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Tuffo nel passato

Messe da parte le scazzottate tra Super Sayan, la serie di Dragon Ball torna su Wii con un action game vecchia scuola.

PROVATO di Fabio Palmisano   —   05/10/2009
Dragon Ball: Revenge of King Piccolo
Dragon Ball: Revenge of King Piccolo
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Tuffo nel passato

Evidentemente per niente stufa di occuparsi delle avventure di Goku e compagni, Namco Bandai torna alla carica con un nuovo gioco ispirato alla popolarissima serie manga di Akira Toryiama: stavolta però non si tratta di un picchiaduro ad incontri, bensì di un action game incentrato sulle prime avventure del ragazzo-scimmia, in arrivo esclusivamente su Wii. Vediamo come si comporta questo Dragon Ball: Revenge of King Piccolo quando mancano poche settimane alla sua uscita ufficiale nei negozi.

Storia di un bellimbusto

Avevamo già dato un'occhiata al titolo Namco Bandai in occasione della GamesCom di Agosto, ma grazie ad una preview copy è stato effettivamente possibile toccare con mano il lavoro svolto dagli sviluppatori nipponici. Come già detto nel precedente articolo, Dragon Ball: Revenge of King Piccolo trova una precisa collocazione all'interno della storia ideata da Toryiama: nella fattispecie, gli eventi riprodotti su schermo sono vanno dalla saga di Red Ribbon e si concludono con quella di Piccolo, rimanendo comunque incentrati sulla ricerca di Goku delle sette Sfere del Drago. Le cutscenes dedicate a narrare le vicende sono davvero godibili, forti di un ottimo utilizzo del cel shading capace di renderle stilisticamente molto simili ai disegni dell'anime. Peccato non potere utilizzare gli stessi toni per quanto riguarda la grafica in game del prodotto, piacevole ma allo stesso tempo piuttosto povera: gli scenari sono colorati ma abbastanza ripetitivi e scevri di dettagli, mentre i modelli poligonali dei personaggi su schermo denotano una certa rozzezza, specialmente per quanto riguarda le animazioni. Niente di troppo grave, comunque, per un titolo che fondamentalmente mira ad un pubblico giovane, come è evidente dalle semplici meccaniche ludiche che ne regolano il gameplay. Pur essendo realizzati in 3D, i livelli si sviluppano su un piano bidimensionale, in maniera del tutto simile a Klonoa, tanto per citare un cavallo di razza della scuderia Namco Bandai: su queste basi, l'utente deve muovere Goku dall'inizio alla fine di ogni stage,

Tuffo nel passato

picchiando tutti i nemici che gli si parano davanti e sollazzandosi di tanto in tanto con sezioni platform o semplici puzzle ambientali. La parte preponderante è riservata ai combattimenti, da affrontare in pieno stile beat'em up a scorrimento: il carnet di mosse è ridotto all'essenziale (attacco, salto e parata, utilizzabili anche in combinazione tra loro), ma non manca un indicatore il cui riempimento consente di liberare una devastante Kamehameha. Sotto questo profilo, Dragon Ball: Revenge of King Piccolo si rivela abbastanza divertente, anche se un livello di difficoltà volutamente basso finisce inevitabilmente per privare i giocatori più esperti di un soddisfacente tasso di sfida: aspetto che coinvolge anche i numerosi boss che si incontrano lungo il proprio cammino, talvolta spettacolari ma sempre piuttosto facili da mandare al tappeto.

Quant'è bella la gioventù

Non si può certo dire che gli sviluppatori di Namco Bandai si siano risparmiati per quel che riguarda i contenuti posti a contorno dell'avventura in single player. Dal menu principale, è infatti possibile accedere subito ad una modalità World Tournament nella quale Dragon Ball: Revenge of King Piccolo si tramuta in un vero e proprio picchiaduro ad incontri. O per meglio dire, queste sarebbero le intenzioni, visto che il risultato finale non sembra propriamente all'altezza della situazione. Nonostante sia possibile scegliere tra una buona varietà di personaggi, l'azione si rivela troppo semplicistica (controlli e mosse rimangono infatti immutate rispetto alla modalità Storia), riducendo il tutto ad un button smashing privo di particolare interesse. Di tutt'altra natura gli extra sbloccabili nell'apposito negozio spendendo i soldi guadagnati menando le mani nelle due sezioni di gioco: oltre ad item utilizzabili nell'avventura, gli elementi messi a disposizione vanno da illustrazioni originali di Toriyama fino a costumi nuovi per i vari lottatori, con in mezzo tutta una serie di goodies che faranno la felicità dei fan del manga. A quanto pare non è invece concesso acquistare nuove abilità per Goku, ma è tutto da verificare nella versione finale. Finora, l'impressione ricavata da questo test con Dragon Ball: Revenge of King Piccolo parla di un titolo con un buon potenziale che parrebbe però sfruttato solo in parte: salta all'occhio, ad esempio, il

Tuffo nel passato

fatto che le funzionalità motion sensor del controller del Wii vengano messe in campo solo per aspetti puramente accessori, quando invece si sarebbe potuto osare qualcosa di più. Un discorso che ci sentiremmo di estendere alla totalità della produzione Namco Bandai, pur rimandando le dovute conclusioni alla prossima recensione: tecnicamente il gioco sembra discreto ma con evidenti limiti, mentre punto di vista strettamente ludico si alternano buone soluzioni ad altre molto meno felici, che in alcuni casi potrebbero porre dei paletti all'effettiva godibilità dell'esperienza. Tutti aspetti che comunque non dovrebbero costituire una discriminante particolarmente negativa per il pubblico giovane al quale Dragon Ball: Revenge of King Piccolo è indirizzato.

CERTEZZE

  • Un po' di varietà in più nei livelli
  • Uno Story Mode sufficientemente longevo

DUBBI

  • Sembra davvero molto facile
  • Qualche magagna tecnica qua e là