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Il MOBA secondo Epic

Epic Games si lancia nel panorama dei MOBA con Paragon, titolo dall'alto profilo tecnico

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   07/12/2015
Paragon
Paragon
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Poco più di un mese fa Epic Games ha tirato fuori dal cappello Paragon, un action in terza persona con l'ossatura di un MOBA e sviluppato, com'è ovvio che sia, con l'Unreal Engine 4. Nelle ultime settimane gli sviluppatori hanno svelato i primi cinque personaggi ma hanno tenuto segreti diversi dettagli conservando l'annuncio vero e proprio per la recente PlayStation Experience. E visto il contesto della presentazione non stupisce che il titolo sia, almeno per il momento, un'esclusiva console Playstation 4 con il PC come unica altra piattaforma ufficiale. Per questo è inevitabile vederlo come una risposta a Gigantic, in sviluppo per PC e Xbox One, nonostante le numerose ed evidenti differenze con il titolo fantasy Motiga che include anche due enormi creature da sfruttare e attaccare per portare a casa un match.

Paragon promette azione serrata, grafica all'avanguardia e una spolverata di strategia

Eroi personalizzati

Paragon ha una componente sparatutto anche se la struttura è chiaramente quella di un MOBA tra mosse speciali, cooldown, mappe speculari con tre strade, postazioni chiave, torme di creature da lanciare all'assalto della base nemica, nodi energetici, giungle e un roster di personaggi in continua espansione. Ma nonostante l'anima del titolo sia quella di un MOBA, con mappe studiate per garantire gameplay serrato e partite veloci, la promessa di Epic Games è quella di garantire varietà all'azione con spazi ampi ed estesi anche in verticale che sulla carta dovrebbero consentire giocatori di lanciarsi in accerchiamenti e attacchi a sorpresa.

Il MOBA secondo Epic

Qualcosa di queste dinamiche si intravede nel primo trailer del gameplay, mostrato subito dopo una spettacolare sequenza in computer grafica, e benché numerosi dettagli siano ancora da scoprire possiamo ammirare anche alcune mosse del massiccio Steel che, forte di scudo e corazza futuristica, sembra snobbare le armi a distanza per preferire un approccio fisico al combattimento. Al suo fianco, al momento, troviamo altri quattro personaggi come il longilineo e belloccio Twinblast: dotato di due braccia bioniche in pieno stile Adam Jensen, punta su colpi critici e combo veloci effettuate con le sue pistole. L'arciera Sparrow appare ancora più delicata e suggerisce una predisposizione per il combattimento a lunga distanza ma le abilità indicano che possa infliggere danni pesanti. Dekker, invece, è chiaramente un personaggio di supporto mentre il massiccio alieno Grux ottiene bonus quando viene coinvolto nel vivo della battaglia, anche quando subisce gli attacchi dei nemici. Le abilità sono coerenti con il tipo di personaggio ma Paragon include un sistema di evoluzione e differenziazione degli eroi legato a numerose carte che garantiscono bonus di vario tipo. Per sbloccarle e ottenere così l'accesso a tutte le combinazioni possibili sarà necessario affrontare la battaglia, ma è già possibile ottenerne una iscrivendosi alla beta sul sito ufficiale del titolo Epic Games che ci svela alcuni modificatori con cui potremo personalizzare i nostri personaggi come la sottrazione vitale, l'aumento di vita e velocità, l'incremento del danno, la rimozione degli effetti negativi, buff per tutta la squadra, colpi critici, riduzione dei cooldown, invulnerabilità, cure e via dicendo.

La guerra per Agora

Paragon promette alcune differenze importanti rispetto ai MOBA più in vista, ma ponendosi a metà tra titoli come Gigantic e Overwatch rischia di avere diversi contendenti, come il titolo Blizzard che, pur essendo a pagamento e più legato al concetto di arena shooter che a quello di MOBA, appare particolarmente pericoloso. Inoltre non sono mancate le critiche di chi dopo Fortnite e Unreal si aspettava qualcosa di paragonabile a un Gears of War invece dell'ennesimo free-to-play, che tra l'altro si colloca a metà tra due generi decisamente affollati.

Il MOBA secondo Epic

Ma MOBA e action shooter sfoggiano numeri importanti e la combinazione dei due ha dimostrato di attrarre molti più utenti degli sparatutto ad arene che hanno difficoltà di penetrazione, un po' per la struttura spartana e un po' per la centralità assoluta della skill, che taglia le gambe a chi non gioca competitivamente. Comunque Epic Games ha promesso un titolo fortemente basato sull'abilità del singolo e ha esperienza da vendere nell'ambito dei titoli multiplayer competitivi. Inoltre, cosa molto importante dal punto di vista tecnico, può contare sull'approfondita conoscenza di un engine potente. Non a caso i primi spezzoni del gameplay mostrano una grafica massiccia tra contingenti di creature aliene che affiancano le due squadre da cinque giocatori, effetti particellari e spettacolari mosse speciali. L'ambientazione è fantascientifica con armature corazzate, razzi e mech ma non manca un pizzico di fantasy per ora evidente nell'arciera Sparrow, in un mago visibile nel trailer ma non ancora presente nel roster e nelle rovine del pianeta Agora che fa da spettacolare sfondo ad una non ben specificata guerra di dominio. Assodata la bontà tecnica del titolo, in sostanza, non ci resta che aspettare nuovi materiali che arriveranno puntualmente da qui al lancio della open beta previsto per l'estate del 2016. Ma sarà possibile giocare anche prima, durante la primavera del prossimo anno, anche se sarà necessario sborsare un non ancora specificato dazio per ottenere l'accesso anticipato.

CERTEZZE

  • Set di abilità personalizzabili
  • Azione concitata e mappe studiate per favorire approcci diversi all'azione
  • Comparto grafico massiccio in relazione al genere

DUBBI

  • Il panorama è piuttosto affollato di titoli simili
  • Free-to-play ma con Early Access a pagamento