaggio per 3-1. Il cambio di mappa passando da Steppes a Prokhorovka ha però giovato ai Kazna che hanno recuperato lo svantaggio senza concedere agli avversari neanche più un round dimostrando un certo carattere e chiudendo la serie sul 5-3 sfruttando al massimo il momento di crisi degli avversari. Meno combattuto il secondo quarto di finale che però ha dimostrato quanto i cinesi di Elong abbiano le carte in regola per giocarsela con tutti. Il netto 5-2 con cui hanno mandato a casa gli WP.SC6 ne è la prova. Un match senza storia in cui i due punti del team del CIS sono arrivati più perché gli avversari hanno abbassato il ritmo piuttosto che per un reale pericolo. I Na'Vi ancora una volta dimostrano che sono loro che hanno tutto da perdere e per questo non prendono nessun avversario alla leggera. La voglia di riconfermarsi è tanta e a farne le spese nei quarti di finale sono i Virtus Pro che hanno retto la pressione fino al 3-3, salvo poi dover soccombere alle prodezze individuali dei campioni in carica che nel settimo e ottavo round eseguono una serie di split perfetti che gli aprono le porte per la semifinale concludendo il match sul 5-3. Forse per un calo di attenzione o per la pressione del primo match nel giorno della finale, gli Hellraisers si sono presentati ai nastri di partenza un po' appannati strappando la vittoria e l'accesso alle semifinali ai cinesi del team Yato per un soffio. Da qui in avanti, all'Expo XII di Varsavia si sono susseguiti i tre match più importanti del programma, che hanno letteralmente infiammato gli animi dei centinaia di presenti accorsi per vedere dal vivo l'incoronazione dei secondi campioni del mondo di World of Tanks. Con una serie molto combattuta dall'epilogo inaspettato, gli Elong si aggiudicano il primo posto in finale grazie alla vittoria per 5-3 ottenuta sui Kazna Kru, che hanno mostrato nuovamente i soliti problemi: dopo il recupero fenomenale dei quarti di finali hanno perso la bussola in balia delle giocate dei cinesi che si sono imposti nel finale dopo aver preso le misure sul team europeo per poi finirlo negli ultimi due rapidissimi round. La seconda semifinale ha invece riservato l'inaspettata eliminazione dei russi campioni in carica per mano degli Hellraisers, gli eterni underdog che dopo questa prestazione si candidano di diritto come favoriti della vittoria finale. 5-2 è un risultato pesante, soprattutto per i Na'Vi a cui la qualità non manca ma che non sono stati in grado di arginare gli split e i push degli avversari che si sono dimostrati efficaci in entrambe le mappe Cliff e Prokhorovka. Dopo aver agguantato la parità sul 2-2, gli Hellraisers hanno spinto sull'acceleratore e sono arrivati in finale dove hanno trovato i sorprendenti cinesi di Elong che però dopo due giorni intensi di gare non ne avevano evidentemente più. Tutto facile quindi per gli Hellraisers che spinti all'unisono dal pubblico polacco demoliscono letteralmente i cinesi con un 7-1 che non lascia adito a scuse. Il trofeo della WarGaming League 2015 si muove quindi in Russia. GG Hellraisers!