Il sipario si apre su una società appesa a un filo, realtà a cui oggi giorno si tende sempre di più. Il carburante scarseggia e il mondo è sull'orlo della catastrofe. All'improvviso una vettura lanciata a folle velocità compare all'orizzonte. A bordo c'è il Nightrider, tossico simbolo di un'umanità senza più valori. Una scintilla il cui destino è quello di trasformare il fiducioso poliziotto Max Rockatansky nell'inarrestabile Mad Max. È così che nasce l'universo narrativo di George Miller, un suggestivo immaginario da cui prende vita un titolo che sfrutta i capisaldi della trilogia cinematografica per trascinarci in un mondo in perenne lotta per ogni stilla di benzina, popolato da strani figuri e da uomini ormai preda della follia. Annunciato durante l'E3 del 2013 Mad Max è ritornato a mostrarsi con un trailer dedicato al gameplay che ci ha sorpreso arrivando a breve distanza da uno spettacolare video di Just Cause 3. Qualcuno sospettava che i due giochi targati Avalanche non sarebbero arrivati nello stesso anno e invece le date di uscita indicano settembre per il titolo postapocalittico e le vacanze natalizie per l'atteso spionistico free roaming a sfondo tropicale. Ed è proprio la data di lancio di Mad Max a suscitare in noi la prima perplessità. Il primo di settembre vedrà infatti arrivare anche Metal Gear Solid: Phantom Pain che è un concorrente ingombrante e potrebbe oscurare la stella di Max. Inoltre nel nuovo trailer si vede solo il logo PlayStation 4 cosa che potrebbe indicare semplicemente la piattaforma relativa alla versione mostrata ma che potrebbe anche essere indizio di una partnership più impegnativa come un'esclusiva temporale o DLC vincolati alla piattaforma Sony. In ogni caso lasciamo da parte le ipotesi e torniamo al trailer che colpisce nel segno e rinnova l'hype per un titolo atteso da tempo immemore.
Rispetto alla prima demo, il cui video è comparso in rete nel 2013, risulta evidente un netto passo in avanti per quanto riguarda l'atmosfera che pur rifacendosi all'universo cinematografico esplora orizzonti più ampi, impossibili da rappresentare in una produzione d'epoca vincolata al deserto australiano. Una delle poche cose certe, comunque, è l'importanza dei mezzi che include un sistema di personalizzazione piuttosto ricco. Vestiti i panni di Max dovremo infatti infatti sopperire alla mancanza dell'iconica V8 Interceptor visto che il nostro veicolo ci verrà subito sottratto. Lasciati per morti ci troveremo a ripartire da zero, dalla polvere fino alla gloria evanescente e polverosa che tocca a quel tipo di eroe che si deve battere controvoglia per salvare un mondo dannato. Il tutto avverrà, a quanto pare, in un mondo open world anche se resta da vedere quanto questo mondo sarà effettivamente aperto e se ci saranno aree ad arginare la nostra voglia di esplorazione. In attesa di scoprirlo, presumibilmente durante l'imminente E3, possiamo dare per scontato che ci sarà un ecosistema sociale, probabilmente simile a quello del terzo Mad Max, con avamposti commerciali, arene e via dicendo. Nel trailer si intravedono sale del trono tribali, compravendita di parti automobilistiche e trivelle petrolifere che lasciano pensare a una parvenza di organizzazione gestita da diverse fazioni. Possiamo quindi aspettarci missioni secondarie legate a comunità civilizzate e sette religiose alle quali si contrapporranno i classici super cattivi decisi a conquistare tutto e un sacco di commercianti decisi a fregarci. Ma negli avamposti, uno dei quali potrebbe essere una sorta di base segreta, troveremo anche alleati che forse non saranno completamente degni di fiducia ma saranno comunque essenziali per sopravvivere. Uno di questi lo conosciamo già ed è Chumbucket, un uomo curvo e flagellato da una grama esistenza il cui destino sembra essere legato a doppio filo con quello della nostra macchina. Quando lo vediamo, infatti, è sempre nel retro del veicolo di Max dove si presume si occupi di riparazioni in corsa e della gestione di alcuni extra installati sulla macchina. In sostanza possiamo definire Chumbucket come una sorta R2DS post-apocalittico nella sua versione incastrata nell'Ala-X di Luke Skywalker ma non sappiamo ancora se il personaggio non giocante agirà in totale autonomia oppure se sarà necessario il nostro intervento diretto per dirigere i suoi sforzi.
