Prima dell'avvento dei vari Guitar Hero e Rockband, a imperversare nel genere dei giochi musicali c'erano titoli se vogliamo meno trasversali, ma davvero coinvolgenti in termini di meccaniche e colonna sonora. Tra quelli che ci sono piaciuti maggiormente abbiamo Rez, sviluppato per conto di Sega da United Game Artist e prodotto per Dreamcast e PlayStation 2 dall'ottimo Tetsuya Mizuguchi, autore di altre due perle che corrispondono al nome di Space Channel 5 e Lumines.
Rez era uno sparatutto musicale su binari, nel quale era possibile impersonare un avatar con lo scopo di addentrarsi nel cuore di un sistema informatico, eliminando al contempo alcune navicelle (generate dal firewall) mediante un sistema di lock-on multiplo in grado di rilasciare proiettili in sequenza. Il tutto al ritmo di musica elettronica, generata in maniera dinamica sulla base delle uccisioni; il proprio avatar poteva contestualmente evolversi fino a raggiungere la forma umanoide e arricchendo la traccia musicale, a patto di non venire colpiti nel mentre dagli avversari. Un vero e proprio esercizio di stile psichedelico e coinvolgente, quindi, così apprezzato all'interno della comunità degli appassionati da diventare cult ed essere convertito in alta risoluzione su Xbox 360.
Abbiamo provato Rez Infinite con PlayStation VR, al ritmo di musica elettronica
Lancia il Beat
Durante il PlayStation Experience 2015 è stata annunciato Rez Infinite, che disporrà di livelli inediti e del supporto completo a PlayStation VR, risoluzione pari a 1080p e una fluidità ancorata ai 60 (120 nel caso del visore Sony) fotogrammi al secondo.
Noi abbiamo provato proprio quest'ultima versione, con un po' di timore per gli effetti collaterali potenziali causati da un titolo che fa del ritmo elevato una delle sue caratteristiche principali; fortunatamente la riproduzione dell'ambiente di gioco funziona egregiamente, con un'immagine fluida, definita anche grazie allo stile grafico minimalista e priva del cosiddetto effetto griglia. La nostra sessione di circa 15 minuti ha portato in "dono" soltanto un piccolo spossamento, ma l'utilizzo come detto dei 120 fotogrammi per secondo ha permesso di ottenere una qualità visiva scevra di quei difetti tipici della Realtà Virtuale, quasi alla stregua di quella ottenibile in due dimensioni. Rez Infinite con PlayStation VR si avvale del movimento della testa per agganciare i nemici e del pad, col tasto X, per caricare i colpi fino al rilascio sequenziale dei proiettili. Tale configurazione funziona bene e permette di giocare il titolo al massimo del potenziale, con movimenti rapidi ma nessun senso di nausea avvertito, perlomeno nel nostro caso. La demo era composta da 10 livelli all'interno della denominazione "year one", piuttosto semplici da affrontare anche perché conoscevamo alla perfezione le dinamiche di gameplay e abbiamo giocato davvero tanto il titolo originale. Proprio da questa catalogazione, inoltre, si può intuire che i nuovi contenuti presenti in Rez Infinite saranno racchiusi in stagioni, sperando che una generazione eventualmente casuale non appiattisca il level design e sappia regalare momenti memorabili come gli scontri con i boss offerti dal titolo uscito inizialmente nel 2001. Questa nuova edizione sarà giocabile anche da chi non in possesso di PlayStation VR, ovviamente, semplicemente sostituendo il movimento della testa con l'analogico destro del DualShock 4: l'uscita è stata fissata il prossimo anno, ma non esiste ancora una data precisa. Se vi piacciono i titoli musicali, magari la musica elettronica e un'esperienza diversa dal solito, Rez rappresenta uno di quei giochi imprescindibili che vanno provati almeno una volta. Noi non mancheremo di aggiornarvi quando avremo nuove informazioni!
CERTEZZE
- I 120 fps permettono di ottenere un'immagine con pochi difetti tipici del VR
- Le meccaniche di gioco e la musica di Rez sono sempre piacevoli
DUBBI
- Da verificare la qualità dei nuovi livelli generati in maniera casuale