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Soldatini in carne e ossa!

Pupazzi da guerra, ninja, serpenti velenosi e quintali di piombo, cosa volete di più?

PROVATO di La Redazione   —   21/07/2009
G.I. Joe: La Nascita dei Cobra
G.I. Joe: La Nascita dei Cobra
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Versione testata: Xbox 360

I più "navigati" tra di voi (non vogliamo farvi pesare troppo le primavere che avete alle spalle) probabilmente avranno dei chiari ricordi dei G.I. Joe, la fortunata serie di action figure, fumetti e cartoni animati nata dal successo di un singolo pupazzo distribuito per la prima volta negli anni 60, G.I. Joe, appunto. In questi giorni è in arrivo il rifacimento cinematografico di questo storico brand, pratica piuttosto in voga di questi tempi nel mondo della pellicola, e in tale occasione sarà in uscita anche una controparte videoludica che va a braccetto con la nuova versione su celluloide dei Joes piuttosto che con il concept originale.

Soldatini in carne e ossa!

Per l'occasione abbiamo provato una versione non definitiva di questo tie-in di Hasbro: il gioco è uno shooter in terza persona dal quale traspare un acuto retrogusto di coin-op facilmente percepibile dalla struttura del gameplay che richiama da vicino i più famosi giochi da sala classici del genere.

Sì Joe!

In questa trasposizione videoludica dei G.I. Joe: La nascita dei Cobra avremo la possibilità di gestire due membri della squadra Joe potendo in qualsiasi momento scegliere quale personaggio controllare e quale affidare alla cpu grazie al tasto RB. La possibilità di poter sfruttare le capacità peculiari di due differenti combattenti appare fin da subito una soluzione intrigante e divertente ma è anche palese come questa struttura di gioco sia più orientata verso una cooperazione di due giocatori a ognuno dei quali sarà affidato un solo protagonista. Il ricorso all'aiuto della cpu, infatti, rende molto meno incisivo il contributo allo scontro del compagno oltre a farlo diventare al contempo virtualmente immortale così da falsare gli equilibri di gioco.
Le missioni che abbiamo avuto modo di provare presentano una struttura comune molto lineare, non si ha una grande libertà di movimento,

Soldatini in carne e ossa!

limitata dalla conformazione a corridoi delle aree sia di quelle interne che di quelle esterne, mentre l'azione si risolve nel buon vecchio "avanza a fucile puntato e spara a tutto quel che si muove" valorizzata dalla spinta a macinare il maggior numero di punti, in particolare se stiamo giocando in coppia con un amico. Il giocatore non dovrà pensare ad altro se non a crivellare di colpi gli avversari e a evitare le raffiche nemiche grazie ad un sistema di puntamento automatico che permette di mantenere sempre sotto tiro le unità ostili ed ad un sistema di copertura che ancora peccava di qualche imprecisione.

Vecchi ricordi

Abbiamo già accennato al fatto che gli sviluppatori stiano costruendo il titolo ponendo l'accento verso una struttura che richiama da vicino i classici delle sale giochi, già da quello che abbiamo potuto vedere in sede di prova questa sensazione è già palpabile. L'importanza del punteggio come misuratore di abilità del giocatore o il gameplay minimalista e immediato gestito da un sistema di controllo semplice e intuitivo non possono che far tornare alla mente i pomeriggi passati a smanacciare con le leve dei cabinati al bar sotto casa. Addirittura al termine di ogni missione un indicatore segna in percentuale quanto i due protagonisti (e quindi, nel caso, i due giocatori) siano stati rispettivamente influenti negli scontri così da essere premiati con un punteggio proporzionale ai loro sforzi. Durante i combattimenti si può far lievitare il nostro score personale falciando il maggior numero di unità nemiche come da tradizione, ma anche raccogliendo oggetti e moltiplicatori più o meno nascosti, alcune aree addirittura potranno diventare accessibili solo grazie alle particolari abilità di un Joe specifico così da rendere fondamentale anche la scelta dei personaggi prima di buttarsi nella bolgia di piombo.

Uguali ma diversi

È interessante come ogni unità Joe che abbiamo avuto modo di provare presenti delle caratteristiche peculiari quali velocità, resistenza e tipologia di attacco, una scelta del genere offrirà al giocatore la possibilità di trovare la soluzione strategia a lui più congeniale tramite la selezione dei personaggi giusti e speriamo che questo trend di differenzazione degli avatar possa essere esteso con successo anche ai numerosi combattenti che non sono ancora disponibili in questa versione del codice.

Soldatini in carne e ossa!

Decisamente più standardizzato pare essere invece il gameplay che paga l'estrema semplicità ed immediatezza con una tendente ripetitività di fondo. Ad eccezione dell'intervento di sporadici boss che alzano leggermente il livello di sfida, G.I. Joe non sembra brillare per originalità e già dopo poche missione sembra tendere a ripiegarsi su se stesso, complice anche il riciclo delle ambientazioni: abbiamo visitato una zona innevata ed una desertica differenziate tra loro più dalla palette di colori usata, che per il level design. C'è da sperare che la versione definitiva possa offrire una maggiore varietà di situazioni per ovviare a questa tendenza. Anche il comparto tecnico allo stato attuale non fa certo gridare al miracolo proponendo un livello di modellazione poligonale più vicino ai livelli dei giochi Live Arcade scaricabili dal marketplace che non a quelli di un gioco pacchettizzato in attesa di esser distribuito sugli scaffali, anche alcune animazioni necessitano di un lavoro di affinamento, mentre ben più gravi ci sono parse le indecisioni della telecamera fissa che spesso nelle sue improbabili panoramiche e zoomate ci precludeva la vista dell'avversario agganciato.
Senz'altro c'è ancora del lavoro da fare nella realizzazione di questo G.I. Joe ma esiste anche del potenziale in questo progetto, sopratutto in vista di un'utenza orfana di quegli shooter coin-op tanto amati e mai eguagliati.

CERTEZZE

  • Interessante differenziazione dei personaggi
  • Forti richiami alla tradizione coin-op

DUBBI

  • Comparto tecnico ancora molto indietro
  • Una certa tendenza verso una ripetitività dell'azione