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Super Mario Odyssey: arriva Luigi!

Com'è l'aggiornamento di Super Mario Odyssey?

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   24/02/2018
Super Mario Odyssey
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Nel comunicato ufficiale che presenta Caccia al Palloncino, l'aggiornamento gratuito di Super Mario Odyssey pubblicato ieri, c'è un'espressione truffaldina: Nintendo scrive che per accedere alla nuova modalità bisogna terminare l'avventura principale (e fin qui tutto bene), nonché trovare Luigi nei tanti stage che la supportano. Ecco, quel "trovare" è quantomeno ingannevole: sarebbe stato più corretto "non dovete evitare Luigi" o "non dovete fingere che sia invisibile", perché l'idraulico numero due, quello verde e fifone, stavolta perfino adornato con papillon e palloncini che lo sollevano da terra, non è propriamente nascosto. Nella stragrande maggioranza dei casi si vede appena atterrati nello stage, negli altri scovarlo e raggiungerlo non richiede più di un minuto; ricercare Peach per ottenere tutte le lune è molto più impegnativo, ad esempio. Quindi, prima cosa: in questa modalità non c'è nessun nuovo elemento da trovare che sia stato appositamente nascosto da Nintendo. Prima di parlare per bene di Caccia al Palloncino, vediamo le altre introduzioni, decisamente più futili, di questo aggiornamento. Sono stati aggiunti due nuovi filtri alla modalità foto: uno che inserisce Mario all'interno di una moneta dorata, un altro (detto "neon") che altera in chiave futuristica tutto il panorama. Sono stati inseriti anche tre nuovi costumi: un'armatura medievale (un omaggio all'imminente Dark Souls?), una camicia balneare ereditata da Super Mario Sunshine, e un abito elegante da musicista, simile a quelli degli strumentisti di New Donk City.

Super Mario Odyssey: arriva Luigi!

Lo vuoi un palloncino?

Una volta terminata l'avventura principale e trovato Luigi, Super Mario Odyssey si connette alla rete e inizia così la modalità Caccia al Palloncino, che è - come avrete intuito - esclusivamente online. Tutti gli stage nella loro struttura portante rimangono come avete imparato a conoscerli nel corso dell'Odissea mariesca, ma alcuni esibiscono delle lievi modifiche: Tostarena ad esempio si fa esplorare al tramonto, mentre a New Donk City piove. Questa nuova modalità si suddivide in due semplici sezioni: nella prima i palloncini si nascondono, nella seconda si trovano. Entrambe condividono lo stesso punto di partenza, che non è quello in cui si "nasconde" Luigi, ma uno selezionato arbitrariamente da Nintendo: nel Regno delle Cascate Mario inizia dalla sommità dello stage, in New Donk City si parte dall'entrata del grattacielo principale, e così via. In entrambe le modalità l'idraulico inizia da un'area "protetta", dentro la quale può restare a piacimento: solo uscendo da lì si avvia il conto alla rovescia, perché si tratta a tutti gli effetti di una prova a tempo. Per nascondere il palloncino avete trenta secondi: potete piazzarlo sostanzialmente ovunque, ad esclusione delle aree secondarie.

Super Mario Odyssey: arriva Luigi!

Questo significa niente palloncini all'interno delle sfide, né nelle sezioni bidimensionali, né tantomeno nei palazzi o nelle case. Potete comunque sfruttare i vari spaventapasseri, nonché le trasformazioni. Il cuore della modalità tuttavia risiede nella ricerca, e ogni volta che inizierete una sessione Luigi vi proporrà tre pagine di sfide, generate dai giocatori di tutto il mondo (privilegiando la lista amici). Le missioni sono identificate dal costo - ogni volta dovrete pagare - e dalla ricompensa, oltre che dal tempo concesso per trovare il palloncino (relazionato a quello che l'utente ha impiegato per celarlo). Più un palloncino viene trovato dai giocatori di tutto il mondo, più il costo e la ricompensa si abbassano - e viceversa. Se vedete dei valori monetari troppo alti, è possibile che l'utente in questione abbia barato, nascondendo il palloncino all'interno di qualche parete, sfruttando i glitch del gioco. Speriamo che Nintendo faccia qualcosa per evitare questi casi.

Galleggiano... galleggiano tutti!

Il target di questo aggiornamento è chiaro: si rivolge a tutti quei giocatori che hanno già terminato l'avventura, magari con 999 lune, ma che non vogliono comunque staccarsi da Super Mario Odyssey. Date le tante monete coinvolte nella modalità, si tratta anche della maniera più veloce per incrementare il proprio patrimonio, e quindi di acquistare tutti i costumi che mancano alla vostra collezione. Si tratta di un aggiornamento ben fatto, gratuito, ma assolutamente secondario. Abbiamo detto "ben fatto" perché, nonostante si tratti appunto di una piccola aggiunta, il modo in cui viene presentato è apprezzabile. Il valore delle missioni è costantemente aggiornato, in base al momento i palloncini di un certo Regno valgono più degli altri, ci sono tanti bonus per chi completa più missioni in sequenza, c'è addirittura un ranking che, ad ogni scatto verso l'alto, concede ulteriori monete. Tuttavia non solo la modalità è limitata, ma è estremamente ridotto anche il target di riferimento: immaginiamo che, una volta acquistati tutti i costumi, in pochi continueranno ad utilizzarla. Non è, nelle intenzioni e nella sostanza, niente di paragonabile a un DLC corposo; Koizumi non l'ha comunque escluso, quindi il vostro tempo con Odyssey potrebbe non concludersi con Caccia al Palloncino.

Super Mario Odyssey: arriva Luigi!

Prima di chiudere, un paio di considerazioni. Alcuni palloncini sono davvero duri da trovare, ed altri ancora difficili da raggiungere: proprio questi, esattamente come le corse contro i Koopa, esaltano lo strepitoso sistema di controllo del gioco, raramente sfruttato al massimo nel corso dell'avventura principale. A nostro parere inoltre sarebbe stato piacevole se il punto di partenza di Mario fosse stato a discrezione del giocatore: ogni missione inizia dalla stessa posizione, riducendo in sostanza i possibili percorsi. In generale tornare su Super Mario Odyssey a mesi di distanza ci ha confermato quanto siano eccezionali i comandi, quanto sia divertente saltare qua e là, quanto Mario sia ben animato e non sia mai sembrato così "vivo". Ma ci ha anche mostrato, per l'ennesima volta, una caratteristica atipica per un gioco Nintendo, ovvero l'importanza donata alla mera apparenza. Livelli al tramonto, stage sotto la pioggia, decine e decine di vestiti, nonché filtri a iosa per fotografarsi da cavaliere, da turista, da musicista. L'aspetto curioso, e appunto inusuale per Nintendo, è che nessuno di questi elementi altera in alcun modo l'interazione del gioco. A Kyoto hanno imparato la malinconica lezione impartita da Super Mario 3D World: affinché Super Mario resti Super Mario, e cioè la serie più venduta e nota del pianeta, essere un semplice platform straordinario, nel 2018, non basta più.