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Volpi e buoi dei paesi tuoi

Star Fox torna dopo 9 anni di assenza con un episodio tutto nuovo per Wii U

PROVATO di Andrea Palmisano   —   17/06/2015
Star Fox Zero
Star Fox Zero
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L'assenza di The Legend of Zelda e la peculiarità di Super Mario Maker hanno reso di fatto Star Fox Zero il titolo di punta della line-up Nintendo per Wii U di questo E3 2015: un ruolo importante e pesante da sopportare sulle proprie spalle per il nuovo episodio di una serie rimasta immobile addirittura dal 2006, anno di uscita di Star Fox Command per Nintendo DS, seguita poi soltanto dal remake di Star Fox 64 su Nintendo 3DS del 2011. Dopo aver aperto il Digital Event della casa di Kyoto, Star Fox Zero ha fatto bella mostra di sé anche sullo showfloor e ovviamente noi abbiamo colto l'occasione al volo, mettendo sotto torchio la demo presente e completando tutti e tre i livelli a disposizione. Ecco le nostre impressioni.

Abbiamo provato Star Fox Zero per Wii U, per capire se bisogna essere felici del ritorno di Fox McCloud

Ground Zero

Star Fox Zero ha alle spalle alcune premesse perlomeno rassicuranti: in primo luogo la presenza di Miyamoto in cabina di regia come producer, e in secondo luogo la presenza a supporto nello sviluppo di Platinum Games, chiamati ad affiancare EAD 5 nel lavoro. Oltre a questo, semplicemente tutto il tempo che i fan hanno passato aspettando un nuovo episodio dovrebbe aver dato a Nintendo la giusta dose di responsabilità e di incentivo a trattare nella maniera migliore quella che comunque rimane una delle sue serie più apprezzate dallo zoccolo duro dell'utenza storica.

Volpi e buoi dei paesi tuoi

Dicevamo di tre livelli a disposizione sullo showfloor, di cui in realtà soltanto due effettivamente interessanti: l'altro era infatti un tutorial, utile soltanto per prendere confidenza coi comandi e col nuovo sistema di controllo che sfrutta il GamePad di Wii U. In pratica nel dettaglio, l'Airwing si gestisce con le levette analogiche: la sinistra per virare nella direzione prescelta, la destra per accelerare o frenare. ZL serve poi per mantenere l'aggancio su un obiettivo, mentre ZR spara con l'arma principale. Il controller e il suo schermo consentono invece di gestire il prima persona il mirino attraverso il giroscopio, fornendo di conseguenza una inedita indipendenza tra il controllo della navetta e quello dell'arma. Si tratta di una formula che in un primo (e anche un secondo) momento appare piuttosto spiazzante, dal momento che richiede una certa coordinazione e un'attenzione costante su due schermi diversi: il risultato, almeno nel tempo del nostro test, non ci è sembrato straordinariamente riuscito, sebbene la maggiore complessità della formula possa in effetti garantire più libertà agli sviluppatori rispetto al passato. Malgrado tale novità, il feeling del prodotto e la vicinanza coi dettami della serie rendono l'esperienza assolutamente familiare per chiunque abbia giocato i precedenti episodi: anche senza conoscerne il titolo si capirebbe che è uno Star Fox fin dai primi istanti, tanto è riconoscibile e netta la sua identità e personalità. Forse fin troppo verrebbe da dire, soprattutto giocando il livello della demo intitolato Corneria: un nome ben noto per i fan della serie, dal momento che le avventure su Super Nintendo e Nintendo 64 iniziavano proprio da questo pianeta. Le somiglianze sono fortissime, così come una sorta di senso di déjà vu inevitabile di fronte a una tale vicinanza tra l'aspetto estetico e quello del gameplay: in tal senso, giocare a Star Fox Zero è un'esperienza che sembra offrire ben poche sorprese ai veterani della serie, destinati a trovarsi a casa loro.

Volpi e buoi dei paesi tuoi
Volpi e buoi dei paesi tuoi

Certo si potrebbe discutere sulla freschezza e attualità del gameplay, fattore sul quale la demo ci ha lasciato in realtà più di qualche dubbio. Si tratta però di un giudizio che allo stato attuale delle cose è veramente impossibile da dare in maniera netta anche visto e considerato che alcuni degli elementi più interessanti che sono traspariti dal Digital Event, come l'uso del Gyrowing e del drone collegato, non stati inclusi nella demo dello showfloor. Sta di fatto che, se non fosse stato per uno scontro finale con un boss inedito e per la trasformazione in Walker, che consente in qualsiasi momento di affrontare la battaglia da terra, si sarebbe potuto pensare tranquillamente che questo Corneria fosse un remake di quello del Nintendo 64. Anche il terzo livello presente poi, intitolato Area 3, non ha contribuito a mettere nuova carne sul fuoco, offrendo al contrario semplicemente un combattimento classico nello spazio aperto. Ma al di là della fedeltà nelle meccaniche con i precedenti episodi, elemento non necessariamente criticabile a priori e che comunque va ancora ampiamente valutato sulla base di tutti gli elementi non presenti nella demo, ciò che ci ha lasciato perplessi dell'esperienza con Star Fox Zero è senza dubbio la componente tecnica, davvero fin troppo povera considerando ciò che Wii U ha dimostrato di saper e di poter fare, a maggior ragione considerando che si tratta di un titolo first party. La complessità poligonale è infatti modesta, così come gli effetti - soprattutto di illuminazione -, ed è soltanto la qualità delle texture che risolleva parzialmente un risultato finale che comunque non si può ritenere soddisfacente. Mettendo in conto che l'uscita di Star Fox Zero è piuttosto vicina, in quanto prevista per il terzo trimestre del 2015, è difficile farsi illusioni sul fatto che la versione finale possa eventualmente godere di una maggiore raffinatezza estetica rispetto a questa demo portata in fiera. In conclusione quindi, è inevitabile ritenere l'esperienza con la demo di Star Fox Zero piuttosto deludente e lontana dagli standard che ci saremmo attesi di incontrare da un gioco con un pedigree come quello che può vantare la nuova avventura di Fox McCloud. Detto questo, sarebbe ingiusto giudicare in maniera netta il prodotto a fronte di una demo tanto limitata e probabilmente poco rappresentativa del gioco finito. Restiamo quindi in attesa, nella speranza che tutto possa trasformarsi in una piacevole sorpresa.

CERTEZZE

  • Miyamoto in cabina di regia
  • Gameplay fedele alla serie
  • Qualche novità interessante

DUBBI

  • Tecnicamente molto scialbo
  • Sistema di controllo da verificare
  • Sa un po' di vecchio