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La fauna di Crash Bandicoot

Tutti amano Crash... ma com'è fatto un vero Bandicoot?

SPECIALE di Giordana Moroni   —   10/07/2017
Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy
Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy
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Ogni scienziato pazzo che si rispetti deve almeno soddisfare due requisiti: architettare un malefico piano per la conquista del mondo e fare scriteriati esperimenti scientifici su piante, animali o umani. Come tutti sappiamo questo è l'incipit dietro della saga di Crash Bandicoot visto che il nostro peloso eroe è il risultato di un fallimentare esperimento del Dottor N. Cortex. Crash però non è stato l'unico animale finito nelle grinfie dello scienziato pazzo e tra un successo e un fallimento Cortex si è dilettato a shakerare codice genetico di altri malcapitati animali per renderli i sui personali scagnozzi, prediligendo la fauna australiana. Chi ha giocato la Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy avrà riaffrontato questi villain, ora al massimo della loro forma, ma se parlassimo dei singoli animali... sapreste dire com'è fatto un bandicoot o un potoroo?

Crash, Tawna e Coco

Se cercate su Google "Crash Bandicoot", tra le ricerche più frequenti troverete "che animale è?" La risposta è contenuta nello stesso titolo del gioco, infatti Crash è un bandicoot. I bandicoot sono mammiferi marsupiali australiani, differenziandosi a loro volta in varie sotto-famiglie. I bandicoot hanno una corporatura simile a quella di un coniglio anche se ricordano dei topolini: hanno piccoli arti anteriori e forti zampe posteriori che usano per saltellare in giro, una lunga coda nuda (proprio come quella dei ratti), un muso affusolato e un paio di orecchie dritte: la colorazione del manto varia di specie in specie ma vi possiamo assicurare che non si sono mai visti Bandicoot dal manto arancio fluo! Questi piccoli marsupiali sono animali onnivori e tendenzialmente amano cacciare di notte mentre di giorno spendono il loro tempo in prati erbosi, riposandosi o accudendo i cuccioli: mentre i maschi non amano interagire con i simili, le madri si prendono cura delle numerose cucciolate, e diciamo numerose perché Mamma Bandicoot vanta una gestazione di appena dodici giorni. Purtroppo le gravidanze lampo delle femmine non bastano a contrastare la grande minaccia di estinzione che grava su questa specie: i guai per i Bandicoot sono iniziati quando in Australia il numero esponenziale di conigli ha iniziato a devastare i terreni, portando alla selettiva eliminazione delle specie non autoctone. Purtroppo in questa mattanza molti bandicoot sono stati eliminati ma, i problemi non sono finiti qui. Gli habitat di questa specie sono stati progressivamente strappati alla fauna e utilizzati come terreni per l'edilizia o agricoltura, costringendo così i Bandicoot a spingersi in zone popolate da numerosi predatori. Qual è il più pericoloso per il Bandicoot? La volpe, quindi attento Crash e guardati le spalle da gente come Fox McCloud e Miles Tails!

Bandicoot australiano

Ripper Roo

Da un animale semi sconosciuto ad uno simbolo dell'Australia, il canguro! Anche se orecchie e pelliccia azzurra confondono un po' le idee, i mille saltelli di Ripper Roo ci suggeriscono che questi apparteneva alla famiglia dei macropodi (letteralmente "piedi grossi") prima di essere sottoposto agli esperimenti di Cortex. Esistono più di 60 specie di canguri sparsi in tutto il territorio australiano anche se i più comuni sono il canguro grigio e rosso. Purtroppo la camicia di forza di Roo non rende giustizia al fisico statuario del canguro: eretti sulle zampe posteriori, gli esemplari maschi possono superare in altezza un uomo adulto e vantano una muscolatura davvero importante. Oltre alle possenti zampe posteriori, con le quali possono raggiungere le 35 miglia orarie ( poco più di 50 Km/h) in corsa, i canguri hanno forti code che utilizzano per bilanciarsi e arti superiori letali tanto quanto quelli inferiori. Vedere due maschi di canguro lottare per una femmina è come guardare un vero e proprio incontro di pugilato... quindi qualora vi capitasse un giorno d'incontrare vis a vis un canguro, è bene non lo facciate arrabbiare! Nonostante il caratterino un po' rissoso dei maschi non correrete mai il rischio di essere divorati da un canguro, visto che questi animali sono erbivori: è facile quindi avvistare gruppi di canguri nelle distese erbose dell'Australia sud-orientale anche se negli ultimi anni questi animali hanno iniziato a prediligere i verdi tappeti dei campi da golf, che ai loro occhi appaiono come invitanti buffet.

