Versione mostrata: PlayStation 3 e Xbox 360 Questa è oramai la terza volta che, personalmente, ci capita di vedere Enslaved, nuovo titolo dei Ninja Theory in uscita il prossimo 8 Ottobre su PlayStation 3 e Xbox 360.
Quando ci siamo diretti verso il box dove si sarebbe dovuta tenere la presentazione, francamente, ci aspettavamo di trovarci una conferma di quanto già visto, magari con qualche sequenza di gioco inedita, ma ci sbagliavamo... ci eravamo dimenticati del maiale! Il gioco, come si sa, è la trasposizione della novella che racconta il viaggio di Son Goku, la scimmietta, con la sua strampalata comitiva d'amici, solo che, appunto, di quella comitiva faceva parte anche un simpatico maialino, che avevamo messo nel dimenticatoio, ma che qui alla GamesCom di Colonia è tornato prepotentemente alla ribalta. In questo caso si chiama Pigsie, è un omone corpulento non troppo alto, ha un rampino con cui può salire su promontori e arrampicarsi sulle sporgenze, ed è un cecchino fenomenale!
Arriva Pigsie
Il nostro incontro con questo nuovo personaggio è avvenuto grazie all'undicesimo capitolo di Enslaved, quando Monkey e Trip stanno cercando un modo per riuscire ad infiltrarsi dietro le linee nemiche per portare l'assalto finale e, avendo bisogno di un mezzo di trasporto, aiutano Pigsie a trovare una cella energetica con cui alimentare il velivolo di questo nuovo comprimario, che è poi un furgoncino Volkswagen volante. I tre sono a bordo di una bagnarola mossa da un'elica in una palude, il sole è alto, Pigsie si gira verso Tripp che sta in piedi accanto a Monkey e il nostro paffuto "antieroe" scopre due cose: che la ragazza gli piace parecchio e che è geloso del guerriero che la protegge in qualsiasi situazione. Da lì si innescano una serie di dialoghi e di situazioni tra il grottesco e l'ironico, tipiche di una commedia degli equivoci, in cui Pigsie cerca di mettere in cattiva luce Monkey, anche correndo il rischio di metterlo in pericolo di vita, pur di farsi bello agli occhi della ragazza. Il team ci ha spiegato che attraverso i diversi capitoli del gioco il rapporto tra i due protagonisti rischiava di diventare troppo teso e impegnativo e che, quindi, tutta la trama era stata pensata proprio per l'inserimento di questo terzo personaggio che desse il pretesto per la messa in scena di dialoghi più leggeri e brillanti. E da quel poco che abbiamo visto, i Ninja Theory sembrano esserci riusciti sicuramente.
Ovviamente si tratta pur sempre di un gioco d'azione, condito da puzzle e sequenze di platform, ma di certo questi elementi sembrano oramai di ottima qualità e anche questa volta ne abbiamo avuto dimostrazione.
I tre, infatti, arrivano in quello che è un vero e proprio cimitero dei robot, seguendo le informazioni di Pigsie per arrivare alla cella energetica, e si trovano sull'orlo di un precipizio, percorso da cascate d'acqua e dal verde di una foresta tropicale, camminando su quello che è il corpo di un robot gigantesco. La cella si trova nel bel mezzo del palmo della mano e non appena Monkey la raccoglie, si risveglia un rinoceronte meccanico che lo carica all'istante. Schivandolo all'ultimo secondo, bisogna portare il mostro a colpire dei depositi di carburante ai bordi del palmo della mano, in modo da farli esplodere, fino a quando, una volta esauriti ed inferto sufficiente danno, Monkey non è chiamato a scoprire i tendini meccanici della mano, in modo da potersi arrampicare sino in cima al dito più alto per colpire e far precipitare di sotto una delle falangi.
Tirando le somme
Per non fare confusione, va ricordato che Enslaved è un gioco single player e che sia Tripp che Pigsie sono mossi unicamente da un'ottima intelligenza artificiale. Pigsie è quasi completamente autonomo, mentre il giocatore può impartire alla ragazza una serie di ordini per farsi aiutare, ma, soprattutto, per far sì che questa sopravviva.
Visto che di carne al fuoco ce n'è in abbondanza (e visto che sembra anche piuttosto buona), vi invitiamo a leggere i precedenti articoli per saperne di più, mentre noi ci limitiamo ad attendere ancora qualche mese una versione finale per poter recensire questo titolo che è oramai doveroso definire promettente. C'è ancora la fluidità delle immagini da sistemare e da verificare la longevità e la varietà delle situazioni proposte, ma per adesso il giudizio è solo positivo e qui alla GamesCom abbiamo anche registrato un deciso passo in avanti della versione PlayStation 3, che all'E3 un po' soffriva, ma che adesso è del tutto simile a quella per Xbox 360.
CERTEZZE
- Un cast ben affiatato
- Dialoghi brillanti
- Buon mix d'azione, puzzle e piattaforme
DUBBI
- La longevità