Dopo un lungo viaggio durato mesi siamo ormai all'ultimo giro di boa che ci porterà ai playoff e poi al gran finale della Overwatch League. Ogni Fase ci ha regalato emozioni, sorprese e match incredibili e quest'ultima settimana pare non essere da meno, col crollo della corazzata Uprising, che aveva concluso la tornata precedente imbattuta, e l'ulteriore brutto periodo di Dinasty e Spitfire. Senza dubbio il nuovo meta ha rappresentato un'ulteriore sfida e non tutti hanno saputo reagire nel modo giusto. Come vedremo, Brigitte ha veramente rivoluzionato la situazione.
Giorno 1: giovedì 17 maggio
Si comincia con Gladiators e Shock, e se da una parte i ragazzi in viola sembrano aver fatto i compiti nel modo giusto, inserendo subito Brigitte nella rotazione, dall'altra gli Shock sono ancora un po' troppo rigidi e privi dell'adattabilità necessaria ai continui cambiamenti del meta. I Gladiators hanno schierato una dive comp su Horizon (impressionante Surefour con Sombra) ma su Lijiang e Blizzard World abbiamo potuto vedere i primi effetti di una formazione ricca di tank con Surefour, Fissure e Bischu rispettivamente su Zarya, Reinhardt e Brigitte. Una formazione a cui gli Shock non hanno saputo rispondere in maniera adeguata, permettendo agli avversari di controllare la partita senza grandi difficoltà. Sofferta, ma decisamente meritata, la vittoria dei Valiant sui Dinasty che dopo aver preso solo schiaffi per due fasi hanno saputo invertire la tendenza in quella precedente. A dire il vero inizialmente le cose non si sono messe bene per i Valiant, che sono stati asfaltati su Blizzard World grazie a un Fleta particolarmente ispirato. Poi però i nodi sono venuti al pettine e mentre i Valiant utilizzavano con successo il nuovo eroe, Seoul cedeva il passo a causa di alcuni errori di coordinazione e l'incapacità di contrastare l'ottima Zarya di Indy "Space" Halpern. Solo un'incredibile autodistruzione di Munchkin su Gibilterra ha permesso ai Dinasty di arrivare alla mappa di spareggio, dove si è concretizzata la loro sconfitta. Ennesima brutta debacle per i Dragons che dopo una buona partenza perdono via via smalto, usano male le loro ultimate e si fanno superare dai Fuel. Peccato soprattutto per gli ottimi Geguri e Fearless che hanno fatto del loro meglio per garantire ai compagni la protezione necessaria.
Giorno 2: venerdì 18 maggio
Nelle intenzioni di Blizzard, Brigitte doveva essere una "meta-breaker" e per adesso quella previsione si è rivelata assolutamente sensata. La sua introduzione ha sparigliato le carte, e un altro team a farne le spese sono stati gli Uprising, che dopo aver dominato con 10 vittorie consecutive la fase precedente perdono contro i Fusion, che erano il team da battere in fase 2 ed avevano mostrato una certa stanchezza nelle ultime partite. Parte del merito di questa vittoria va a Kim "SADO" Su-min, che è tornato a giocare dopo un ban di 30 partite per boosting. È stato lui a rendere quasi del tutto inoffensivo Gamsu - uno dei migliori tank della lega - e a trovare subito l'intesa con Fragi, col quale si è spesso cambiato di ruolo per non dare alcun riferimento agli Uprising. Una partita da rivedere anche per Eqo e Carpe che avevano voglia di dare spettacolo e hanno messo in piedi una sfida a chi faceva la kill più bella. Gli sconvolgimenti del meta per adesso non sembrano toccare gli Excelsior, che vincono sui Mayhem sfruttando i giocatori della panchina e concedendo qualche overtime, ma di sicuro non hanno fatto bene agli Spitfire che si fanno incornare dagli Outlaws 4 a 0. I texani si confermano la bestia nera del team londinese che, escludendo i playoff della prima fase, li hanno sconfitti tre volte consecutive. Il duo di tank Spree e Muma è parso subito a suo agio con la nuova comp, mostrando un controllo pressoché totale sulla scena. Il primo ha usato Zarya con precisione mortale nelle bombe gravitoniche, il secondo ha saputo muoversi tra Brigitte e Reinhardt mantenendo salda la prima linea, concedendo ai DPS tutto lo spazio di cui avevano bisogno. Londra dall'altro lato è sembrata lenta, poco reattiva, incapace di controbattere la nuova composizione e troppo arroccata su strategie che adesso non sembrano più funzionare.