Il trailer di Mad Max rivela nuovi importanti dettagli di un titolo atteso da tempo immemore
Finalmente Mad Max
Mad Max si presenta come un free roaming dal retrogusto sabbioso, un titolo che sembra capace di rievocare quelle folli corse nel deserto che sono l'anima action della serie cinematografica di George Miller. Il gameplay sui veicoli appare decisamente spettacolare e questo grazie anche all'ampio orizzonte visivo, agli effetti luce avanzati, alle esplosioni spettacolari e alle condizioni climatiche estreme garantite dal meteo dinamico che sarà affiancato, almeno stando alle promesse degli sviluppatori, dal tanto amato ciclo giorno/notte. In sostanza, nonostante gli interni non particolarmente dettagliati e i modelli nella media, il comparto visivo cattura l'attenzione anche se sono le meccaniche di gioco a intrigare maggiormente. Come in Just Cause 2 i veicoli combinano una spiccata reattività con un impiego massiccio della fisica e siamo contenti di ritrovare questa ricetta in Mad Max. Gli stessi sviluppatori hanno confermato che i mezzi sono piuttosto pesanti e quindi soggetti a una fisica impegnativa ma sono abbastanza potenti da permettere folli corse e spettacolari combattimenti ad alta velocità. Inoltre il trailer mostra tre diverse auto, presumibilmente molto diverse tra loro per caratteristiche, e un ricco sistema di personalizzazione con parti di ricambio di vario genere, potenziamenti e speciali add-on che servono per sfondare o bloccare i veicoli avversari come accade nell'universo cinematografico di Max. Inoltre il cavo di traino può essere utilizzato per trascinare le carcasse delle macchine da depredare e il "parabufali" sarà probabilmente utile anche sfondare ostacoli per accedere ad aree precedentemente bloccate. In sostanza il gameplay sui veicoli promette bene ma dobbiamo comunque tenere a mente che gli elementi che compongono un'esperienza di questo tipo sono troppi per permetterci di vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato. Resta infatti da scoprire una buona parte del gameplay a piedi che risulta difficile da integrare al meglio in un mondo desertico. Ma Avalanche ha dimostrato di saperci fare anche e non dovrebbero mancare gli scontri visto che Mad Max include meccaniche corpo a corpo decisamente evolute.
Innanzitutto il trailer mostra un menù che consente di migliorare il vestiario di Max con pezzi che influenzano anche il combattimento ravvicinato. Inoltre le meccaniche ricordano da vicino quelle del Batman di Rocksteady tra schivate, slow-motion, prese spettacolari e svariate animazioni differenziate a seconda della posizione del protagonista rispetto ai nemici. Infine, almeno stando alle informazioni trapelate nel 2013, dovrebbe esserci anche la possibilità di raccogliere le armi da terra per usarle durante uno specifico combattimento. Stiamo parlando, in sostanza, di un combattimento articolato che, combinato con alcuni frammenti del trailer, suggerisce la presenza di scontri nelle arene, proprio come nel terzo Mad Max, che potrebbero essere tasselli per un'ascesa del protagonista nella scala sociale. E dagli indizi possiamo anche presumere la presenza di un certo dinamismo nell'evoluzione degli avamposti e della propria base ma in questo caso, vista la carenza di informazioni, ci muoviamo a tentoni così come vaghiamo nel buio per quanto concerne le armi da fuoco di cui si sa ben poco se non che potrebbero essere implementate in forma limitata. D'altronde per ora abbiamo visto solo un fucile corto a doppia canna escludendo il fucile da cecchino che pare però vincolato alla macchina del protagonista. In attesa di nuove informazioni passiamo a un altro particolare che emerge dal trailer ed è l'albero delle abilità di Max che è probabilmente unico e onnicomprensivo. Nel menù radiale si notano infatti skill potenziabili di ogni genere con simboli che rimando a vitalità, carburante, combattimento e tra i quali si nota persino una forchetta che fa ovviamente pensare al cibo. Questa specifica abilità potrebbe semplicemente aumentare la resistenza del personaggio ma gli sviluppatori hanno parlato di una componente survival che potrebbe anche comportare la necessità di evitare condizioni climatiche estreme, di trovare acqua e di reperire carburante per i veicoli. Anche per questo possiamo presumere che il deserto del Max videoludico sia ben più popolato di quello della trilogia cinematografica altrimenti il compito di sopravvivere sarebbe fin troppo complicato e metterebbe in secondo piano la componente action del titolo. Ma in questo caso le nostre ipotesi sono sostenute dal trailer che ci mostra convogli da attaccare, montagne, edifici sepolti nella sabbia e diversi avamposti. Inoltre, il titolo Avalanche potrebbe colmare il vuoto del deserto garantendoci una certa varietà di missioni. D'altronde il combattimento complesso e lo stealth, visto nel video nella demo mostrata nel 2013, dovrebbero consentire agli sviluppatori di spingersi oltre agli ovvi inseguimenti e ai combattimenti in macchina e non è detto che non ci siano anche i velivoli come il Transavia di Jebediah che compare in Oltre la Sfera del Tuono. Gli ingredienti, in sostanza, ci sono tutti. Libertà, sangue, mezzi veloci, meccaniche intriganti, un sacco di botte, personalizzazione del veicolo ed evoluzione del personaggio. E non è detto che la componente narrativa sia solo di contorno. Le pellicole di Miller sono piene di momenti memorabili che sono stati d'ispirazione per un gran numero di film e per più di un videogioco. La speranza è che un qualcosa di pari intensità trovi spazio in un videogioco atteso da innumerevoli fan che, se tutto andrà per il verso giusto, non saranno più costretti a fingere che il protagonista di Fallout si chiami Max.
CERTEZZE
- Avalanche Studios ci sa fare con i free roaming
- Sembra poter contare su numerose meccaniche diverse
- Comparto visivo valido...
DUBBI
- ...al netto di alcune sbavature
- A due anni dall'annuncio, ancora siamo legati a pochi minuti di gameplay