Canguro

Koala Kong

Assieme ai canguri i koala sono icone dell'Australia, teneri e dolci marsupiali che passano le loro giornate abbracciando alberi. Diffidate dalle apparenze perché i koala non sono animali così "pucciosi" come tutti pensano... e forse è per questo che Koala Kong è uno degli scagnozzi più cattivi di Cortex. Prima di tutto il koala non è un animale socievole: i maschi sono molto territoriali e con il loro odore segnano un gruppo di alberi, indicando agli altri esemplari che quella è la loro casa e che tutte le femmine che vivono su quei rami sono di loro proprietà. I koala segnano il territorio con il loro odore perché non possiedono una grande vista, se fate caso infatti hanno piccoli occhietti un po' strabici e di contro possiedono un grosso naso, ragion per cui il loro senso più sviluppato è l'olfatto. La routine giornaliera di questi marsupiali è quasi inesistente visto che in media un koala dorme per venti ore al giorno, intervallando i pisolini a momenti di veglia nei quali si nutre di foglie di eucalipto. Va detto che le lunghe ore di sonno del koala sono da imputare proprio alla sua dieta visto che i 400/500 grammi di eucalipto che consuma giornalmente contengono pochissime calorie. E che cosa mangiano i cuccioli di koala? La cacca di mamma koala. Questa parte è un po' disgustosa ma Madre Natura ha una sempre una risposta: per digerire le foglie di eucalipto, il sistema digerente del koala pullula di specifici batteri che però mancano nella flora intestinali dei cuccioli e il modo migliore per acquisire questi batteri... è quello lì. Un fatto curioso su questi pigrissimi animali è che, contro ogni aspettativa, sono ottimi nuotatori permettendogli di nuotare a riva nel caso in cui dovessero malauguratamente finire in acqua cadendo da un albero.

Koala

Don Pinstripelli Potorotti

Ciuffo laccato, completo gessato e mitra sempre alla mano: potrebbe essere la descrizione di un qualsiasi personaggio de "Il Padrino" ma stiamo parlando di Pinstripe. Questo villain, come Crash, appartiene ad una razza di piccoli marsupiali poco conosciuti nel mondo e originari anch'essi dell'Australia, i potoroo. Per chi non ne mastica di zoologia, bandicoot e potoroo sono davvero molto simili tra di loro ma presentano comunque alcune piccole differenze. Prima tra tutte la taglia perché il potoroo è più piccolo di un bandicoot e mentre questo ricorda un incrocio tra un topo e un coniglio, il potoroo sembra più un criceto russo un po' cresciuto, mantenendo sempre il muso più affusolato rispetto ai roditori e prediligendo un andatura saltellante sulle zampe posteriori. Questo piccolo marsupiale preferisce un folto sottobosco alle distese erbose, anche perché rispetto al bandicoot è più propenso a scavare con le piccole zampette anteriori per procurarsi il cibo visto che è ghiotto di radici e funghi. Anche il potoroo è un animale notturno e con il bandicoot condivide il forte rischio di estinzione; come se non bastasse, la piccola taglia e la vita notturna lo rende una facile preda non solo di volpi e gatti selvatici ma anche di serpenti e uccelli rapaci... insomma, il fucile di Pinstripe è l'unica rivincita che il povero potoroo si è preso sulla catena alimentare.

Potoroo australiano

Dingodile

Mentre tutti i villain incontrati finora sono delle versioni mutate degli animali originali, Dingodile è uno dei pochi ibridi creati da Cortex, sempre partendo da due animali diffusissimi in Australia. Il dingo e il coccodrillo sono entrambi animali che prosperano sia in Australia che in altri paesi vedendo il coccodrillo ben diffuso in tutto l'emisfero australe e il dingo in vari paesi asiatici. Se la combo tra il mammifero e il rettile esistesse davvero avremo a che fare un predatore davvero inarrestabile: il dingo (che per chi non lo sapesse fa parte della famiglia dei canidi) caccia solitamente da solo e alle solite prede come piccoli mammiferi, non disdegna alternare qualche vittima più ambiziosa come cuccioli di canguro e pecore. Ma è il coccodrillo ad aggiungere al bizzarro mix la vena da vero killer perché questi grossi rettili possono cacciare prede ben più grosse arrivando a cibarsi di bovini. Del coccodrillo, Dingodile ha preso solo la coda e non di certo il temperamento paziente che contraddistingue queste macchina da caccia... la cosa buffa? In Australia il dingo e più in generale i cani sono gli spuntini preferiti del coccodrillo!

Coccodrillo e dingo