Giorno 3: sabato 19 maggio
I Gladiators spazzano via i Fuel con incredibile semplicità (e pensare che all'inizio Dallas era un team quotato) nell'unico match della giornata che non riserva sorprese, perché subito dopo gli Uprising subiscono la loro seconda sconfitta consecutiva, regalando punti preziosi agli Outlaws. Adesso che Tracer conta molto meno nel meta, le squadre che non sapevano sfruttarla bene stanno fiorendo, mentre chi la usava con profitto sta drammaticamente faticando. In questo Uprising e Oulaws sono l'esempio perfetto. Si parte su King's Row con Linkzr che inanella headshot come se fosse un aimbot, mettendo un'incredibile pressione agli avversari e permettendo a Spree e Muma di spadroneggiare con Zarya e Reinhardt. Incredibile anche la coordinazione tra Jake e Spree nel gestire le rispettive Ultimate per azzerare il team avversario. Gli Uprising invece dovranno fare qualcosa molto velocemente se non vogliono che le 10 vittorie diventino 10 sconfitte, però non tutto è da buttare. Su Oasis Boston ha dimostrato di saper usare Brigitte e AimGod si è rivelato un buon giocatore con Zenyatta, che sia questa la base per ripartire?
Altri due team che hanno bisogno di rimettersi in marcia sono senza dubbio Dinasty e Shock, ma solo uno è uscito vincitore da uno scontro fra due squadre che non hanno ancora trovato la loro strada in questo meta. A fare la differenza sono state senza dubbio le individualità di Architect e Sinatraa che però, come abbiamo già visto, hanno potuto brillare così solo perché di fronte avevano una squadra che non ha saputo adattarsi al cambiamento. Dall'altra parte Fleta ha giocato bene, ma non benissimo, mentre Ryujehong si è rivelato un Winston al di sotto delle aspettative e questo ha senza dubbio contribuito alla sconfitta. Non avremmo mai pensato di scriverlo, ma a oggi un posto nella fase finale per i Dinasty non è cosa certa.
Giorno 4: domenica 20 maggio
Dopo la vittoria sugli Uprising dai Fusion ci si aspettava una ulteriore dimostrazione di forza e questa è prontamente arrivata nel netto quattro a zero inflitto ai Mayhem che non hanno opposto più di tanta resistenza agli avversari. L'unico che ha provato a contenere la loro avanzata è stato Sayaplayer che onestamente ha dimostrato un'abilità con Widowmaker a dir poco mostruosa (e questo spiega perché QxC in un suo stream l'ha scambiato per un cheater). Il suo spettacolo di triple e perfino quadruple kill è stata l'unica consolazione per una sconfitta sonora. Overwatch è un gioco di squadra e per quanto possa capitare il giocatore che fa carry non c'è niente che si possa fare contro un team organizzato che sincronizza alla perfezione le sue ultimate, arrivando persino a non subire neppure un'uccisione su Oasis. Il ritorno di Sado ha fatto benissimo ai Fusion, questo è certo.
Poco da dire sulla partita successiva, che vedeva scontrarsi Valiant e Dragons. Il copione è sempre lo stesso: qualche buono sprazzo di gioco ma niente di più. Chiude la settimana la partita tra Excelsior e Spitfire. Una volta avremmo parlato di un interessante match al vertice mentre oggi, anche se i londinesi hanno ancora un bel po' di punti, è un match tra un team solidissimo e uno che sta faticando ad adattarsi e il risultato non sorprende nessuno. Negli Spitfire l'off tank titolare Fury cede il passo a WooHyal, che usa soprattutto D.Va e la differenza si vede, inutile negarlo. Dall'altra parte New York è apparsa solida come al solito, mostrando che Jjonak non solo è in grado di essere letale con Zenyatta, ma a quanto pare se la cava benissimo anche con Brigitte! Immaginate cosa può fare un giocatore abituato a gestire pochissima salute quando può contare su un eroe decisamente più longevo. I londinesi per ora hanno ancora un posto nei play-off, ma si dovranno dare una svegliata; New York invece si vede già in finale, speriamo che la loro concentrazione resti alta.