Si narra che durante la creazione del mondo gli uomini e le donne furono fatti con tre gambe, tre braccia e tre emisferi cerebrali. Poi, per fare un favore a Gabe, le divinità ridussero tutto a due e spacciarono i tagli come saldi estivi. Tutti vissero felici e contenti, anche se il taglio del terzo braccio ha reso difficilissimo grattarsi la schiena da soli e il taglio del terzo emisfero cerebrale è la causa dell'emersione di fenomeni come Il Volo.
Bisogna accontentarsi. Storie di vita vissuta a parte, il gioco di cui vogliamo parlarvi è quanto di più vicino ci sia a un possibile Portal 3. In realtà Portal Stories: Mel è una mod gratuita per Portal 2, quest'ultimo richiesto per farla girare. Ma non una mod qualsiasi, visto che stiamo parlando di un lavoro magistrale realizzato da alcuni famosi modder e artisti molto attivi nella comunità, che con qualche rifinitura non sfigurerebbe come prodotto venduto a prezzo pieno. Il gioco racconta l'incidente dell'Aperture Science da un altro punto di vista e con un'altra intelligenza artificiale a fare da mattatore per tutta l'avventura, questa volta interpretata da una voce maschile. La storia non è in realtà originalissima, visto che segue il solco già tracciato dai due capitoli ufficiali della serie. L'introduzione oltretutto è presa senza mistero da Half-Life, con la protagonista che si reca in treno sul suo nuovo posto di lavoro. Siamo nel 1952 e dal treno si vede una frazione della vita nella base, fatta di test delle iconiche torrette di Portal e dalla fervente attività lavorativa dei vari impiegati e scienziati che la popolano. Una voce, di cui non conosciamo la fonte, ci racconta le classiche menzogne alla Portal per convincerci che siamo stati fortunati a essere stati scelti per i test dell'Aperture Science (mica avrete iniziato a credere alla torta, vero?) e per metterci a nostro agio. Questa fase è la più debole dell'intera mod, per via di un'eccessiva frammentarietà e di caricamenti frequenti e davvero molto lunghi. Poi fortunatamente inizia il gioco.
I due Portal
Visto che è ormai dal 2011, ossia dalla data di uscita di Portal 2, che non si hanno più notizie della serie, è giusto farne un breve sunto per chi non la conosce o per chi voglia semplicemente fare un ripasso. Il primo Portal fu pubblicato nel 2007 nell'Orange Box, raccolta di titoli di Valve che comprendeva Half-Life 2, Half-Life 2: Episode One, Half-Life 2: Episode Two, Team Fortress 2 e, appunto, Portal. Il gioco nacque da un team universitario che si era messo in mostra con un prototipo chiamato Narbacular Drop, che già presentava il concept che poi sfocerà nel prodotto che tutti conosciamo. Quindi c'era già l'idea dei due portali comunicanti aperti sulle pareti dei livelli da utilizzare per risolvere i vari puzzle. Arrivato sul mercato, i videogiocatori se ne innamorarono subito, vuoi per le meccaniche di gioco geniali, vuoi per l'ironia che permeava l'intera avventura, vuoi per alcuni tocchi creativi diventatiti iconici, come il computer GLaDOS, la canzone dei titoli di coda "Still Alive", il cubo da compagnia, la frase "the cake is a lie", diventata addirittura un modo di dire, e molti altri. Insomma, il successo fu tale che era abbastanza scontato l'arrivo di un seguito. Seguito che si palesò nella prima metà del 2011. Portal 2 riprendeva tutti gli elementi che avevano fatto amare Portal, ma li infilava in una cornice più curata e meglio studiata. Fu subito capolavoro, acclamato da critica e pubblico. Purtroppo, come tradizione di Valve vuole, arrivata al secondo episodio la serie è sparita dai radar, tenuta in vita solo dai modder e da qualche citazione in altri videogiochi. Fortunatamente, a differenza di Half-Life 2: Episode Two, il secondo Portal aveva quantomeno una conclusione. Chissà se uscirà mai un Portal 3... ma no, Gabe, non piangere! Dai, non lo scriviamo più quel numero brutto e cattivo.
