Rust è nato tre anni fa dal lavoro di quel Garry Newman già famoso per la modifica di Half Life 2 che porta il suo nome. La prima volta che abbiamo incontrato il progetto targato Facepunch questo era ancora in fase embrionale, un survival spartano ispirato a Dayz e caratterizzato da alcune scelte interessanti come la nera oscurità della notte e, a fare da contraltare, una visibilità estrema delle fonti di luce che rendeva complicato spostarsi senza essere scorti una volta calato il sole. Ma la ricetta includeva anche altre dinamiche intriganti come zone radioattive piene di loot, crafting basato su cianografie e la possibilità di realizzare strutture complesse e distruttibili. Tutti elementi che hanno da subito catturato l'attenzione degli amanti del genere influenzando i survival successivi e garantendo a Rust una buona base di partenza.
Poi, d'improvviso, la corsa del nuovo titolo di Garry ha subito una frenata voluta dallo stesso Newman. Circa un anno e mezzo fa i ragazzi di Facepunch Studios hanno deciso di ripartire da zero per ricostruire il titolo su un codice più snello e meno problematico. La battuta d'arresto ha dilatato i tempi di sviluppo e scoraggiato qualche giocatore ma il progetto è andato avanti, reso più forte non solo da un'ottimizzazione finalmente efficace, seppur ancora visibilmente imperfetta, ma anche dal netto miglioramento della resa estetica e dell'esperienza di gioco grazie al miglioramento della costruzione delle strutture, al crafting più ricco, ai nuovi effetti grafici, alla nuova illuminazione e a mappe procedurali decisamente più credibili. Inoltre durante lo sviluppo gli zombie hanno lasciato il posto agli animali ed è entrata in gioco anche la sete che, assieme alla temperatura, è diventata un elemento delle dinamiche di sopravvivenza. E così Rust, invece di sparire nell'ormai affollato inferno dei survival multigiocatore, è arrivato al traguardo di 3 milioni di copie, premiando la drastica decisione presa da Facepunch Studios anche se questa ha condannato il titolo a un'eterna alfa e nonostante molte delle novità introdotte siano state prelevate da altri survival usciti in questi ultimi diciotto mesi. Ma oggi Rust può anche contare su alcune peculiarità come svariati server ufficiali, un'infrastruttura superiore a quella della media del genere, mappe procedurali sempre più complesse, modding, possibilità di importare immagini, server capaci di ospitare fino a quasi trecento giocatori, chat vocale integrata di ottima qualità, differenziazione tra versione base e in via di sviluppo e, infine, un supporto costante. A questo proposito il nuovo anno è stato inaugurato con un update molto importante che, pur costringendo all'ennesimo reset, ha portato grossi miglioramenti. Si parte con da un cambiamento radicale al sistema di mira e si arriva alla colonna sonora dinamica passando per clima, nuove texture, combattimento subacqueo e armi da lancio. Le modifiche includono anche costruzioni sottomarine e un cambiamento nel calcolo della stabilità delle strutture, che rende quasi impossibile costruire improvvisate e improbabili torri usa e getta spesso sfruttate per superare rapidamente le barriere nemiche.
Rust è ancora in alpha ma ha già superato la quota dei tre milioni di copie
Smarriti nella bruma
Oltre a colmare diverse lacune tecnologiche, l'evoluzione di Rust ha conferito una parvenza d'identità a un titolo prima neutro. Texture, strutture, armi corpo a corpo e vestiti sono cambiati radicalmente al pari dello scenario che, pur non essendo da mascella a terra, risulta sempre più dettagliato e ricco. I modelli invece non sono particolarmente caratterizzati o complessi ma se non altro sono stati finalmente differenziati, anche se la mancanza di un sistema di personalizzazione costringe i giocatori a subire passivamente personaggi creati automaticamente dal gioco. Non è comunque il caso di soffermarci troppo su questo argomento visto che parliamo di un comparto del gioco che naviga ancora in alto mare.
