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Siamo saliti sul ring di Pokkén Tournament DX

All'E3 2017 abbiamo incrociato i guantoni nella conversione del picchiaduro di Bandai Namco e Nintendo

PROVATO di Umberto Moioli   —   15/06/2017
Pokkén Tournament DX
Pokkén Tournament DX
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Il Nintendo Direct di questa E3 2017 è stato dominato dal gameplay di Super Mario Odyssey e da diversi annunci, su tutti la conferma dello sviluppo di Metroid Prime 4. Non stupisce quindi che l'azienda giapponese abbia scelto di anticipare a settimana scorsa tutto il pacchetto di novità relative al brand Pokémon, al di fuori della conferma del prossimo capitolo per Switch, mostrando al mondo per la prima volta Pokkén Tournament DX. Non si tratta di una novità vera e propria, essendo già stato rilasciato su Wii U e in sala giochi, piuttosto di un'operazione paragonabile a Mario Kart 8 Deluxe, un aggiornamento volto a rivedere tanto la componente visiva, quanto quella ludica. La speranza è ovviamente che quello che è sempre stato un buon prodotto possa diventare qualcosa di più, lasciandosi alle spalle certe ingenuità del passato. Ci siamo messi comodi allo stand Nintendo dell'E3 2017, in compagnia di un collega per capire se effettivamente potrebbe essere l'upgrade tanto atteso dagli appassionati.

Le aggiunte giuste?

Come abbiamo già detto nella nostra precedente anteprima, Pokkén Tournament DX parte da basi piuttosto consolidate: un sistema di combattimento a tre tasti immediato che acquista un po' di complessità grazie alla modalità Risonanza, che una volta sbloccata ci dà modo di eseguire attacchi potenziati e super mosse differenti, e alla scelta dei Pokémon di supporto. Nulla di incredibilmente difficile, sufficiente però per attirare e tenere incollati allo schermo quegli utenti che, magari attirati dal brand, vogliono un titolo con un certa profondità e longevità. I giocatori di picchiaduro hardcore possono rivolgersi ad altro, magari all'imminente ARMS.

Siamo saliti sul ring di Pokkén Tournament DX

Noi lo abbiamo giocato sulla TV e con il Controller Pro, verificando passi in avanti visivi poi non così marcati. Non ci aspettavamo chissà quale balzo tecnico, anche perché sarebbe impensabile rifare tutti i modelli poligonali di lottatori e ambienti da zero, però la sensazione è di trovarsi al cospetto di un mero porting uno a uno. Restano i moltissimi tributi, anche visivi, alla serie di riferimento, le spettacolari mosse speciali e tanti tocchi che faranno la gioia di chi ha fatto dei mostriciattoli portatili una ragione di vita, però non si intravedono le ragioni, come invece accaduto per Mario Kart 8 Deluxe, per procedere all'acquisto qualora già su possedesse l'originale. Questo ovviamente a meno che non lo si desideri assolutamente in modalità portatile: in questa situazione non solo sul piccolo schermo le immagini risulteranno più definite, ma la possibilità di giocare in due utilizzando un Joy-Con ciascuno farà inevitabilmente la differenza.

Siamo saliti sul ring di Pokkén Tournament DX

Ancora, con un titolo come ARMS in arrivo, è però difficile immaginare che in molti preferiscano questo per darsele d santa ragione con gli amici mentre ci si trova in giro. L'aggiunta di Decidueye, che abbiamo provato e che è in effetti ben studiato e diversificato dal resto dei lottatori, è un piacevole extra. In modo simile farà piacere sapere che il roster è completo e da subito utilizzabile nel sua interezza, facendone di fatto una versione definitiva. Le due modalità extra, le partite di gruppo amichevoli e i tre contro tre, sono aggiunte carine ma non certo stravolgenti, mentre le partite online classificate daranno a chi in cerca di una sfida duratura quello che stava cercando. Basterà tutto questo per fare di Pokkén Tournament DX un titolo assolutamente imperdibile? Ne dubitiamo. Riuscirà a riscuotere un bel successo? Non ne abbiamo dubbi visto che anche il primo è andato bene e l'attuale slancio di Nintendo Switch sembra che abbia trasformato la piccola console ibrida una scelta molto interessante anche dal punto di vista delle vendite. Il 22 settembre tutti i giudizi e le sentenze.

Siamo saliti sul ring di Pokkén Tournament DX

Il roster completo

Tra alcune scelte obbligate e altre presenze più discutibili e discusse, la lista di combattenti dell'originale Pokkén Tournament è quella che segue: Charizard, Pikachu, Pikachu Libre, Machamp, Gengar, Mewtwo Nero, Mewtwo, Suicune, Sceptile, Blaziken, Gardevoir, Lucario, Weavile, Chandelure e Braixen. A questi si aggiungono i quattro disponibili fino a oggi solo in sala giochi: Darkrai, Scizor, Croagunk e Empoleon. Infine, Pokkén Tournament DX aggiunge il già citato Decidueye, per un totale di 20 Pokémon presenti.

Pokkén Tournament DX non è un titolo complesso da analizzare. Premesso che poche partite non permettono un giudizio definitivo, è facile intuire il pubblico di riferimento fatto da tutti coloro lo volevano ma non disponevano di Wii U e da chi assolutamente vuole quel tipo d'esperienza in portabilità. Tutti gli altri si troveranno per le mani un gioco in versione definitiva e con pochi miglioramenti o aggiunte davvero degne di nota. Non un titolo brutto, probabilmente resterà però un gioco non indimenticabile.

CERTEZZE

  • Roster aggiornato e "definitivo"
  • Giocarlo in portabilità è un extra non da poco

DUBBI

  • Non si segnalano aggiunte o migliorie incredibili
  • È un buon picchiaduro ma non uno straordinario