Portal Stories: Mel è la mod che gli appassionati di Portal 2 non devono lasciarsi sfuggire
L'ardua via
Quando Mel si risveglia la base di Aperture Science è un disastro e, nonostante la voce lo neghi, è improbabile che la ragazza sia stata addormentata una sola notte. Scoprire cos'è successo diventa ovviamente lo scopo dell'intera avventura, che si dipana per ventidue livelli completi di sequenze filmate e dialoghi doppiati. Anche la colonna sonora è originale, con brani inediti. Lo specifichiamo per sottolineare quanto lavoro ci sia dietro questa spettacolare mod. Ma esauriti i convenevoli, veniamo al gioco vero e proprio. Le meccaniche di Portal Stories: Mel sono esattamente quelle di Portal e del seguito.
Quindi trovata la Portal Gun, subito dopo il risveglio, si va in giro a individuare superfici su cui aprire i portali per superare i vari puzzle. Sin da subito si è costretti a utilizzare i fluidi speciali dell'Aperture Science, che a seconda del colore producono effetti differenti (rosso aumento della velocità, blu aumento dell'elasticità e così via). Questo dettaglio dovrebbe avervi già suggerito una delle caratteristiche principali di Portal Stories: Mel, ma vogliamo essere più espliciti: i livelli sono molto difficili. Alcuni sono difficilissimi, quasi proibitivi. Non avendo vincoli di fruibilità, ossia non dovendo creare qualcosa che sia adatto a un pubblico di massa, il team di sviluppo si è davvero sbizzarrito nel creare mappe intricatissime. Su alcune si passano molti minuti ad osservare ogni angolo e a comprendere come usare gli elementi a disposizione per andare avanti. Se pensate che uno dei primi puzzle richiede di innaffiare di liquido rosso un pavimento per potersi lanciare in un portale alla velocità giusta che permetta di saltare da una finestra in un'altra stanza, capirete che arrivati a metà gioco solo i più attenti e intelligenti riusciranno ad andare avanti. In effetti alcuni rompicapo sono davvero proibitivi e richiedono molti passaggi per essere risolti, al punto che molti potrebbero esserne frustrati. Aver finito gli altri Portal aiuta, ma riteniamo che i livelli di Portal Stories: Mel siano stati pensati soprattutto per quei giocatori che hanno provato molte delle mappe realizzate dalla comunità, in particolare quelle di difficoltà avanzata. Di fatto sembrano più il corollario di una tendenza ben conosciuta tra i modder, ossia quella di mettere sotto torchio il sistema di gioco per vedere fino a che punto è possibile spingersi nell'intricarlo. In termini temporali questo si traduce in molte ore di gameplay. In realtà è difficile quantificare la longevità effettiva della mod, perché dipende tutto da quanto tempo si impiega a scoprire le soluzioni necessarie per proseguire. Probabilmente i giocatori della prima ora supereranno ampiamente le quindici ore di gioco per arrivare a vedere i titoli di coda, mentre gli esperti potrebbero domarlo rimanendo sotto le dieci. In ogni caso si tratta di un'esperienza che vale la pena provare, perché va a colmare il difetto più denunciato dei due capitoli precedenti, ossia la troppa semplicità. A questo punto auspichiamo di vedere lo stesso team al lavoro su un titolo originale e con un prezzo. Nel caso fosse della stessa qualità di Portal Stories: Mel, meriterebbe sicuramente di essere premiato.
Il team
È giusto dedicare dello spazio al dream team della scena modder che ha realizzato Portal Stories: Mel. A molti di voi i loro nomi diranno poco, ma sono tutti personaggi ben conosciuti dagli appassionati. Visto che hanno realizzato un lavoro mastodontico e ce lo hanno regalato, meritano di essere almeno citati.
Lpfreaky90, già autore di Aperture Valentine
LoneWolf2056, creatore di Dilapidation e Reconstruction
TMast98, project lead di Winter Testing Initiative e altri progetti
MissStabby, co-creatrice di The Gary Hudston Project e varie animazioni
Lamarr, creatore di Portal 2: Reprecussions
Dr. Doozer, doppiatore di 1187, Cry of Fear e Underhell
Harry101UK, autore di molte canzoni e animazioni a tema Portal 2
DragonNOR, la voce di moltissimi titoli indie
Conclusioni
PRO
- Puzzle intricati
- Realizzazione ottima
- Completamente gratuito
CONTRO
- Segnaliamo giusto qualche bug secondario, ma diciamo anche che può starci visto che il gioco è gratis