Il team di sviluppo ha appena iniziato a rilavorare il modello femminile ed è probabile che la personalizzazione arrivi solo una volta che questo sarà reintrodotto nel gioco. In ogni caso il dato importante è che il Rust che ci troviamo per le mani oggi può contare su elementi dello scenario meno anonimi, consente di costruire con maggiore precisione, è più piacevole da vedere sotto ogni punto di vista e lo è anche da giocare, anche se le fasi iniziali sono sempre e comunque drammatiche soprattutto se non si può contare sul supporto di un gruppo organizzato. Il combattimento invece ha preso una svolta decisa verso una maggiore intuitività. Con l'update di gennaio le animazioni di mira sono più veloci e la sincronizzazione tra lo spostamento della visuale e quello dell'arma impugnata rende molto più semplice mirare. E c'è un'altra novità relativa al combattimento che riguarda la possibilità di lanciare le armi da corpo a corpo con tanto di fisica dedicata, che rende gli scontri balistici impegnativi e divertenti. Com'è ovvio che sia il lancio di spade lunghe, mazze e mannaie causa parecchi danni agli avversari colpiti anche se le armi da fuoco sono inevitabilmente più efficaci, tanto più adesso che il sistema di mira è vicino a quello di un classico sparatutto in prima persona militare. Ma sarebbe sbagliato sottovalutare la possibilità di colpire a distanza anche con un'arma economica così come lo sarebbe trascurare altre novità di stampo climatico che influenzano visibilmente il gameplay. La pioggia aumenta la possibilità che si generi nebbia e quest'ultima riduce notevolmente la visibilità, rendendo più complicato individuare i nemici. Al contrario la nuova generazione procedurale della mappa non ha direttamente a che fare con il gameplay ma è comunque importante per garantire un'esperienza meno accidentata grazie agli svariati fix che dovrebbero ridurre compenetrazioni, glitch, possibilità di restare bloccati e altri inconvenienti tutt'altro che trascurabili. L'ultimo cambiamento rilevante riguarda la colonna sonora, ora spezzettata in piccole tracce ognuna delle quali caratterizzata da un diverso livello di intensità.
Questo consente al motore di gioco di scegliere il pezzo più adatto in base al contesto e i brani sono formulati in modo da restituire transizioni morbide e coerenti. Infine c'è l'upgrade del sistema anti hack che, oltre ad aggiornarsi, prende di mira diversi exploit decisamente problematici. Eliminare ogni cheat o hack è quasi impossibile ma, anche se molti team di sviluppo non sembrano volerlo capire, l'aggiornamento continuo dei sistemi di protezione diminuisce radicalmente le possibilità dei furbastri di compromettere l'esperienza altrui. In definitiva Rust è un progetto in buona salute anche se è ben lontano dall'essere un'esperienza completa e rifinita. Purtroppo i tempi di sviluppo si sono dilatati a dismisura, il caricamento del gioco è estenuante, un orso ci ha uccisi due volte dall'interno di un masso piazzato vicino a casa e le lacune sono ancora parecchie, ma non è il caso di lasciarsi andare a giudizi affrettati. Facepunch Studios ha dimostrato spirito di sacrifico e impegno trasformando quella che poteva essere una sconfitta in un successo che ha superato i trenta milioni di dollari di incasso già nel 2014. In tutto questo Unity ha il vantaggio di consentire un'evoluzione tecnica continua e le novità costanti, assieme al prezzo contenuto, potrebbero valere un nuovo giro esplorativo in un titolo che grazie ai mod e alla vitalità della community offre un sacco di occasioni di perdersi tra festival, improbabili musei, tribù sadiche e persino server in cui lo scontro tra fazioni è ben organizzato, con tanto di gioco di ruolo autoprodotto annesso. Divertirsi con Rust, in definitiva, è possibile a patto di essere disposti a sopportare gli ancora frequenti reset dei personaggi, i problemi tecnici e la necessità cambiare diversi server in cerca della propria dimensione ideale.
Conclusioni
PRO
- Mappa di gioco sempre più complessa e rifinita
- Ampio margine per esperimenti, mod ed eventi organizzati dai giocatori
- La decisione di ripartire dalla base si è rivelata giusta...
CONTRO
- ...anche se ha dilatato notevolmente i tempi di sviluppo
- Lacune, wipe e problemi non rendono la vita facile
- La versione finale appare ancora lontana